Indie Rpg Ep. 69: una simil Alice e un simil Ao Oni



L'hai già detto per i flashgames: un po' il tempo scarso come Gabigol dei tempi migliori ed un po' il fatto che ne hai giocati talmente tanti che ormai trovare qualcosa che ti colpisca come un gancio di Alì è difficile e non pubblichi più molti post sugli Rpg Indie Horror. 

Poi però ne trovi un paio che di sicuro non saranno il massimo dell'originalità ma che di cui vale la pena di parlare. 

Senza attendere, Nemesis in Darkland e Purgatory



Nemesis in Darkland è un gioco che appare abbastanza chiaramente ispirato all'Alice di Carolliana memoria ma che riesce comunque a sorprendere pur non essendo originale. Sviluppato dal duo AliceMisaki e Annina - no, non quella di Gigi La Trottola - e giocabile qui, ti porta a seguire la vicenda di una puccia che ha probabilmente qualche piccolo scompenso mentale. 

La prima cosa che colpisce è comunque la bellissima grafica. Sia nell'introduzione sia come sottolineatura dei momenti topici, si fa largo utilizzo di bellissimi disegni; ad essi si accompagnano poi della animazioni molto ben fatte - ad esempio addirittura il cinema in bianco e nero -. 

Subito dopo viene il sonoro. Ipnotizza fin dall'inizio con una dolce musica di carillion su cui si inserisce una dolce voce femminile che fa molto nenia, quasi a voler trasportare il giocatore in una dimensione ovattata e onirica di perdizione. 



Sul gameplay non c'è in realtà molto da dire; apprezzabile comunque che, qualora si riesca a sbloccare il true ending tra i 4 possibili, si possa accedere ad una Bonus Room, pressochè essenziale per conoscere i retroscena della trama e provare a comprenderla appieno. 

In definitiva un buon gioco che vale le 2 ore circa necessarie per il suo completamento. 


Qualche parola di più merita, dal punto di vista della costruzione generale, Purgatory, opera di uno sviluppatore già conosciuto - MemoriesofFear, già visto per questa cosa qui ad esempio - e scaricabile qui

La grafica in gioco è quella tipica di tool rpg giusto arricchita da qualche discreta e semplice animazione, specialmente per i flashback che accadono uno ogni fine di sezione. Molto belli i disegni a sottolineare i punti salienti della storia; molto curato e personalizzato anche il menù - cui si accede con il consueto tasto X - che utilizza un disegno a tutto schermo che mostra la protagonista in varie maniere a seconda sia della situazione di salute corrente che degli oggetti di cui dispone al momento. Il sonoro appare adeguato, senza particolari sussulti ma piacevole. 

Il gameplay è di tipo classico senza particolari guizzi ma con tutte le cose al loro posto: recupero oggetti, fasi di inseguimento - rese un minimo complicate dal rallentamento della protagonista nel caso si cammini su pavimentazione coperta di sangue o viscere -, puzzle piuttosto semplici - tranne la più importante password di gioco, quella che consente di raggiungere il finale più interessante -. A creare il giusto senso d'ansia concorrono delle prove a tempo che possono portare al GAME OVER; si consiglia di salvare spesso, essendo la possibilità di farlo sempre accessibile dal menù tranne per le fase di inseguimento. Tutto questo viene poi nobilitato dalla presenza di due finali - normale e demoniaco -; sbloccando il secondo si può accedere a dei bonus a fine gioco. Tutto perfetto? No. Non ci sono bug, forse; tuttavia esiste un unico piccolo difetto di giocabilità dato dal fatto che la protagonista si sposta troppo velocemente alla sua andatura normale, diventando talvolta difficile "centrare" le entrate/uscite più anguste. 

La componente horror viene portata prevalentemente in maniera visiva dall'abbondanza di sangue e viscere sparse per le varie locazioni oltre che - come già detto - dagli inseguimenti abbastanza ansiogeni anche se non particolarmente complicati. 



Infine la trama. Semplice e diretta: gruppo di ragazzi che sentono della leggenda del Purgatory, un edificio che si dice abitato da un mostro macellaio e decidono di visitarlo. Mandano avanti la più sola e timida del gruppo, che sarà la protagonista, non sapendo come questo determinerà la loro morte immediata mentre la ragazza se la giocherà fino in fondo. Fa molto Ao Oni ma del resto il capostipite ha segnato una strada e non è un caso se ha ricevuto trasposizioni sia anime che film

In definitiva un giochino che convince appieno anche per la durata adeguata di circa un'ora; nei crediti, con il finale demoniaco, si legge che lo sviluppatore progetta un sequel. Che tu ti riprometti di giocare. 


Concludi qui questo appuntamento e se vi mandano avanti ad esplorare un edificio misterioso...andateci ma con circospezione. 

Indie Rpg Ep. 69: una simil Alice e un simil Ao Oni Indie Rpg Ep. 69: una simil Alice e un simil Ao Oni Reviewed by radish7 on 07:00 Rating: 5

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