I fumetti di Resident Evil - Parte 2: La Marvel irrompe ma i Giapponesi tengono duro

Ancora qui? Allora non temete strane mutazioni terrestri dovute a virus sconosciuti. Ma hai ancora una freccia al tuo arco per impaurire i meno impressionabili: andare nello spazio.

Qui infatti ci porterà - almeno in parte - Resident Evil DC Comics, pubblicato dalla Marvel in 6 episodi tra il 2009 e il 2011 e visto come prequel di fatti giocati in RE5.

I Jappi però non mollano ed allora ecco anche Umbrella Chronicles - Prelude to Destruction, pubblicato in due parti brevi di una ventina di pagine nel 2007 come prequel a Umbrella Chronicles.

Pronti? Si va.

Lasci subito perdere lo stile, proprio del fumetto americano, che comunque ti piace eccome e sottolinei che le tavole sono tutte a colori, il che contribuisce decisamente a creare l'atmosfera ansiogena che caratterizza questo fumetto. Che si legge - essendo americano - stavolta da sinistra a destra per buona pace dei rovesci Japponici.

I punti che gradisci maggiormente sono però quelli connessi alla trama.

Di nuovo la BSSA il cui quartier generale si scopre essere in Inghilterra, stavolta alla prese con strani eventi che stanno accadendo ai confini tra i due stati di Uberandia - che sa molto ma molto di tedesco e infatti...lo vedi poi - e Urador - che sa di...no niente. Apparentemente in conflitto tra di loro, in realtà la Giesel Industries - i cui rapporti con l'Umbrella, sottoposta al biasimo generale e probabilmente chiusa, non sono chiariti - grazie a Fritz Giesel sta segretamente complottando con il Generale Del Valle - ma vuoi vedere che è italiano - di Urador al fine di vendere come al solito delle armi biologiche. Prima di questo, però, la SOUS - acronimo per "Special Operation Units" - dovrà debellare una minaccia che il paese di Grezbekistan - che sa molto di russo e nemmeno riconosce l'Unione delle Nazioni - sta portando avanti addirittura in una sua stazione spaziale.

Toccherà nella prima parte cosi alla bella e procace rossa Mina Gere - una sorta di geniaccio dei computer che già a 16 anni aveva hackerato i computer di mezzo mondo ed aveva dovuto scegliere di collaborare con l'ordine costituito per evitare di rimanere in galera vita natural durante - fare pulizia degli abomini causati dal Virus G che si sostanzieranno in particolare in un boss finale a forma di uccello; sulla terra ferma sarà invece Sugarman - omone simile a Barry di RE1 - a debellare la minaccia. Per gli eroi non c'è riposo ed ecco che quella che sembra essere il capo della BSSA - Espinoza, una donna vagamente simile ad Electra con tutti suoi pregi - manderà i due a Uberandia per liberare la terra delle creature stavolta mutate a causa del Virus G ed in particolare del Tyrant finale che altro non sarà che un clone - altro riferimento a Wesker - del tedescoide Fritz Giesel.

Ti piace poi decisamente anche il fatto che siano presenti sovente dei documenti - in particolare i penultimi due capitoli si concludono con un paio di pagine dedicate ai due personaggi principali che hanno veste grafica simile ai logs del gioco - e viene introdotta un'arma di cui non avevi memoria, cioè una sorta di cannone ad infrasuoni che permette a Sugarman di aver la meglio sul Tyrant.

Da leggere sicuramente per gli appassionati; ecco qui il link in lingua inglesica.

Non hai in realtà molto da dire riguardo Umbrella Chronicles, se non che i protagonisti sono gli amati Chris Redfield e Jill Valentine, finiti in uno sperduto villaggio russo a capire come mai siano comparsi strani lupi mutanti. Lo scopriranno; come scopriranno pure che l'apparentemente insignificante villaggio era una base della Umbrella con dei Delta Hunters - versione perfezionata di quelli di RE 1 di Raccooniana memoria - controllata da un sempre ineffabile Wesker. Con una bimba, Anna, che fa moltissimo la piccola di RE1 e con i soliti antidoti e balestra a far da sfondo.