Il filmone: Yattaman (2009)

Le risate incredibili da piccino picciò con un bel succo di frutta seduto sul divano davanti alla televisione mentre ti sparavi quella mezz'ora scarsa di avventure sempre uguali ma sempre diverse degli Yattaman col loro fido Yattacan e il robottino Rabbi Rabbi contro i famigerati volonterosi ma sfortunati componenti del Trio Dorombo formato da Boiachi, Tomsula e Ms. Dronio: questo quello che ti ricordi di Yattaman, cartone animato che era impensabile trovare sull'allora Mediaset ma che piuttosto facilmente finivi per pescare in qualche oscura rete regionale che costituiva la benedizione della tua infanzia cartonistica.

Poi ne fanno anche la continuazione un paio di stagioni fa e adesso scopri pure che in Jappolandia non si sono fatti mancare il film: che fai, non lo guardi? Non sia mai, chè altrimenti te la pedali in tandem mentre attendi la punizione di Docrobei.

E i nomi li scrivi tutti in italiano, perchè quelli sono quelli a cui sei abituato e sei sicuro che tutti i lettori li possono anche capire.

Le regole son sempre quelle: 5 motivi 5 per guardare Yattaman, il film, allegra opera del 2009.

1- La struttura

Che è quella che ti è cara: preambolo con mistero, incontro della protagonista con gli Yatta, sguardo a quello che combina il trio Dorombo per raccattare i soldi per il loro prossimo robot, preparativi in casa Yatta e viaggio in qualche parte del mondo con Yattacan pronti allo scontro. Poi: proclami e balletto Yatta, proclami e balletto Dorombo, previsioni combattimento del maialino sulla palma, scontro tra i minirobot - cosiddetto "Momento dei Robot sorpresa della settimana" cui partecipa anche il solito scheletro in veste di commentatore esterno - dei due schieramenti, difficoltà per i buoni, scontro finale tra i robot grossi. Infine: sconfitta Dorombo con fungo atomico, trio che scappa in tandem e punizione di Docrobei mentre dall'altro lato una voce fuori campo dice che "Gli Yatta hanno combattuto e combatteranno ancora...perciò rendiamo loro omaggio, Yatta!".

Fantastico, lacrime a profusione. Non scendi nemmeno nel dettaglio chè proprio il film va visto.

Qui si aggiunge un dopo sigla in cui compare il fratello di Docrobei che promette di vendicarlo dalla preistoria in cui si trova e la classica anteprima della settimana successiva come se si trattasse appunto di anime settimanale.

2- Ilarità

Da sempre punto forte dell'anime, il film ripropone quelle scene assolutamente scanzonate e improbabili che tanto hanno fatto ridere gli spettatori di tutto il mondo. No, giusto un paio per far capire.

All'inizio, mentre vi è lo scontro tra le due parti, Boiachi attacca Janet/Yatta 2 ma manca completamente la carica nei suoi confronti andando a sbattere contro un muro e piegandosi la caviglia che, nella scena successiva, è ritornata perfettamente efficiente. Cosa che puoi fare se sei in un anime o se ti chiami Kenshiro Senior.

Sempre il gradissimo Boiachi e sempre nello stesso scontro richiama il suo pugno allungabile finendo per prenderlo...nel sedere. Poco dopo i due sgherri di Ms. Dronio - più carina che mai - finiscono classicamente elettrizzati dal bastone e dal Kenta Magic dei due Yatta essendo ovviamente perfettamente a posto la scena successiva nonostante la scarica versione saetta globulante.

Avevi detto un paio ma devi pure citare il solito Boiachi che fugge dagli Yatta per prepararsi alla mossa successiva e finisce per inciampare finendo con la testa nel seno di Ms. Dronio. In cui in tanti ci vorrebbero stare, comunque, eh.

3- I robot

Eh beh. Uno dei motivi per cui settimana dopo settimana Yattaman aveva cosi tanto seguito era scoprire quale robot improbabile sarebbe sortito dal genio di Boiachi al fine di contrastare Yattacan e - in questo caso - la sua evoluzione Yattaking che prende il campo dopo che il primo decide di spendere la sua gloriosa esistenza per un atto eroico ovvero il bacio al robot nemico Vergine di Ferro.

Ed in effetti il nasone più conosciuto degli anime non delude. Ti sfodera prima Friggitor - che nemmeno hai capito cosa è ma fa comunque la sua porca figura - poi questa Vergine di Ferro - ispirata all'amata Miss Dronio - e poi addirittura Seppiolone. E ci combina anche dei robottini da combattimento a forma di pesce che addirittura si evolvono meglio dei Pokemon diventando Pesci da Combattimento. E vincerebbero pure contro i pesci avversari se non fosse che, una volta cresciuti, non obbediscono più ai comandi e per qualche ragione decidono che preferiscono uno stufato di seppia anzichè di Yattaking.

Per finire, non che le armi da lui progettate per il corpo a corpo con gli Yatta siano da meno: inventiva a mille con pugni che si allungano, forchette da lancio, mitraglioni che sparano bolle di nero di seppia e boquet di fiori esplosivi. Altro che gli Yatta e i loro sempre uguali bastone - Yatta 2 - e Kenta - Yatta 1 -: ed infatti lo stesso Boiachi dirà loro con fare alquanto schifato "Sempre le stesse mosse" salvo poi prenderle come di consueto.

4- I riferimenti ad altre opere

E figurarsi se potevano mancare e tutti ovviamente in chiave ilare. Si parte con il sogno di Tomsura che si vede sul ring al posto di Uomo Tigre a massacrare Mr. No - da molti conosciuto anche come "Testa di Membro", cercare in Internet per chi non lo conoscesse - e si continua con Godzilla che sta sparendo a causa dello sconquasso temporale che i teschi - no, la trama non la racconti, l'hai già detto - stanno provocando dal ponte di Brooklin; si butta dentro pure Indiana Jones - con il padre della protagonista, l'archeologo Caieda, che sguaina la frusta invano per resistere a Docrobei - si finisce in grandissima gloria con una voce che assomiglia a quella della ragazzina malefica di The Ring e Tomsula che domanda al personaggio se per caso non abbia fatto la doppiatrice.

Volendo ci si può vedere qualcosa anche a livello tecnico con scene di combattimento a tratte velocizzate e a tratte rallentate come da Bullet Effect reso celebre da Matrix; anche il passaggio di un paio di vignette in stile Super Deformed che vedono Ms. Dronio fare un bel calcio volante a Boiachi malissimo non sono.

Non sai da dove sia presa - ma di sicuro già lo facevano Stanlio e Ollio - la tecnica dell'abbattimento della barriera tra finzione e realtà con Boiachi che dice alle spettatrici "Tifate per noi" e con Shoko che decide bene di dire che la sua vita è quella della "tipica sfigata degli anime giapponesi".

Se poi addirittura ci metti che i paesi si chiamano "Norvagia", "Valpi Orientali" e "Ogitto", beh, come si fa a non sorridere?

5- I dialoghi

Qualcosa di immenso. Devi per forza citare alcune frasi perchè anche sulle battute - sia pure doppiate molto liberamente dal nostro doppiaggio - la serie di basava.