Maledizione: ecco un termine che in italiano può assumere un duplice significato. Primo: essere stati maledetti, qualcuno ci ha gettato sopra un maleficio e tutto va male. Secondo: accidenti, accipicchia, acciderbolina, e che caz... e tanti e millemila sinonimi.
Questa edizione va in entrambe le direzioni. Curiosi di scoprire perchè? Dopo la pausa.
Dark Ride Escape è un giochino molto breve in cui lo scopo è chiaro: trovare la maniera di uscire da una casa dell'orrore abbastanza particolare. Sviluppato da Ok Interactive e giocabile qui, questo punta e clicca assicura almeno 10 minuti di sano divertimento andando ad assomigliare parecchio come dinamiche a quei piccoli capolavori che rispondono al nome di Forgotten Hill Puppeteer e Freak Show .
Nella sua rapidità il giocatore sarà infatti immerso in un'atmosfera surreale e grottesca che davvero riesce a trasmettere quell'ansia e quella oppressione che è buona caratteristica di ogni buon gioco horror. A cominciare dalla grafica fatta di una serie di disegni molto ispirati e arricchita dalla presenza di ottime animazioni relativamente ai vari componenti delle stanze; per continuare con una delicata e misteriosa musica simile ad un carillion che alla lunga diviene quasi fastidiosa nonostante la dolcezza estrema dei suoni; e per finire con un gameplay piuttosto semplice che prevede in sostanza di recuperare oggetti dalle varie stanze, capire quale possa essere il loro utilizzo e applicarli in altre locazioni costringendo a frequenti backtracking e di risolvere degli enigmi tutto sommato molto facili a patto sia abbia una buona capacità di osservazione di ciò che ci circonda.
Maledizione, dicevi: ti piace davvero molto tutto di questo gioco ma durare solo 10 minuti, no, non si fa, dai.
Maledizione nell'altro senso è invece quella che riguarda la seconda proposta odierna. In Overcursed si vestiranno i panni di una sorta di "esorcista" che viene costantemente chiamato - ovviamente in orario notturno chè alla luce del giorno le entità se la dormono - a liberare case da presenza gran poco rassicuranti. Sviluppato da Ferrantelli - che sia Italiano? Mah - e giocabile qui, in 20 minuti presenta alcuni particolari interessanti.
A cominciare dal fatto che è stato realizzato in sole 48 ore al fine di partecipare all'Asilum Jam 2016 - che non hai la più pallida idea di cosa sia ma suona molto come concorsino organizzato da qualche sito internet per sviluppatori flash - e che ne è già stata annunciata dall'autore una prosecuzione per Dicembre 2016. Come a dire: discreta la prima ma proviamo a migliorare. E questo ti piace.
Diviso in episodi brevi - ciascuno corrispondente ad una delle case da liberare - tecnicamente si tratta di un punta e clicca a scorrimento orizzontale con alcuni aspetti platform molto contenuti. Interessante l'idea d accompagnare al movimento del mouse una linea che mostra dove il personaggio può andare e pure quella di evidenziare con dei quadrati i - pochi - oggetti interagibili. Meno interessante il fatto che delle scritte guidino costantemente il giocatore indicandogli la missione da compiere finendo per sembrare che ogni capitolo sia una sorta di tutorial iniziale. La grafica risulta pixellosa - credi per volontà dello sviluppatore in quanto innegabilmente conferisce una minore definizione che è sinonimo di minore chiarezza data la materia trattata - e le musiche sono perfettamente calate nel contesto. Qualche elemento splatter - povero il cane - e, cosa più memorabile, il recupero di un'arma - la proton gun - che epicamente consente al malcapitato di fare piazza pulita degli ectoplasmi che comunque non tentano mai di ucciderlo. Ci sarebbe stata bene, almeno in questo tratto pseudo sparatutto, una bella barra della vita con possibilità di morire.
Null'altro da dire per questo giochino che ha comunque dei concetti interessanti. Attendi quindi la release successiva per capire se lo sviluppatore intenda migliorarlo magari ascoltando i consigli dei fan.
E' tutto per questo appuntamento, Come? E' troppo breve? Maledizione.
Flash Games ep. 40: scappare nel buio anche da una maledizione
Reviewed by radish7
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