I Fumetti di Resident Evil - Parte 4: un codice pericoloso e qualcosa che purtroppo manca



Ok, se questo viaggio costellato di creature da incubo, virus letali ed eroi che Superman e Batman a confronto sono dei semplici passanti non vi ha ancora soddisfatto, ci provi un'ultima volta. 

Tutti gli appassionati della saga conosceranno benissimo Resident Evil: Code Veronica, sorta di spin off della saga principale originariamente rilasciato assieme a Resident Evil 3 e poi riproposto in versione rimasterizzata nel 2002 e quindi con alcune cutscenes - per i non anglofili significa "intermezzi filmati" - aggiuntive nel 2009; non sfuggirà nemmeno che in qualche misura collegati sono anche uno sparatutto di cui si poteva fare molto a meno - Resident Evil Survivor 2 Code: Veronica - e un secondo che invece è piuttosto interessante - Resident Evil: The Darkside Chronicles - che rivede i fatti sotto una luce diversa creando peraltro non pochi grattacapi a coloro che cercano di salvare la continuity Residenteviliana. 

Ebbene, nell'allegra cittadina ora cinese di Hong Kong, una tal Skywalker Comics, deposta la spada laser per un momento, decise di dare alle stampe Resident Evil Code: Veronica, un manhua - cioè un fumetto cinese - che trattava proprio i fatti del videogioco da cui prendeva il nome. Qualche anno dopo nel 2002, nella ridente America, la WildStorm - che abbiamo già visto impegnata qui - lo rielabora e, soprattutto, lo traduce in lingua leggibile dagli occidentali. Ovviamente non sei riuscito a trovare il manhua originale ma non è complicato trovare invece la rielaborazione. Mettersi comodi nella stanza sicura che sono 18 volumi e da dire ce n'è.

Chiuderai poi la minirubrica con la semplice indicazione di un paio di fumetti che non sei proprio riuscito a trovare nonostante abbia cercato in qualunque più recondito anfratto della rete e chiesto a chiunque ti capitava a tiro. Senza però sparare, eh. 


Resident Evil Code Veronica rappresenta niente più e niente meno la trasposizione fumettosa del capitolo della saga. Caratterizzato da un disegno decisamente convincente, il particolare che più ti ha colpito è decisamente la sceneggiatura che davvero lo vuole far sembrare come un videogioco: vignette copiose sono infatti dedicate non solo ai combattimenti e alle interazioni tra i personaggi ma anche all'esplorazione con apprezzate trasposizioni disegnate di curativi - dagli emostatici fino a tutte le tre erbe colorate -, di armi - Claire parte con una semplice pistola e man mano acquisisce mitragliette, balestra e anche un AK47; Chris da parte sua si presenta con un bel lancia granate acide e fiammeggianti per poi fare sfoggio di fucile a pompa e non per ultimo dei suoi micidiali pugni, giocare RE5 se non se ne è convinti - di documentazione - dai files fino alle note - e anche di tutti quegli oggetti particolari che servono per proseguire nell'avventura - chiavi, emblemi, lastre etc.- : sembra davvero di assistere ad un gameplay. Questo per dire che tutta l'atmosfera che è stata cara al capolavoro di casa CAPCOM viene sapientemente trasposta sia nel suo lato action che nel suo lato RPG. E ovviamente la perfetta trasposizione delle locazioni permette di apprezzare maggiormente il fondamentale connotato Survival Horror che rese questa saga il capostipite del genere, confortata anche dal disegno fedele delle mostruosità che si possono trovare. Sono 4 capitoli, 150 pagine circa cadauno per riimmegersi in tutto ciò che di RE Code Veronica si conosceva; apprezzabile poi la scelta di includere alla fine dell'ultimo capitolo una raccolta delle cover originali della versione di Hong Kong sapientemente disegnate da tal Hui King Sum. 



Di "The First Mission" proprio nulla a parte la copertina. Si sarebbe comunque trattato di poche pagine, con uno stile molto "giocoso" e colori sgargianti, dedicato ad introdurre in maniera soft il pubblico giapponese al nuovo franchise. 
Nemmeno hai avuto fortuna con " RESIDENT EVIL Vol 1 No. 1", della Marvel. Sole 13 pagine, pubblicato nel 1998, narra le avventure della fallimentare spedizione presso le montagne della Squadra BRAVO, ponendosi come prequel per RE1. Il massimo che hai è la copertina, oh, accontentarsi. 

Infine segnali soltanto BIOHAZARD the Toon, una semi parodia costituita con ballons in lingua inglese ma narrazione fuori dalle vignette in Japponico che è tuttora in corso. Non l'hai letta perchè proprio non ti ispirava; per chi volesse ecco però il link.





Ecco, munizioni finite, curativi finiti, conto alla rovescia che sta per scadere..scusate è arrivato un elicottero, sali a bordo.

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