Il Filmone - Fairy Tale: anche qui una fata ma...attenti ai denti



Mah. Questa la prima espressione - non proprio entusiasta - appena terminata la visione di Fairy Tale - titolo inglese "The Haunting of Helena" che ha decisamente molto più senso - , film del 2012 co-prodotto tra albionici e italionici. 

Stando alla parole che avevi sentito da chi te l'aveva consigliato doveva far sobbalzare dalla sedia, manco vi fossero dei peperoni: no, proprio no. Quello che hai visto è in realtà un discreto horror psicologico che avanza tra alcuni spunti abbastanza interessanti e momenti gran poco adrenalici, contando su una realizzazione tecnica buona ma non buonissima.

Ma...5 motivi 5 ci sono, a voi la scelta.


1- La storia

La protagonista Sophia - Harriet McMasters, discreta la sua prova - è una docente di storia, con ogni probabilità universitaria: questo funge da introduzione allo scenario, al mistero e alla metodologia dell'indagine che porterà alla sua soluzione. 

Si parla così dell'ingente progetto di bonifica della Paludi Pontine, fortemente voluto da Mussolini e al fine realizzato tra la fine degli anni '20 e l'inizio degli anni '30. No perchè mica ce l'avevamo col territorio anche se due campi coltivabili in più male non facevano: il problema erano le zanzare anofele la cui puntura portava la malaria, non proprio la più facile della malattie da controllare e curare. 

Così nella ridente città di Littoria - fondata proprio per celebrare l'impresa del Duce e che poi sarà più nota come Latina - si verifica l'antefatto negli anni '30, quello che la povera Sophia affronterà insieme alla figlioletta Helena solo per essersi trasferita nella ridente cittadina laziale e per aver concesso alla stessa di prendersi un armadio trovato nei sotterranei del proprio condominio. 

2 - Horror

Sì, ha decisamente più di qualche spunto. Utilizza il sonoro - classicissimi aumenti di volume di musiche ansiogene il giusto nei momenti topici - e il grafico - luci ed ombre; inquadrature maestose oppure da angolature in grado di non fare intelligere quanto ripreso completamente; trucco tutto sommato ben fatto per mostrare qualche atrocità dentaria o qualche presenza ectoplasmatica -. 

Però, se si va a cronometrare il tempo che queste scene "horror" ricoprono nell'intera ora e mezza di film, si scopre che è ben poco. Alla fine il film punta sul creare inquietudine attraverso la costruzione della storia che madre e figlia affrontano aggiungendoci una sorta di compassione per la maniera in cui sono trattate dagli altri - padre di Helena compreso - che le considerano in sostanza pazze. 



3- La fatina dei denti

Per lasciare un compenso alla piccola Helena per il dentino, lo fa pure e addirittura con monete del periodo fascista che farebbero la felicità di un collezionista odierno. Però poi ha delle tendenze un po' antisociali: ammazza con l'ausilio di zanzare anofele chi la ostacola; muove gli oggetti con poteri vagamente telecinetici; si serve della figlioletta Fiammetta - che, non viene mai detto, ma probabilmente negli anni '30 ha persino ucciso al pari di altri bambini - per lurare le sue prede. Non aggiungi altro perchè nel punto successivo ci ritorni ed è meglio non sorridere a denti aperti. 

4- Buchi di sceneggiatura forse, mancate risposte di sicuro

Magari l'attenzione che hai prestato al film - che, del resto, ha una costruzione non proprio action - non era sufficiente ma alla fine della visione qualcosa nella tua mente non è quadrato. 

La morte del padre di Helena ad esempio. Viene lurato dalla piccola Fiammetta e dovrebbe trovarsi in quel momento presso l'ospedale psichiatrico. Finisce nell'armadio in compagnia di qualche migliaio di zanzare e ovviamente schiatta. Sophie apre l'armadio e ne trova il cadavere. Ecco: quell'armadio era sempre stato nel suo condominio, quindi il padre in realtà ha seguito Fiammetta fin lì? O ci sono due armadi? Sia la prima o la seconda, comunque il tutto non viene mostrato. 

Passi alla Fatina e...non capisci se sia soltanto un fantasma - cosa ben possibile - o se invece sia una presenza fisica - cosa altrettanto probabile visti gli effetti che provoca sugli oggetti e sulle persone. Nemmeno riesci a comprendere che tipo di problema avesse avuto: la sua deviazione era frutto solo di una malattia mentale o era stato qualcosa di sovrannaturale? 

Nel film appare pure un vecchio - che la piccola Helena definisce Scrooge - che si scopre essere stato negli anni '30 il solo testimone dei fatti che avevano portato Battista Croce a fare quello che ha fatto alla moglie. Ci sta. Ma la domanda è: dice di poter proteggere Sophie e Helena - fino ad un certo punto, eh: poi consiglia alla mamma di andarsene - ma come potrebbe fare? 

Più in generale: ammesso che la chiave del risveglio della Fatina sia l'apertura dell'armadio, come mai è stato semplicemente posto in un sotterraneo di un condominio comunque accessibile a tutti? Visto il segreto spaventoso che conteneva il vecchio Scrooge avrebbe potuto avere una pensata migliore. 


5- Il finale

Ecco, questo funziona e molto bene. Con un bel plot twist si scopre che la povera Fatina dei Denti con cui lo spettatore empatizza per tutto il film viste le notizie dei giornali dell'epoca sul trattamento che il marito le aveva riservato era in realtà una pazza e che l'eroe - anche per aver dovuto nascondere la verità per motivi di propaganda fascista - era proprio il povero Battista. Si rimane coi piedi per terra e niente spiegazioni che avrebbero ulteriormente appesantito il film come licantropia, vampirismo o simili nonostante si parli di lupi e questa conclusione possa essere balenata nella testa dello spettatore più volte. 

Benissimo anche la chiosa con la povera Sophie che, oltre alla colpa di aver rimesso in azione una pazza criminale, perde la figlioletta proprio per sua mano e sbrocca finendo per essere ricoverata nell'ospedale psichiatrico e per vedere dalla finestra il "fantasma" di Helena così come prima vedeva quello di Fiammetta, della Fatina e di Battista. 

Ben fatto. 


In conclusione un film con alti e bassi ma che tutto sommato si può vedere. Link qui ma evitare se si hanno i denti da latte.

Il Filmone - Fairy Tale: anche qui una fata ma...attenti ai denti Il Filmone - Fairy Tale: anche qui una fata ma...attenti ai denti Reviewed by radish7 on 07:00 Rating: 5

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