Immaginate cosa accadrebbe qualora ciò che voi disegnate potesse diventare realtà. Nel tuo caso si avrebbe un esercito di uomini stilizzati - che, oh, il massimo che sai fare è mettere un cerchio per la testa e qualche stanghetta per corpo e arti - in una allegra comunità di case tutte uguali con base rettangolare e tetto vagamente conico.
Non un gran bel vedere, insomma: se però la facoltà viene concessa a degli artisti potrebbero sortire cose meravigliose oppure pericolose. Proprio questo è il tema di Shoka - Calligrafi, un corto di soli 20 minuti rilasciato nel lontano 2010 dalla Production I.G. - no, se serve qualche referenza beccatevi pure questa paginetta qui - e rimasto purtroppo senza seguito nonostante vincitore del prestigioso Premio Animax che tocca alla migliore sceneggiatura di tutta l'Asia.
Colpisce come un Jab di Rocky Joe innanzitutto il disegno che sembra nettamente quello di Ping Pong The Animation anche se leggermente abbellito e con delle animazioni fluidissime.
Tuttavia il punto forte è senz'altro il contesto che viene creato più ancora della notevole sceneggiatura.
Siamo nel Giappone Medioevale, sotto lo Shogunato; esiste una casta di guerrieri denominati Artisti che, a quanto hai capito. comprendono varie arti tra cui i Calligrafi - che possono materializzare quello che disegnano - e i Marionettisti - che possono invece usare le loro marionette. Sono divisi in clan e spesso rivali tra di loro; in particolare esiste una branca che si ribella al potere costituito capeggiata dal calligrafo più capace - il monaco Kokusengen che era stato addirittura istruttore dell'Imperatore e poi esiliato dagli altri - e con al suo attivo anche un calligrafo la cui arte non era stata capita in quanto demoniaca - il deforme ma talentuoso Hajinomiya - , il marionettista Daruma - che pratica la "Magia del Sud" - e l'affascinante Ragno - che, al di là del nome è una donna che si lascia vedere -. Contro di loro i paladini della giustizia rappresentati dal capo del clan - L'Editore - , Ena - giovane ragazza capace di creare degli Uccelli Spia -, Shimaki - che sembra un Samurai con l'arte della calligrafia - e il protagonista Shiro Sumiya dotato dell'arma più potente: una sorta di Katana in grado di sigillare le mostruose creature disegnate. Costoro sarebbero stati fondati da tal Maestro Juronji - solo nominato - e sarebbero considerati i "Detentori dell'Arte" - quale, non viene detto.
Interessante la gamma di magie che vengono mostrate; dalla creazione di creature mostruose - come un gatto a due code e lo spaventoso nemico finale per cui Hajinomiya darà addirittura la vita ringraziando pure il suo capo per essere stato l'unico a comprendere la sua arte - a sigilli, immobilità, spade create con la carta etc.
Vengono alla mente,per i concetti espressi, alcune somiglianze con altre saghe piuttosto famose: la marionetta ad esempio sembra in tutto e per tutto il classico robottone del Trio Dorombo di Yattaman; la stessa divisione del Clan in due parti fa molto Yedi contro Lato Oscuro vista la comunanza di poteri usati per fini contrapposti.
Peccato davvero vi sia solo quel piccolo special di venti minuti in tutto: non sembra, stando alle informazioni internettiane, sia previsto comunque il suo ulteriore sviluppo.
Animescoop: Shoka, il potere dei disegni
Reviewed by radish7
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