La Settimana Animistica Ep.34


E finalmente si ritorna al gran pienone dopo che alcuni anime, vuoi per la loro programmazione Japponica, vuoi per le giuste ferie dei sottotitolanti italici, avevano marcato visita. 

E non vuoi aspettare altro, quindi si va. 


Non si è mai fermato Made in Abyss che continua a sorprendere per l'intensità e la ricchezza di informazioni di ogni puntata. Stavolta conosciamo davvero a fondo Ozen l'Inamovibile: è stata mentore della stessa Lyza, da oltre 50 anni viene considerata come la più forte dei Fischietti Bianchi che sono, ricordiamo, il vanto dell'umanità, coloro che si vestono di cimeli scavati da loro stessi. Inizia mostrando a Riko la Culla della Maledizione: una specie di cubo che si apre al suono del fischietto di Ozen rivelandosi vivente e con la caratteristica di "resuscitare" i morti. Riko era infatti tale quando fu partorita: tuttavia la Culla la fece "tornare a muovere" dice Ozen e al contempo le diede la sua maledizione - che è poi quello che è accaduto con il mostro-cadavere della scorsa puntata che la stessa Ozen aveva inserito - consistente nell'anelare di andare nel fondo dell'Abisso. Soltanto che per arrivarci servono le competenze giuste ed l'Inamovibile testa i due ragazzini: Riko sviene subito e Reg ingaggia battaglia ma deve cedere alla tremenda forza della guardiana con i suoi 120 Cunei dei Mille Uomini che sono il segreto della sua salute. Alla fine i due si risvegliano di fronte a Marluk e agli "Atterrati": 3 persone che formano il gruppo di esplorazione di Ozen e che non hanno ragione alcuna per tornare in superficie. Mentre la povera Marluk per aver chiamato aiuto viene elogiata ma pure punita - e la punizione è quella di essere sospesa nuda - Ozen rivela che ha mentito sulla morte di Lyza: ha visto la tomba ma dentro non vi era nessun cadavere. Per preparare Reg e Riko all'ulteriore discesa - siamo già poco sopra i 3000 metri e le bestie degli abissi sono comunque molto più scaltre e forti della stessa guardiana - li porta nella parte più bassa del livello dove dovranno sopravvivere 10 giorni con le scorte loro date. Viene citata anche una Maledizione del Sesto Strato che sarebbe stata responsabile dell'aspetto fisico di Ozen. Wow.


Sempre frizzante il Torneo del Potere in Dragon Ball Super. Dopo che Gohan ha fatto fuori l'ultimo dei Guerrieri dell'UNI10, Obuni, e ne ha cosi provocato la cancellazione, stavolta i Pride Troopers dell'UNI11 cominciano a fare sul serio: scende in campo il conigliesco Dyspo che se la va a prendere con Hit, non proprio l'ultimo arrivato, dell'UNI6. Egli riesce ad avvertire con le sue orecchie gigantesche le vibrazioni dei muscoli di Hit quando si indurisce per quella frazione di secondo necessaria per il Salto Temporale: avendo la possibilità di aumentare istantaneamente di migliaia di volte la sua velocità - Toppo parla persino di velocità superiore a quella del suono, che può benissimo essere, e della luce, che non può essere manco in un anime che non si chiami Saint Seiya - riesce in quella frazione ad evitare che l'avversario completi la sua temibile mossa colpendolo. Dura un po' ma alla fine Hit ne viene fuori e solo l'intervento dell'altro Pride Trooper Kunshi, con i suoi fili di energia corporea che gli escono dalle mani come nemmeno il miglior Spider Man, evita la caduta dal ring al compagno. I due riprendono assieme e mettono Hit alle strette e a quel punto arriva Goku versione Super Saiyan God. E qui ci viene spiegato in rapida successione che questa forma è più veloce del SSJ ma consuma meno stamina del Blue; quando, per colpire, Goku passa al Blue - con strategia che già Vegeta scopre ed usa nel manga contro Black - massimizza di colpo velocità e potenza. Comunque alla fine i due, cooperando, riescono a fare fuori Kunshi e poi si lasciano dandosi appuntamento per lo scontro finale. 


Ritorna finalmente Virgin Soul. I tuoi beniamini - Nina, Kaisar, Bacco ed anatra, Rita, il grandissimo Favaro ed El ai quali si aggiunge anche il povero Azazel - cercano disperatamente di capire quali siano i piani di Re Charioce: non facile però avvicinarlo vista la rigida sorveglianza nella cittadella che contiene l'arma a forma di mano. Si offre Nina mostrando anche che adesso può trasformarsi a comando - provocando cosi anche il risentimento di Azazel che sostanzialmente domanda perchè non si si trasformata quando lui ne aveva bisogno per la sua gente,  piange e se ne va - ma la sua proposta viene rifiutata. Nel frattempo chi se la passa piuttosto male è Alessand dei Cavalieri D'Orleans al punto di chiedere al capo dei Cavalieri D'Onice di arruolarsi presso di loro: rimandato al mittente dicendo che non vale abbastanza. E allora notte di bagordi con il compagno Dias e incontro con Kaisar mascherato da cameriere che gli chiede aiuto; essendo di famiglia nobile - Visponti - potrà partecipare al ballo che si terrà di li' a tre giorni, unica vera occasione per scoprire i piani di Charioce. Rifiuto anche in questo caso - oh, sta puntata va cosi - ma qualcosa ti dice che alla fine Alessand cederà. Discorsetto tra Favaro e allieva Nina - che aveva appena finito di urlare "ti amo" dopo essersi sollazzata col pensiero di Charioce osservando il cornetto rosso che lui le aveva donato - in cui il maestro in sostanza - che ha già capito tutto, eh - le dice di fare la cosa giusta. Intanto però il capo dei Cavalieri d'Onice ha assoldato un gran brutto ceffo come assassino per la povera Nina. 


Continua pure Saiyuki. Scoperto che un povero abitante ha distrutto la campana in quanto la sua famiglia è stata presa in ostaggio, Sharaku Sanzo si mette a recitare l'incantesimo per cercare di ripristinare la barriera che proteggeva i 7 villaggi dove nel frattempo hanno fatto irruzione orde di demoni. Tocca a Goku e Gojo ed Hakkai recarvisi e combattere - con Hakkai preoccupato dell'evenienza che Gojo possa perdere il controllo a causa del tatuaggio sul suo collo - mentre Genjo se ne resta nella città centrale dove ha modo di incontrate Ko, il figlio di Gyumao, e il suo seguace Dokugaku. Ingaggia severa battaglia col primo che mostra poteri fisici piuttosto elevati sparando pure in finale di puntata un Engokoku - una specie di drago di fiamme - ; il secondo invece si dirige verso Sharaku al fine di rubare il Sutra Koten venendo ben poco ostacolato dal capo delle sue guardie. 


Torna finalmente anche Altair, assente da qualcosa come tre settimane, con un'ottima puntata. Stavolta Mahmut si reca infatti presso Phoenike, città situata nel Centro del Mare di Rumeliana ed ex capitale di un Impero da ben 3000 anni di storia; caratterizzata dalla presenza di un faro gigantesco - costruito dal fondatore, imperatore Phoenix - e praticamente inespugnabile grazie alla protezione offerta da un grande muro e da una parete rocciosa di Phoenikia, metallo utilizzato peraltro anche per la costruzione della piramide con cui comunicare alle spie della rete del Pasha Zaganos il proprio arrivo. Immergendo tale aggeggio nel Tempio dell'Acqua esso infatti emana un raggio lucente - a mo' di prisma - colorato che subito attira l'attenzione del Kulak del luogo che in questo caso altri non è che Kiros, figlio di uno dei governanti della città. Nello stesso momento peraltro arriva in porto anche una nave di Balth Rein il cui emissario viene mandato per costringere la città e mettere a disposizione dell'Impero una parte del suo porto; il Magistros Kostantinos incontra Mahmut e approfitta della sua presenza nell'Assemblea Straordinaria per erigerlo come esempio di chi ha sconfitto l'Impero - che non prendeva da qualcosa come 300 anni - e dimostrare dunque che Phoenike non deve cedere alle sue pressioni. Scatta cosi l'assedio che vede coinvolto l'ammiraglio della flotta di Balt Rhein Row, un vecchio che ricorda come mille anni prima il suo popolo - che dovrebbe essere quello di Legge, assorbito dall'Impero 300 anni prima - e quello di Phoenikia avessero lavorato insieme per la prosperità del Centro e l'utilizzo come primi assalitori dei militari - praticamente privi di qualsiasi protezione e armati di sola spada - di Balt e Rhein, gli stati originari fondatori dell'Impero solo per essere miseramente uccisi nel tentativo di scalata delle mura. Phoenike attende nel frattempo l'arrivo della maestosa flotta di Venedik come loro alleata: tuttavia sono passati ormai 15 giorni e l'arrivo era previsto in 9. Motivo per cui molti credono che Venedik abbia deciso di abbandonare gli alleati per non inimicarsi l'Impero: Mahmut chiede una nave per poterlo constatare e, nonostante le resistenze, trova in Kiros chi è in grado di fornirgliela. 


Concludi con Vatican Miracle Examiner che continua la storia della puntata precedente. Dopo aver accusato una specie di collasso, Roberto visita la biblioteca dove trova alcuni scritti che potrebbero mancare persino nella Biblioteca Vaticana: Dianoia, Aioon e un terzo che permetterebbero di svelare il mistero dell'Oro dei Borbona. Tuttavia quello che finisce per trovare è una serie di formule magiche e di procedure per riuscire a rendere il corpo immarcescibile cosi some accaduto a Padre John Jordan; finisce nuovamente in cattive condizioni causa il morso di un Black Mamba e nel coma sogna - almeno credi - di essere alla presenza del Tribunale di Satana, accompagnato dal demone Atotelas e la sua testa lucertolante. Il processo è semplice: se la fede di Roberto non sia sufficientemente forte dovrà fare patto con Satana. Viene utilizzata una bilancia che compara la fede di Hiraga con l'amore di Roberto e alla fine quest'ultimo comunque vince e riceve da tre figure incappucciate l'appellativo di apostolo ed una sfera che mostra il vero aspetto del demone che si annida in lui; nella realtà è il siero mandato da Lauren a salvarlo. Mentre Padre Julia nella notte dello Shin Shin se ne deve andare ad assistere i malati di un villaggio piuttosto distante, Roberto ed Hiraga scoprono che Padre Samson è stato ucciso fuori dal convento; le profezie di John Jordan sembrano avverarsi senza alcuna lacuna ma Roberto afferma sprezzante che egli non è un santo scoppiando a ridere. 


E concludi qui: se trovate un Black Mamba nella vostra camera...beh domandatevi dove siete intanto.

La Settimana Animistica Ep.34 La Settimana Animistica Ep.34 Reviewed by radish7 on 08:35 Rating: 5

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