Indie Rpg Games Ep. 48: brevi e intensi



Ne stai giocando molti di Rpg Games Horror come tradizione comanda e alla fine hai post da qui al momento in cui uscirà Resident Evil 7

Però c'è che non vuoi lasciarne fuori nessuno chè in qualche maniera tutti hanno un minimo di interesse e poi vuoi comunque omaggiarne i creatori che, poco o tanto, tempo lo hanno speso e, poche o tante, energie le hanno spese. E poi dite che non il sottoscritto non è nobile di animo. 

Ecco quindi un appuntamento speciale che fa da contenitore: non 1, non 2, non 3, non 4 ma ben 5 RPG Indie Horror. Cominci che la fuga è lunga e il tempo è sempre tiranno. 



Partiresti con quello dei 5 che è un po' più curato e di durata maggiore. Imaginary Friends - Amici immaginari - viene sviluppato da Mannytsu ed è scaricabile qui; offre circa due ore di introspezione nella vita di una ragazza che apparentemente non ha amici. O forse si, molto dipendendo da quale dei 4 finali si riesce a sbloccare.

Graficamente nello standard di tutti gli RPG classici della tipologia e senza particolari abbellimenti fatto salvo per alcuni disegni volti a ricordare il passato della protagonista, anche il gameplay non riserva particolari sorprese andando a prevedere esplorazione, stivaggio di oggetti tramite un menù molto semplice ma comunque efficace e senza voci superflue e soprattutto una buona dose di enigmi. Perchè se per la prima mezz'ora buona succede davvero poco e l'impressione è che si tratti di un gioco a scorrimento orizzontale senza sussulti di sorta, nella restante parte invece - praticamente prima un reame sulle nuvole e poi una scuola - si assiste ad un a decisa accelerazione della complessità di esplorazione e comprensione con combinazioni numeriche, password, giochi dell'impiccato, giochi di simmetria e molto altro ancora. 

La componente horror viene effettivamente più portata dalla parte visiva - sangue a profusione sui muri, scritte che non mettono certo a proprio agio e non sono fatte col succo di fragole sulle lavagne - che da quella sonora che si limita nella maggior parte dei casi a fornire un sottofondo abbastanza anonimo e si completa con una libreria piuttosto scarna. Con la costante possibilità di fare la mossa sbagliata, il conseguente GAME OVER e la necessità di ricominciare essendo il salvataggio non sempre permesso ma solo in presenza di appositi orsacchiotti sorridenti - che c'avranno da ridere poi lo sanno solo loro. 


Il punto fortissimo dell'esperienza sta decisamente nella trama e nell'insegnamento che ne consegue: non rifiutare le richieste di amicizia e talvolta fare il primo passo anzichè credere che il non avere amici sia dovuto agli altri. 


E se questo era il più complesso, adesso arrivano quelli davvero veloci. Motivati anche dal fatto di essere comunque, allo stato attuale e per quanto ne sai, delle demo. 



Traumerei è un giochino di 20 minuti sviluppato da Veynn e scaricabile qui. Che sia una demo lo si capisce anche dal finale in cui appare un personaggio - una specie di cameriera - che afferma che sarà presente nella versione definitiva. 

La grafica colpisce abbastanza rispetto ai colleghi della categoria e specialmente lo sprite del personaggio, che gode pure di animazioni personalizzate nei movimenti, è ben confezionato: le ambientazioni - 5 in tutto - sono comunque macabre al punto giusto riportando ad una specie di atmosfera da '700 decadente avvalorata dai sottofondi di musica classica. L'unico vero appunto riguarda le finestre di dialogo dove lo sfondo quadrettato rende molto difficile la lettura di caratteri con un font particolare e di piccole dimensioni; la legnosità dei movimenti vien compensata dalla personalizzazione di cui hai appena detto e l'impossibilità di correre e la lentezza che ne deriva tutto sommato acuisce il senso di inquietudine del gioco. 

Al momento la demo presenta un menù abbastanza scarno con le opzioni e il salvataggio - che hai provato in tutte la maniere ma a te non funzionava -. Non è presente alcun inventario di conseguenza non si possono esaminare oggetti e il loro utilizzo è automatico all'interazione con punto rilevante. Sono possibili i GAME OVER. 

La trama è ancora troppo difficile da capire, salvo per una strana passione di questo ragazzo, vestito da paggetto del '700, per i libri e il suo essere confinato all'interno della sua stanza a causa dei dettami della padrona di casa. 

Ultima notazione riguarda l'aspetto horror che si sostanzia prevalentemente a livello visivo grazie all'alternanza continua di luci ed ombre - talvolta anche un po' troppe. 

Una demo con molti possibili miglioramenti, in conclusione. 


Se possibile hai ancora meno da dire di House of Horrors, demo di forse 10 minuti sviluppata da Snow Owl - che già abbiamo notevolmente visto alle prese con questa cosina qui - . Semplice camminata da parte della protagonista in una specie di corridoio che presenta notevoli stranezze e obbrobri con gentile omaggio di uno screamer che fa davvero sobbalzare dalla sedia. Ancora privo di menù, il che la dice abbastanza lunga sullo stato di sviluppo del gioco. 


Prossimo in lizza è Fear Society da cui ti attendi qualcosa di interessante in quanto sviluppato da quel Zero Digitz che già è stato autore di Sins of Daisy. Scaricabile qui, al momento fai soltanto notare che il menù è molto scarno - solo abbandona e opzioni - , che la definizione grafica è comunque ottima senza pixellosità e i 20 minuti scarsi della DEMO sono confortati dalla presenza di numerosi documenti e anche di un primo interessante enigma a combinazione numerica. Anche la trama sembra aver notevoli spunti di interesse. 


Termini con DRIM che demo non è ma è comunque molto veloce: 20 minuti possono essere più che sufficienti anche per i nerdatori più incalliti. Sviluppato da Romantic-Effigy e scaricabile qui, lo definiresti un gioellino di semplicità: fa poco , non pretende molto ma lo fa dannatamente bene. 

La grafica è in realtà poco definita e pixellosa - cosa che potrebbe anche essere voluta, eh; tanto per dire questa serie qui ha la stessa impronta ma è a dir poco acclamata - con giusto un paio di abbellimenti in disegni che sembrano fatti da un bambino delle elementari. 

Ma non è questo il punto. Il gameplay è davvero un piccolo sunto di tutto quello che è lecito aspettarsi da un RPG Indie: esplorazione - sia pure non eccessiva -, enigmi - non complicatissimi - e persino combattimenti. E se vi sono i combattimenti contano a quel punto anche le statistiche: il menù è infatti piuttosto denso - sempre per gli standard di un indie, sia chiaro - comprendendo tra le altre anche le armi, le abilità - che vengono ottenute utilizzando alcuni oggetti trovati o gentilmente regalate prima dello scontro finale - e l'equipaggiamento. Non si può certo sperare in una grande ricchezza: certo è però che, per 20 minuti, il tutto è dannatamente ben costruito. Anche il menù combattimenti è semplice ma funzionale. Proprio quei combattimenti che possono talvolta rappresentare, se non si presta la dovuta attenzione e velocità - si ha infatti un ABT, non ci si ferma mentre scegli la mossa - , il principale problema, portando a dei fastidiosi GAME OVER: niente comunque di eccessivamente complicato in fin dei conti. 

Piace poi molto anche la possibilità di cambio di abito che mica hai capito se influenzi la storia ma è comunque un bel tocco. Cosi come piace anche la presenza di due possibili finali di cui uno non proprio facilissimo da trovare. 

Veloce, senza pretese ma godibilissimo: touchè all'autore. 


Termina qui questo mega appuntamento della rubrica: se ne volete ancora...beh, ci si rivedrà. 

Indie Rpg Games Ep. 48: brevi e intensi Indie Rpg Games Ep. 48: brevi e intensi Reviewed by radish7 on 06:59 Rating: 5

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