In Sight: Ajin, un breve OAV per un caso difficile

Tra gli anime che ti avevano positivamente impressionato nella scorsa stagione c'era sicuramente Ajin: l'hai seguito grazie a questa rubrichetta qui e avevi in progetto di farci un bel post ma poi te ne sei bellamente dimenticato, preso da ventordicimila argomenti che il tuo bloggetino ospita. 

Per fortuna, in contemporanea alla serie, ti esce un primo film e allora due parole ce le hai spese pure cosi salvi baracca, burattini e pure spettri neri  ed eviti di dover rispiegare tutto daccapo. Leggere il post precedente per i non Ajin-informati. 

Poi niente, parlano - tra le tante cose misteriose quanto la prossima destinazione di Pogba - del caso di Shin'Ya - si, con l'apostrofo in mezzo - Nakaura, dicendoti che è stato un bel grattacapo e che non vogliono ripeterlo. E difatti mica si ripetono più per tutta la prima stagione: in compenso decidono di farci un bel OAV. 

Finalmente il mistero sarà svelato, dunque: si, credici. 

A vederlo in breve - che tanto dura 24 minuti sigle comprese - non è che sembri molto diverso da quello che racconta la serie. 

Si parte dicendo che gli Ajin sono stati scoperti - vengono proprio definiti come "nuova forma di vita" - negli anni '90 e si ricorda il primo caso verificatosi in Africa quando un povero ragazzino scaricava caricatori su un tizio che cadeva e si rialzava, cadeva e si rialzava, cadeva e si rialzava e mai che gli avessero fischiato un fallo. 

Il protagonista stavolta è Shin'ya, studente al pari di Kei, con un amico del cuore di nome Yuusuke che prende il ruolo di Kai e che scopre di essere un Ajin dopo un bel incidente in moto - causato dalla frenesia di arrivare ad una festa dove lo stava attendendo l'amichetta vogliosa - come Kei. Ovviamente impaurito dal fatto che ci sia ancora un suo braccio per strada, cerca di nascondere tutte le prove chè proprio di aver a che fare con la polizia non ne ha voglia. 

Parentesi: strano davvero come l'esistenza degli Ajin sia di dominio pubblico. Shin'ya - che, poverino, ne sa quanto il sottoscritto di fisica della particelle - non fatica reperire informazioni in Internet, addirittura a trovare video dove vengono mostrati gli esperimenti condotti sui poveri Ajin che comprendono - tra le altre amenità - pistolettate in testa giusto per vedere la reazione. 

Ecco, peccato che dimentichi un piccolissimo particolare: la sua precedente testa rimasta all'interno del casco. Questo permette alla Squadra Speciale anti-Ajin, comandata da Kido, di rintracciarlo e non certo per portargli la torta della festa cui non ha potuto prendere parte. Spettacolare, c'è da dire, la reazione di Shin'Ya alla vista del suo capo dentro al casco "Non sono più me stesso": cosa che era stata ventilata anche da Satou quando amorevolmente indicava a Kei la maniera per far fuori un Ajin. Seguono sacrificio di Yuusuke - il rapporto tra i due ragazzi è lo stesso di Kai e Kei - e classica tecnica per ammansire l'Ajin consistente nel continuare ad ucciderlo come se non ci fosse un domani - che per un Ajin invece c'è sempre - ; ed ecco la parte interessante. Appaiono almeno una decina di spettri neri che Shin'Ya non bada a sconti. Finora tutti i personaggi ne avevano avuto uno a testa soltanto: qui la produzione s'è rovinata, giusto per far capire la specialità - che figurati se viene giustificata - del protagonista. Si può invece spiegare che gli spettri siano visibili ai membri del corpo anti-Ajin: già Satou disse che, quando l'Ajin è in preda a forti emozioni, il suo spettro, normalmente non visibile, diviene scoperto. 

In chiusura si pensa bene di affidare l'investigazione a Tosiaki, il quale la prende molto bene: dopo aver smadonnato perchè rischia la morte, pensa bene che un Ajin dalla sua parte gli farebbe comodo. Come lo trova? Ovviamente guardando in Internet. Il prossimo passo sarà istituire l'agenzia a pagamento. Unico particolare nuovo: viene detto il nome del luogo ove si trova la ragazza, cioè Hyogo. 

Finisce cosi' lo speciale: per coloro che fossero interessati lo si trova comodamente in lingua italica qui.