Non sei un grande amante degli anime storici o che fanno focus su un personaggio in particolare e sullo sfondo narrano le vicende Japponiche; discorso diverso per i mondi ucronici con cui vai a nozze ed esempio sia il piuttosto recente post qui che per più di qualche settimana è stato del resto in cima alle vostre preferenze.
Però se ti capita per mano qualcosa di simile, nemmeno lo disdegni. Solo che sei un po' curioso e vuoi capirne di più.
Ed ecco che nel tuo hard disk compare miracolosamente questo "Hijikata Toshizou Shiro No Kiseki" - che in Italico suonerebbe come "Hijikata Toshizou - Il Passaggio Bianco" -, OAV del 2004 di una trentina di minuti rimasto caso isolato che ripercorre la vicenda di Hijikata che i più attenti peraltro ricorderanno pure come uno dei protagonisti di questa serie qui. Occasione troppo ghiotta per lasciarsi scappare la possibilità di approfondire un attimo la storia Japponica del periodo ed infatti questo è lo scopo del post.
Prima però vuoi sparare due parole su grafica, musiche etc. Vanno bene, pur non eccellendo; hai peraltro notato come la definizione dei primi piani vada a cozzare con la maggiore elusività degli sfondi e dei paesaggi in generale che sono decisamente più rappresentati con macchie di colore senza bordo ben stagliato. Lungi dall'essere un difetto, la sapiente scelta dei colori ne viene molto esaltata.
Storia, dicevi. La metti proprio per punti accompagnandoti per quanto possibile con immagini tratte dallo stesso anime.
- Hijikata è un villico che sogna di divenire un samurai. Assieme ai fidi compagni Okita Jouji e Kondou si allena presso il Dojo Shieikan situato ad Edo - che altro non è che il nome dell'antica Tokyo al tempo non capitale del Jappone che è invece Kyoto sede dell'Imperatore - nell'arte della spada in cui eccelle. Quando ancora non è divenuto un Tennen Rinshin Ryu, gli eventi cominciano a girare. Siamo nel 1845, secondo anno dell'Era Koka.
- nel 1853, sesto anno dell'Era Kaei, cominciano ad arrivare le "Navi Nere" - cioè gli Americani - e il Jappone comincia una sanguinosa Guerra Civile tra i Tradizionalisti capeggiati dallo Shogunato Tokugawa - che aveva regnato per praticamente 250 anni - e la Resistenza - che erano favorevoli all'apertura come occasione per alcune famiglie rimaste in disparte come i Satsuma e i Choushuu di assurgere al potere - ; Hijikata diviene ben presto il vicecomandante degli Shinsengumi, un gruppo di Samurai al servizio dello Shogunato agenti come speciale corpo di polizia a Kyoto. Tra i capi vi erano l'amico Kondou e Serizawa il quale venne però presto ucciso il che portò a una maggiore rigidità del gruppo che doveva seguire strettamente la via del Bushido - la corrispondente dei precetti della cavalleria occidentale - : l'allontanamento da essa o la diserzione venivano puniti col Seppuku - quello che gli occidentali conoscono meglio come Harakiri; in sostanza il suicidio.
- nel 1864 inizia una battaglia cruciale che il 14 Ottobre del 1867 - terzo anno dell'epoca Keiou - vede la Restaurazione dell'Ordine Imperiale, ossia la fine dello Shogunato Tokugawa; il 9 Dicembre avviene il colpo di stato che lo materializza e, mentre le truppe imperiali sono impegnate contro quello dello Shogunato, si emette la legge che i precedenti sostenitori dei Tokugawa debbano essere braccati e inseguiti. L'esercito imperiale conta ormai delle più moderne armi da fuoco venute dall'Occidente.
- 1868, quarto anno dell'Era Keiou. Si susseguono varie battaglie tra cui quelle di Toba-Fushimi e poi quella di Koushu-Katsunuma. Al fine viene posta sotto assedio la roccaforte dei Tradizionalisti presso la caserma di Shimousa Nagareyama: Hishjkata invita alla fuga ma il compagno di mille avventure Kondou decide di essere stanco e di arrendersi venendo poi giustiziato nello stesso anno. Intanto Hijikata riesce a riunire le restanti forze unendole a quelle del Capitano della Marina Takeaki Enomoto e del Capo della Fanteria Keisuke Ootori presso la fortezza di Hakodate in Ezo. Compie alcune imprese mirabolanti, come riuscire in un giorno solo a conquistare l'antica fortezza di Utsonomiya, passaggio cruciale per il nord.
- intanto la forza navale era prevalentemente costituita di veloci vascelli olandesi chiamati Kayomaru - che poi scopri essere anche il nome dato a più recenti navi cargo Japponiche -. Sempre nel 1868 muore di malattia anche l'altro grande amico d'infanzia Jouji. Il 1868 è il primo anno di quella che ormai viene chiamata Era Meiji; in ottobre navi corazzate dell'Esercito Imperiale si presentano presso la spiaggia di Washinoki, ma Hishjkata riesce ancora a vincere la Battaglia di Futamatagauchi.
- nel 1869, secondo anno dell'Era Meiji, Hishjkata perde la vita nell'ultima battaglia del 20 Giugno. Basta una sola settimana e la novella Repubblica di Ezo si arrende definitivamente il 27 Giugno. Hishjkata, la sera che precede la battaglia conclusiva, affida le sue memorie al giovane compagno Ichimura che incarica di ritornare ad Edo per portare qualcosa alla sua amante Kimitsou.
Questa la storia ma l'OAV introduce pure una serie di parole e nomi di cui non avevi la più pallida idea e che quindi ti sei andato a cercare per gustarti l'anime come nemmeno i Fonzies che se non lecchi le dita godi solo a metà.
Tanto per cominciare si nomina Perry che altri non era che un - sconosciuto da te - Commodoro della Marina a stelle e strisce che visitò più volte il Jappone tra il 1853 ed il 1854. Lo fece una prima volta a bordo di una fregata a vapore con scafo nero, da cui il nome di "Navi Nere" che divennero poi pauroso simbolo della tecnologia occidentale in un Giappone che ancora andava a vela e armi bianche; pretese di approdare a Tokio laddove in quel periodo l'unico porto aperto agli occidentali - Olandesi - era Nagasaki facendo fede sulla forza bellica della sua flotta il che decisamente acuì la paura verso le sue navi. Riusci anche, nella successiva visita l'anno seguente, a far firmare un trattato commerciale ai Tokugawa - che però di li a poco sarebbero stati defraudati di ogni potere - che ripercorreva tutte le richieste dell'allora presidente Filmore.
Si nominano poi la Yamatoya - che dovrebbe essere il termine per indicare in Japponico una sorta di locanda affittacamere - , le Erbe Gyukaku - dal forte potere medicinale, che il giovane Hishjkata soleva vendere per mantenersi - e lo Shamisen - classica chitarra a tre corde, suonata dalla giovane fidanzata di Hishjkata che lo attende nella sua città natale salvo non vederlo più ed essere anche cornificata a ripetizione con la prostituta Kimitsou -.
E per concludere in bellezza...Hishjkata sarebbe pure stato un poeta e non aveva seguito l'indicazione della sua amante di farne la sua professione: peccato per lui, magari sarebbe vissuto qualche anno in più.
Beh, è proprio tutto e devi dire che sei rimasto molto contento di aver ripercorso un pezzettino della storia recente Japponica grazie a questo anime.
Animescoop: la storia del Giappone dagli occhi di Hijikata
Reviewed by radish7
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