Channel Zero S2: 5 motivi per valutarne la visione




Ah, Channel Zero: una serie TV che si ripropone di animare, stagione dopo stagione, alcune delle più famose creepypasta del web. E se la prima stagione era venuta così, la seconda prendeva come riferimento "NoEnd House”, scritta da tal Brian Russell.

Al termine della visione hai impressioni contrastanti; alcune cose piacciono alquanto, altre convincono molto poco. Ma ormai l'hai vista e quindi ecco i principali spunti di riflessione. 


1. Una casa senza fine... 

Ti piace. Ti piace molto in effetti l'idea della casa senza fine, un edificio che appare misteriosamente in un luogo nel mondo quasi come una specie di attrazione e che, per coloro che entrano, consta di 6 stanze da passare obbligatoriamente una dopo l'altra. 

Ti piace ovviamente la maniera in cui, nel primo episodio, te la rappresentano e soprattutto l'atmosfera di costante tensione, di creepyness (termine inglese abusatissimo per indicare proprio quello che fa paura mettendo ansia e pressione sul malcapitato) che il passaggio tra le varie stanze, con i loro diversi contenuti, suscita. 

Non ti piace invece che siano davvero troppi i punti rimasti insoluti. Cos'è in realtà? Da dove proviene? Perchè si materializza in un luogo a caso? Tutte domande a cui non vi è risposta. 



Quello che sembra capirsi è che si tratta comunque di un essere vivente con proprie pulsioni, propria volontà e proprie esigenze ben precise tra cui quella di nutrirsi delle memorie di coloro che vi entrano al fine di creare luoghi e persone fittizie che trae proprio dalla mente dei malcapitati. Inoltre appare per alcuni giorni in un tal luogo e poi scompare per un anno prima di riapparire altrove: si menziona infatti che apparve in Russia in passato, poi in America e quindi nel Quebec. 

E' composta - ma immagini che la sua configurazione possa cambiare ed in effetti lo stesso Seth dirà che alla sua apparizione in Quebec è leggermente cambiata - da perlomeno 6 stanze successive che i curiosoni devono attraversare prima di arrivare nell'ultima che altro non è che una rappresentazione fittizia - ma tremendamente ben riproposta - del loro reale luogo di vita. E non è facile uscirne. 

2...e i suoi abitanti 

La casa cattura la mente dei malcapitati e usa le informazioni ricavate per costruire luoghi e persone. 

Da quel che hai capito essenzialmente vi sono due tipi di inquilini: quelli che provengono dal mondo "reale" e quelli fittizi - specie di "golem", di "copie" - che la casa crea essa stessa. 

I primi sono i curiosoni che vi si immettono; i secondi sono creati sulla base delle loro memorie. 

Questi ultimi devono continuare a cibarsi delle memorie di coloro a partire dai quali sono stati creati, pena la fame insaziabile; lo fanno ponendo le mani sulla testa del loro "creatore" e strippandolo di immagini nella sua mente che poi materializzano in una sorta di buco nero oleoso. Questo è il loro cibo che, con un tocco che mica hai capito, assomiglia a delle sfere rossastre simili a quelle di un melograno. 

Niente di doloroso, si dirà; senonche il "creatore" perde definitivamente quelle memorie e, quando dovesse incontrare o visualizzare i particolari/soggetti di riferimento, vede soltanto delle ombre violacee inintellegibili. Oppure qualcosa di davvero doloroso: in un caso infatti uno dei ragazzi incontra la propria versione "migliorata" che non esita a farlo fuori e a tentare di sostituirsi a lui nel viaggio fuori dalla casa. 



Il destino sembra segnato per entrambi: il "creatore" viene progressivamente svuotato fino ad essere una sorta di contenitore vuoto e a dimenticare addirittura di essere all'interno della casa; il "golem", quando questo accade, praticamente muore di fame perchè non ha possibilità di cibarsi di nessuno tranne che del suo "creatore". Un giochino senza vincitori nè vinti, insomma. Di certo questi "golem" posseggono consapevolezza di quello che sono come dimostreranno il padre di Margot e il sosia di JD, determinati a seguire il loro "creatore" o a sostituirvisi. 

A parte sta Seth, un essere umano che mai hai avuto una dimora fissa e che, entrato per la prima volta nella casa, si è visto creare dalla stessa la famiglia ideale, quella che non ha mai avuto. Ha poi continuato ad attirare nella casa delle altre vittime; non sembra sia comunque obbligato a farlo, quanto piuttosto il suo gesto derivi da un'ammirazione verso la stessa che considera come la cura verso il peggior male, ossia i ricordi. Di certo comunque non è poi tanto giovincello, dato che ha lurato perlomeno - lo si vede nell'ultimo episodio - già 6 "Margot" che ha privato di memoria; questo al di là della sua apparenza fisica da ventenne. 

3 - I primi due episodi e i restanti 

I primi due episodi sono il vero motore trainante della storia, quelli che convincono lo spettatore a proseguire nella visione. Ben studiati, con coreografie e fotografia stupende, narrazione sufficientemente criptica e dialoghi - pochi - accattivanti e misteriosi: costruiscono davvero bene il background per la storia e lo fanno apparire criptico e creepy al contempo

Poi però...tutto cade. Già dal terzo episodio e poi ancora di più col quarto viene meno il mistero principale e a quel punto il ritmo della narrazione rallenta paurosamente e la successiva entrata nella casa appare piuttosto forzata e soltanto riempitiva. 

Detto in altri termini: si poteva fare in 4 episodi in tutto e allora sarebbe stata una seriona senza fronzoli o abbellimenti inutili. Invece lo si fa in 6 che, per carità, va bene comunque, ma lascia nello spettatore l'impressione che vedere gli ultimi due sia pesantino anzichè no. 

4- Buchi di sceneggiatura? Misteri inspiegati e inspiegabili 

Non ti dilungherai molto su questo punto ma qualche parola la devi spendere. 

Delle questioni sulla casa hai già parlato. Ora tocca ai protagonisti. 

Jules: davvero non si capisce che cosa rappresenti quell'uovo che la priva delle sue memorie. Qualche piccolo flashback introduce la figura della sua famiglia e di una sorellina; poi però il tema viene completamente perso e l'exploit della sua mente che la casa utilizza è semplicemente il suo rimorso per aver lasciato Margot sola quando più ne aveva bisogno. Nè si riesce a capire come mai diventi Rambo nell'ultimo episodio: sulla base di cosa questo mutamento e questa improvvisa ferma risoluzione? 

Il padre di Margot. La segue fuori dalla casa e minaccia di far fuori Seth, così convincendo la figlia a ritornarci. Jules, da buona amica, consiglia di non farlo. Ed in effetti basterebbe ucciderlo - sì, si sta parlando di una copia del proprio padre, quindi non è facile - e sarebbe finita lì; ma Margot non può. Peccato che invece sia esattamente quello che accade nel finale ma all'interno della casa. Non lo si poteva fare fuori e si sarebbero evitate parecchie complicazioni? Ok, la vuoi leggere simbolica: solo con l'aiuto - prima mancato - della migliore amica Jules Margot riesce ad affondare la lama nello stomaco del golem che rappresenta suo padre e così a liberarsi di quel ricordo che le distrugge la vita. E la leggi pure terra-terra: oh, ragazzi, ci sono sei episodi e al quarto abbiamo finito, che si fa? 

L’uovo. Mistero di misteri, davvero. Si ciba chiaramente delle memorie di Jules – e non si capisce mai quali – e persino la imprigiona ma la novella Rambo lo taglia con un coltello e da lì intraprende la sua missione salvifica. Rappresentazione della casa? Boh. 

Il The Walking Dead de' noaltri. Ossia il personaggio – dimenticabilissimo, ed in effetti non ti ricordi il nome – che intraprende il viaggio nella casa per ritrovare la propria moglie. Alla fine decide di affrontare da solo i golem per dare maniera a Margot e Jules di scappare la prima volta; a quanto sembra viene colpito duro ma non ucciso; ma lì sparisce dal teleschermo e di lui non si sa più nulla. 


5 – Qualche possibile indizio

Quando vedi una serie che si impronta – anche – sul mistero, adori recuperare dopo la prima visione quei particolari che non hanno significato inizialmente ma poi sono indizi importanti. Non che la serie ne sia pregna: tuttavia almeno un paio li hai notati. 

Ad esempio Seth che mostra a Margot come l’Orchidea che vedono quando si accampano nel giardino prima di tentare l’uscita sia in realtà una Mantide. Ti sa molto di riferimento a Seth stesso e al suo operato di “lurare” persone verso la casa. 

Oppure il fatto che l’unica statua che non è rotta tra quelle dei protagonisti in una delle stanze della casa sia quella di JD. La vuoi leggere – ma puoi sbagliare – come indicazione del fatto che il ragazzo, a differenza dei suoi compagni, non abbia alcun scheletro nella sua memoria che la casa possa sfruttare. Oppure come chiara indicazione che lui non verrà progressivamente “rotto” nelle sua stabilità ma proprio integralmente sostituito in toto. 


In conclusione una discreta serie che crea benissimo le premesse montando atmosfera creepy e mistero nei primi due episodi ma che, sfortunatamente, finisce per allungare il brodo perdendo molto del suo appeal nei seguenti. Per chi voglia avventurarsi nella casa l’ultima apparizione è qui. Affrettarsi che sta per scomparire e la prossima locazione è ignota. 

Channel Zero S2: 5 motivi per valutarne la visione Channel Zero S2: 5 motivi per valutarne la visione Reviewed by radish7 on 07:00 Rating: 5

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