Flashgames Ep. 50: quelli diversi – parte seconda





Qualche tempo or sono avevi parlato di flashgames un po’ diversi dalla norma, di quelli che si distinguono dal classicissimo concept del punta e clicca ad enigmi ed esplorazione finalizzata ad uscire da un luogo in cui ci si era trovati senza ulteriori indicazioni. 

Diversi magari per la presenza di una trama abbastanza dettagliata oppure per le dinamiche di gioco oppure per altro ancora. Hai così notato che, molto spesso, si tratta di flashgame un po’ datati che sopperivano alle limitazioni tecniche del loro sviluppo attraverso qualche idea originale. In un parola: si distinguevano rispetto alla massa. 

Per tua fortuna ne hai trovati altri che possono rispondere a questi requisiti. Senza ulteriormente indulgere in spiegoni inopportuni a voi Atrocity - The Revenge e Sacrificium. 


Atrocity - The Revenge viene sviluppato da The Bat Company ancora nel lontano 2007 ma si può ancora fortunatamente trovare e giocare a queste coordinate

In primis colpisce la presenza di una storia abbastanza ben delineata: un investigatore viene incaricato dall'unico figlio sopravvissuto di una famiglia di recarsi nella loro vecchia casa e distruggere un diario che rammenta spiacevoli momenti: morte della madre incinta e quindi anche del figlio in grembo e ristrettezze economiche che costrinsero il padre a darsi alla criminalità. La morte di quest’ultimo sembra dunque facilmente imputabile a qualche regolamento di conti ma… 

Tecnicamente il gioco si compone di una serie di schermate molto ben fatte: paurose il giusto le locazioni raffigurate e piacevole tocco le – anche se poche - animazioni di personaggi a schermo. Si tratta nulla più che di un binario obbligato che prevede uno schema molto semplice: occorrerà soffermarsi su ogni singola schermata per attivare una serie di trigger successivi l'uno all'altro cliccando sui punti rilevanti. Non che sia particolarmente difficile, dato che il cursore assume la classica forma di manina all’interazione con punto rilevante; solo in un caso viene recuperato oggetto che dovrà essere utilizzato in altra stanza e che scompare magicamente e automaticamente dalla vista del giocatore non essendo presente alcun inventario a schermo. Impressionante davvero è la documentazione che si sostanzia sia in scritti - note, diario - sia in pensieri dell'investigatore che vengono riportati tanto vocalmente quanto con sottotitoli: si riesce davvero bene a ricostruire la vicenda con un gioco che ha così una parvenza di trama vera e propria ben oltre il classico "scappa da una stanza in cui sei arrivato non sai come, perchè o per causa di chi". 

Buonissima pure la componente horror costruita grazie ad animazioni sì improvvise ma non del semplice e classico tipo screamer, alla locazione, al suono inquietante di sottofondo che accompagna il giocatore in tutta l'esperienza per essere poi sostituito da improvvisi rumori assordanti nelle fasi delle scoperte degli insanguinati indizi. 

In definitiva un gioco piccolo piccolino ma tremendamente ben pensato e che vale tutti i circa 20 minuti necessari al suo completamento. 


Molto interessante è pure Sacrificium, di cui non sei riuscito a determinare l’autore: ad ogni modo giocabile qui

Di nuovo la trama non è eccelsa ma sicuramente piace: si tratta di un rito magico compiuto solo due volte nella storia che permette di resuscitare una persona cara attraverso il sacrificio di un parente. Come piace pure la presenza di 2 finali diversi che definiresti abbastanza largamente interpretabili – non è che puoi dire che non li hai capiti appieno anche se quello è -. 

Tecnicamente il gioco è costituito di poche schermate a formare un percorso quasi obbligato – un binario – piuttosto diretto e senza particolari intrighi; pochi sono gli oggetti da raccogliere – peraltro graficamente ben fatta la finestra in sovraimpressione con breve descrizione che appare al loro raccoglimento – che non vengono stivati non essendoci alcun inventario per essere invece usati automaticamente al clic sul punto rilevante dello schermo. 



Buona la documentazione - fatta di note e di un diario - che, assieme alla breve introduzione iniziale scritta, permette di ricostruire una storia tutto sommato non così banale. 

La componente horror viene portata mediante le lugubri tinte carboncino e nero con cui sono raffigurati i luoghi, i suoni e qualche screamer improvviso. Esiste anche la possibilità di GAME OVER qualora non si sia tempestivi nel cliccare di fronte all'assalto dell'unico nemico presente. 

Di nuovo piccolino, veloce – 10 minuti – ma che sa come far immedesimare il giocatore nell’atmosfera che non fallisce di creare. 


E avresti pure concluso. Se per caso vedete una via obbligata davanti a voi…tornate indietro.

Flashgames Ep. 50: quelli diversi – parte seconda Flashgames Ep. 50: quelli diversi – parte seconda Reviewed by radish7 on 07:00 Rating: 5

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