La Settimana Animistica Ep. 35

SA_summer2017
Distruttiva come una sfuriata di Nina e rapida come una falcata di Dypno torna anche questa settimana la Settimana Animistica.

Pronti? Via.




dragon-ball-superQuarto d’ora di fama per Muten in Dragon Ball Super. Il vecchiaccio colleziona ben 3 eliminazioni e a farne le spese è sempre il povero UNI4. Si parte con una tizia la cui specialità è quella di trasformare la propria energia in armi; si prosegue con un collega che conta al suo arco ben 76 attacchi e 129 illusioni, proviene da un pianeta all’ombra – beato lui, niente calura eccessiva – in cui il sole arriva appena e la cui pericolosità consiglia di usare la Mafuuba; e si finisce con il cliente più scomodo, Ganos, che, manco fosse Broly, nella sua forma da uccello rapace diviene via via sempre più forte col passare del tempo. Muten ci prova con l’ipnosi, prima; poi deve utilizzare una classica e potente Onda Energetica. Per lo sforzo finisce a terra privo di vita: ci pensa Goku con qualche sapiente pugno intercostale – o forse trasmettendogli parte dell’energia del SSJ Blue - a riattivargli il cuore. In ogni caso Muten ha persino ottenuto il riconoscimento e la stima di Bills. Nella preview si vedono alcuni tizi che…non si vedono.

snbvsPuntata sempre abbastanza compassata ma interessante in Virgin Soul. Mentre Gabriel è un po’ giù e Giovanna riceve il secco no di Sofiel all’incontro coi protagonisti, Rita delinea il piano che consentirà di intrufolarsi a palazzo durante il ricevimento che ha come scopo quello di procurare fondi alla monarchia e che ha come scopo quello di sottrarre a Re Charioce il suo braccialetto.  Si parte con Nina che viene accompagnata da Alland – che è nobile, Visponti, quindi ha accesso – ma ben presto, vedendo il Re attorniato da tante pretendenti al ballo, decide di farsi avanti. Charioce accetta il suo invito. Subito dopo il ballo, però, il re rende chiaro alla protagonista che non potranno mai più vedersi e Nina benissimo non ci resta; irrompe Favaro che vuole il bracciale salvo scoprire che questo non può essere rimosso a vita. Allora propone di uccidere Charioce incontrando ovviamente – e lui lo aveva peraltro previsto – la frapposizione dell’allieva; peraltro rifila un bel cazzottone  al re che non dovrebbe infrangerle il cuore. I due devono scappare grazie al solito trucchetto delle bombe di fumo di Favaro e incontrano poi Kaisar che li guida anche se Nina procede troppo veloce e dallo sguardo del suo maestro si deduce che ha qualcosa in mente di non proprio sicuro. Nel frattempo Alland incontra Azazel ed El mentre se la stava svignando ed è forzato a seguirli; i tre incontrano Giovanna e Sofiel. Nel post sigla il gruppetto di Nina, Favaro e Kaiser si imbatte invece nei Cavalieri di Onice e appare pure il misterioso ma ben poco rassicurante killer che essi hanno assunto per togliere la vita alla protagonista. 

abyssAltro puntatone in Made in Abyss. Si inizia con la prova della sopravvivenza, superata bene da Reg e Riko che riescono persino a cacciare un ippopotamo che se ne stava bello tranquillo presso un lago cosparso di Rohana, insetti che dimorano solo nell’acqua pura: cibo per gli ultimi 5 giorni. Dopo un piccolo primo flashback sulla nascita di Riko – con una Lyza piuttosto depressa dopo aver visto il marito Torka rimetterci le penne e la piccola nascere morta – , Riko e Reg ritornano presso il Campo dove li accoglie Marluk prima e poi Ozen che, durante la cena, dà loro – e pure a noi, eh - una serie di informazioni notevoli. Innanzitutto, più si scende, più si avvertono gli effetti di una distorsione temporale, ossia il tempo passato in profondità scorre apparentemente meno velocemente che in superficie. Non vale la pena di indulgere nel Mare dei Cadaveri del 5nto strato in quanto vi dimorano una serie di Fischietti Bianchi definiti veri e propri “mentecatti” e sicuramente non gentili: Wakuna, Il prescelto, Avanguardia; Slajo, il Mistico, Signore Arcano; infine il peggiore ossia Bondold, il Rinnovato, Signore dell’Aurora. Al fine di consentire loro di difendersi, Ozen dota i protagonisti pure di Blaze Reap – “Il Piccone Perpetuo” - , tremenda arma di Lyza anche se ormai utilizzabile non più di un paio di volte ancora; non prima però di aver spiegato a Riko che la famosa lettera con il messaggio “Attendo nell’Oltretomba” era scritta in caratteri antichi dell’Oltretomba e su un supporto che non era carta ma qualche altro tipo di cimelio. Altre preziose informazioni sono: la maniera di superare il Mare dei Cadaveri che sembra una specie di rompicapo; il fatto che il tono dei fischietti bianchi è la chiave per aprire alcuni cimeli; il misterioso anello che si trova subito prima del 7mo strato. Si conclude con il commiato doloroso tra Reg e Riko da un lato e Marluk e gli altri servitori di Ozen dall’altro e con l’ennesimo flashback dell’Inamovibile che ricorda una delle sue ultime conversazioni con Lyza che, vista per la prima volta, è davvero molto simile alla figlia.

syukiAltra buona puntata per Saiyuki. Mentre Gojo e Hakkai sono impegnati alla difesa di uno dei villaggi – con succoso flashback sulla vita di quest’ultimo  e su come fu proprio Gojo a fermare la sua furia omicida una volta divenuto demone e domanda se egli sia in grado di fare altrettanto se dovesse servire - assistiamo allo scontro tra Sanzo e Ko, con il primo che si becca un paio di colpi magici mica da ridere ma sopravvive e fa pure la paternale al figlio di Jiumao dicendogli che far finta di essere cattivo quando non lo è non lo porterà da alcuna parte. In altro villaggio Goku nel frattempo è impegnato con Sharaku, demone delle illusioni che ha perso il suo rango presso i simili per aver in passato aiutato Genjo e la sua banda ed è ora desideroso di recuperarlo rubando il Sutra del protagonista: le prova tutte ma Goku alfine non si lascia abbindolare e lo sconfigge. A quel punto lo scimmiotto torna verso il Forte di Koten, giusto in tempo per vedere Ko – livello demoniaco AAA - devastato da Nataku che appare forse come conseguenza delle preghiere di Sanzo Shuraku; per salvarlo si sacrifica il suo fido scudiero Rokugaku. Alla fine Sanzo Sharaku riesce a riedificare la barriera. Una figura ancora non introdotta, parlando del gruppo di Genjo, dice che essi non si potranno comunque sottrarre al destino, definito come “la mano di Sakyamuni”.

vtcanFinisce ‘l’arco della Chiesa di San Carmelo in Vatican. Si scopre che John Jordan, oltre a non essere certo un profeta – Roberto smonta tutte le supposte avverate profezie facendo notare come i 62 dei 4000 salmi interpretati siano piuttosto generici; Hiraga dimostra come la non decomposizione del corpo sia dovuta all’iniezione di sangue di scimmia che contiene un microorganismo che tramuta progressivamente il sangue dell’ospite in gomma – non è manco un santo: si tratta infatti del padre di Roberto, Brono Puccini, che aveva ucciso la madre Naomi ed era stato fermato poco prima di poter compiere altre empietà contro il figlio. Al termine dell’audizione Kid è costretto a confessare che la mente dietro a tutto è Reverendo Julia che viene però trovato morto causa falcetto dell’inserviente Oriola; ulteriori ricerche portano a trovare una stanza segreta collegata alla giungla con simboli della casata dei Borbona – divenuti ricchi con l’alchimia e possibili costruttori della Chiesa di San Carmelo – e in particolare della setta segreta medioevale dei Galdoune, famosi per alchimia, ricerca dell’immortalità e magia nera. Roberto riconosce che il cadavere non è quello di Reverendo Julia – che chissà se rivedremo in qualche episodio futuro – ; Oriola viene trovato impiccato nella giungla; Suskins – l’agente FBI – sostiene che a tentare di avvelenare Roberto col serpente sarebbe stato Padre Samson sotto comando di Kid che impersonava lo Stregone Bazuna e che poi utilizzò lo stesso padre come sostituto di Roberto quando egli non morì rischiando di non avverare una delle “profezie” di John Gordon.  Per il resto numerosi riferimenti a stati africani: Jimbafo, con centrali eoliche e forte attività vulcanica; Jairobi che con l’insediamento del presidente Andoa ha iniziato un lungo periodo di ostilità con tutti i paesi confinanti; vengono inoltre apertamente citati sia l’Egitto che lo Zaire e mostrata una carta geografica che ritrae il parimenti nominato Nilo.

paltairE concludi con un bel doppio appuntamento per Altair. Il piano di Mahmut di recarsi presso Venedik per chiedere aiuto immediato viene ben presto impedito dall’irruzione dell’esercito di Balt Rhein all’interno della inespugnabile Phoenika: dapprima si utilizza una nave con profughi di Camino che il senatore Magistros decide di far entrare; sulla scia arriva la nave della Truppa Elitaria di Elvaldes che riesce a passare per la porta prima che questa possa essere chiusa; infine l’esercito di Balt Rhein riesce pure a penetrare dalle ritenute invalicabili montagne di Phoenikia e appicca un incendio alla città. A quel punto, nonostante le resistenze dell’idealista Magistros – che per questo perderà la vita contro la Duchessa dai capelli rossi – Kaisaras – che presenta uno strano simbolo di Lucertola Rossa tatuato sulla mano – chiede il voto al Senato e ottiene la resa incondizionata. Così nell’Anno 3002 del calendario di Phoenikia - il 451 del calendario imperiale ed il 75 di quello di Torqye - Phoenikia cade per mano della strategia del Ministro Louis che non ha nemmeno dovuto muoversi dal suo Castello Micheal: dovrebbe essere solo il primo passo per il completo controllo di Rumeriana e Centro. Mahmut e Kiros riescono però ad andarsene e si incrociano con la Lupo Nero, nave ammiraglia di Venedik, venendo accolti come rifugiati dall’ammiraglio Silvestro Brega e dal suo fido secondo Abiriga. Vengono condotti presso la città, che altro non è che Venezia in tutto e per tutto: i palazzi sono quelli, la cartina è molto simile, l’organizzazione e pure la storia come raccontata da Abiriga – rifugiati dopo scorribande di altra popolazione; in seguito serie di persone che hanno ritrovato la loro libertà  a seguito di problemi nella loro patria – son quelle. Mahmut viene condotto dinnanzi al Doge e, senza fronzoli, chiede il motivo per cui il patto con Phoenikia non sia stato rispettato. Interessante puntata anche per la sommaria descrizione delle terre dell’Impero, formato da un nugolo di popolazioni tenute insieme con la forza: in particolare Elvaldes è una terra arida e battuta dai venti cui è stata promessa la metà delle ricchezze di Phoenikia nel caso fosse stata espugnata.

E…alla prossima!
La Settimana Animistica Ep. 35 La Settimana Animistica Ep. 35 Reviewed by radish7 on 09:53 Rating: 5

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