Un pomeriggio uggioso come nemmeno la Domenica di Battisti e il solito amico che trova dai più recessi anfratti dell'Internetto un paio di OAV di cui nemmeno lui conosceva l'esistenza: questo in sunto il preambolo per la visione di "La maledizione di Kazuo Umezu" e "Joker - Marginal City", impetuose produzioni della prima metà degli anni '90.
Superato il primo impatto con la grafica decisamente retrò e di Occhidigattiana memoria, devi anche dire che non ti sono dispiaciuti.
I motivi dopo la pausa.
"La Maledizione di Kazuo Omezu" è un OAV di circa una quarantina di minuti diviso in due episodi: "Cosa svelerà la Telecamera?" e "La Casa Stregata". Il buon Omezu altri non è che un mangaka ormai ottantenne, specializzato in opere horror - l'OAV in questione è l'unico tratto dalle sue creazioni - la cui notorietà principale consiste nell'aver avuto come assistente agli esordi tal Rumiko Takahashi - Lamù, Ranma, Inuyasha e scusate se è poco - che passerà poi alla storia come "La Regina dei Manga". Mica ciufoli insomma.

Da li' partono minuti di sangue, mostri raccapriccianti, scolarette che non si fanno gli affari propri e - e la cosa ti piace davvero - improvvisi colpi di scena di quelli che a Isayama - per chi non sa chi è: beh, oh, è una lacuna a dir poco titanica - piacerebbe tanto saper fare. Presente lo stesso autore, amico di una liceale del primo episodio e che non farà propriamente una bellissima fine.
Sceneggiati bene, nulla da dire; con la presenza di entità che tanto ricordano gli orchi giapponesi e personaggi che poco ricordano gli eroi cui i manga/anime ti abituano. E con una costante: non finisce mai bene.
Per coloro che fossero interessati alla visione, il link per il download - perchè si, lo si trova e in italiano pure grazie al BBF Fan Sub - viene gentilmente offerto a gratis.
Di diverso tenore - un thriller fantascientifico - è "Joker: The Marginal City". altro OAV della durata di 40 minuti tratto da un manga a quanto pare completamente sconosciuto persino in Jappolandia disegnato da tal Katsumi Michihara e scritto da altrettanto tal Yuu Maki.

Il concept - bellissimo a abusatissimo termine inglese, che fa sempre figo, per indicare l'idea che sta alla base dell'opera - non è nemmeno malaccio. C'è questo essere - Joker - creato dall'ingegneria genetica per essere una sorta di poliziotto perfetto - no, non c'entra una mazza con Robocop anche se gli occhiali da sole sono proprio quelli - e come tale in grado di cambiare sesso a piacimento - quale siano i vantaggi non lo capisci e ci rinunci - e persino intrallazzare nella sua forma femminile col poliziotto figo di turno; sempre ligio però al suo dovere che è, in sostanza, quello di assicurare l'ordine. In questo OAV - rimasto unico - in particolare dovrà combattere e uccidere un cyborg frutto dello stesso esperimento da cui lui stesso scaturi' che sente di essere perfetto ma di mancare di un cuore; di conseguenza vuole - fisicamente proprio - quello del poliziotto di cui il protagonista, guarda caso, è innamorato. Da qui c'è un po' di tutto: combattimenti futuristici, artigli come nemmeno i migliori Wolverine e Vega di Street Fighter - entrambi precedenti visto che questo OAV esce nel 1992 - , tutine da combattimento aderenti come nemmeno il miglior Vegeta, passeggiatine da fidanzatini e persino mostri che vengono comunque giù con qualche sapiente pistolettata.
Per coloro che ambissero andare oltre il trailer - che occupa la bellezza di 7 minuti dei 40 totali - ancora una volta graziosamente il link e sempre lodi al BBF Fan Sub.
Si conclude questo appuntamento di Animescoop: prossime mete? Non chiedete, è meglio.
Animescoop: un paio di appuntamenti ad inizio anni '90
Reviewed by radish7
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