Animescoop - Rebith Storage: Evangelion, Muv Luv, Gundam e Diossolosacheccosa altro



Tutti gli appassionati di manga/anime sanno perfettamente che tra la fine del 1979 e l'inizio del 1980 accadde qualcosa di parecchio significativo nel panorama degli anime mecha: Tomino - inchino - decideva infatti di creare e concedere al pubblico mondiale un anime dal titolo Gundam che apriva il filone dei cosiddetti Real Robots, in contrapposizione ai Super Robots di Nagaiana - inchino - memoria. Basta mecha dalle proporzioni inverosimili con armi che sfidavano la comprensione scientifica e combinazioni che avrebbero fatto dannare tutte le case che dovevano venderne i modellini: stavolta si fanno le cose in maniera che la nostra fisica consenta. Più o meno. 

Fai un saltino nel 2014 e trovi che in Jappolandia - e dove sennò - viene indetto un concorso di animazione - Bokutachi no Mitai Mecha Anime ovvero Tsukurou Seisaku Iinkai - che più o meno suona come "Facciamo il mecha che vogliamo vedere ". A vincerlo ed a ottenere release nel giugno del 2016 è RS Keikaku: Rebirth Storage o RS Project: Rebirth Storage per gli anglofoni per la firma di tali Osamu Kamei e Miyuki Kishimoto alla sceneggiatura: ecco, di entrambi non hai la minima idea. 

Però quei 23 minuti ti sono molto piaciuti in primis perchè ti hanno riportato alla mente tutta una serie di anime cui sei particolarmente legato. Detto in altri termini: copiamo qui e li chè anche se se ne accorgono non importa. 



E ci butti già subito una idea di trama - non leggere per chi non vuole vedere spoiler - cosi poi sei a posto. Anzi, la copi proprio da qui 

RS Project era noto originariamente come "F.S. Project" ovvero "Find Storage" ed è ambientato in una realtà parallela che assomiglia molto al Giappone moderno. Una razza aliena, conosciuta come "Kiko" (Trick), è discesa dal cielo nel 2025 distruggendo numerose città. Nove anni più tardi - ci metti la tua, si dice 2035 quindi sono 10 - la lotta continua, Yuzuru Mido e la sua assistente, Rin Sagami, combattono contro gli alieni con un robot costruito utilizzando la tecnologia aliena recuperata qui e lì per il Giappone. Alle difficoltà della guerra si somma un grave problema, ogni qualvolta Rin affronta in battaglia il nemico finisce per perdere la memoria, nessuno riesce a capire perchè questo accada.

Bon. Adesso passi alle cose serie. Cioè delle scopiazz...eh volevi dire ispirazioni di quest'anime

La prima cosa che viene in mente è senz'altro Gundam condito con sapienti dosi di Robotech e una sventagliata di Pacific Rim. Basta un'immagine. 



Da li si passa a una bella cucchiaiata di Evangelion. L'idea del mondo pseudo distrutto e di una fortezza - la Toukigen comandata dal Comandante Sarawatari coadiuvato in un rapporto di competizione dalla scienziata Yuki - che difende quanto è rimasto; i mecha che vengono prodotti in serie grazie al 2° Progetto di Manutenzione Unificata sulla base di un Muts la cui scocca è stata si costruita dal Toukigen ma la cui origine è ancora non conosciuta e che però non sono ancora totalmente affidabili ma vengono comunque utilizzati dalla Unit 6 con a capo Muguruma Jouji; le analogie con gli aggressori Kikou; persino il carattere dell'eroina Midou che sembra stare a metà tra la Rei Ayanami apparentemente apatica e la fiammeggiante Asuka; infine esiste i concetto di compatibilità kikou con il robot che determina la maggiore o minore abilità nel suo utilizzo e la scelta del pilota - anche se qui il pilota poi ci rimette perlomeno la memoria -. Tutto fa molto ma moltissimo Evangelion. 

Ma la ricetta mica è servita ancora. In cottura ci devi aggiungere una gran base di lievito di Muv Luv - di cui avevi anche parlato qui -. La scena in cui viene introdotta la protagonista femminile Midou avviene presso una sorta di "officina" in cui l'altro protagonista Rin sta parlando con un suo amico - nel caso di Muv Luv era il suo meccanico, stavolta è Jouji - in analogia davvero impossibile da non notare con il primo incontro della bella Jappa con il protagonista di Muv Luv; si scoprirà alla fine che Rin e Midou sono fratelli; il design dei mecha è davvero molto simile e il loro comando avviene attraverso connessione neurale tramite Kikou; c'è un minimo di gossip con la scoperta che Juoji e la dottoressa Yuki se la intendevano e caratterialmente il capo della Unità 6 davvero ricorda molto il buon Valerio Giocosa e il suo essere farfallone e sempre pronto a proposte vagamente sessuali nei confronti delle avvenenti colleghe - chiedere in questo caso alla meccanica Kaori. Persino la superspada risvegliata dai ghiacci siderei con la quale Rin riesce a far fuori qualche migliaia di nemici in un colpo solo assomiglia molto al Super Cannone di cui una volta soltanto il protagonista di Muv Luv fece sfoggio ottenendo analogo risultato. 

Di elementi davvero originali - a parte la combinazione tra gli stessi - davvero fai fatica a trovarne. Perchè anche le stesse origini dei due protagonisti - solo accennate; arrivano dallo spazio a quanto pare in una sorta di capsula di salvataggio - ti richiamano Goldrake per dirne uno e Dragon Ball per dirne un altro. Infine, la maniera in cui avvengono i controlli del Muts - ovvero "ingigantendosi dentro allo stesso" in conseguenza delle connessioni neurali con bel dolore di Midou - ti riportano alla mente Takeshi di Diapolon

Forse - e sottolinei forse - di originale c'è il fatto che il Muts sia predisposto per la conduzione da parte di due piloti contemporaneamente e che qualora uno solo lo operi questo provoca una diminuzione sensibile delle proprie capacità vitali e lo ponga in pericolo di vita; in più quelle strane due lune - una bianca e una rossa - del cui significato non hai per il momento idea salvo richiamare in maniera più o meno velata la dualità dei due protagonisti. Abbastanza interessante - sia pure ancora una volta con vaghe reminescenze di Diapolon - è il fatto che il potere dei nemici sia basato sulla gravità e si sostanzi di una sorta di scudo - chiamato Gel Esterno - all'interno del quale viene custodito il nucleo fisico del robot che è necessario distruggere. 


Se l'originalità non è il punto forte, rimane però l'indubbio merito di presentare una storia con parecchi misteri e con parecchie questioni sulle quali lavorare. In sunto: 

- origini dei due fratelli? 

- doppia luna/pianeti? 

- che significa la frase proferita da Jouji "Yumi, mi sa che abbiamo risvegliato un mostro?"

- che significa la frase di Yumi "Un primo passo verso il risveglio dell'umanità?"

- che cosa stanno a rappresentare gli occhiali? Rin a 15 anni, quando si cominciano gli esperimenti su di lui, li porta; a 17 anni - dopo che ha decisamente perso la memoria dato che non riconosce la sorella - non più. Percorso contrario invece per Miduo che prima non li porta - scena in cui è al capezzale di un Rin non proprio in formissima assieme al Comandante Sarawatari - e poi, quando reincontra il fratello - che non sa essere tale tra l'altro - si. 


Non resta a questo punto che attendere: nell'Internetto per il momento non vi sono cenni di realizzazione di una serie ma chi volesse visionare questo OVA potrà trovarlo sottotitolato in italiano qui.

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