Il filmone – The Village: quando il giallo salva la vita



Hai sempre ammirato le scelte di regia, sceneggiatura e trama di M. Night Shyamalan, uno che ha dato alla luce, per dirne uno, quel capolavoro di imprevedibilità chiamato “Il Sesto Senso”. Così, quando ha letto che il film che ti apprestavi a vedere era suo, ti sei sentito sollevato. 

Ecco…poteva sicuramente andare molto peggio ma pure molto meglio. “The Village” è un film del 2004 con tante candidature ma nessun premio. Le regole rimangono sempre le stesse: 5 motivi 5 per valutare se prendere in considerazione la visione di The Village. 


1 – La trama: vero, falso, poi di nuovo vero ed infine ancora falso 

Più guardavi il film, più ti sembrava francamente una sorta di indovinello a crocette con domanda: queste “creature innominabili” esistono davvero? 

Perché all’inizio, visto che la prospettiva è quella degli abitanti del villaggio – o almeno di una parte di loro – sembra di sì; poi prima rivelazione e non è così; poi parte nel bosco e sembra di sì ma 10 minuti dopo è no; poi è di nuovo no nello sconcertante finale. 

Confuso? Sì. Volutamente confuso? Sì. Piace? Sì. 

In mezzo a tutto questo sta una storia d’amore con protagonisti Lucius e la sua apatia da competizione e Ivy, la bella figlia del predicatore di questa società simil mormone; ci aggiungi giusto un bel finale a sorpresa preceduto peraltro da Cappuccetto Giallo e la sua avventura nel bosco alla ricerca della medicina per l’amato. 

2 – Il Villaggio: sospeso nell’800 

Il colpo di scena sta tutto nel finale perché prima tutto porta a credere di trovarsi in una comunità mormone di fine ‘800 con ambientazione vagamente da Far West: una comunità che ha le sue regole ed i suoi usi e costumi. 

Governata da un Consiglio degli Anziani, niente illuminazione elettrica e si va di lanterne, vestiti come fine ‘800 con sfolgorare di mantelle, pranzi comuni su tavolate gigantesche, stanza del silenzio per chi fa del male chè dietro la lavagna è dura perché è appesa al muro e una forte componente di superstizione che è diventata ormai credo. Il tutto in una piacevole vallata che viene separata dal resto del mondo da parte del Bosco di Lorington in cui stanno le “Creature Innominabili” che non disdegnano qualche capatina nel villaggio. 



3 – Creature Innominabili 

Ossia quelle che si credono vivere nell'amabile Bosco di Lorington e che sostanzialmente impediscono agli abitanti del villaggio di uscirne; citate nei libri di storia che il pastore della comunità – ex docente universitario di storia – dice di aver letto nella “città”. Creature che vengono costruite essenzialmente come umanoidi, con faccia da toro, mani gigantesche con artigli, mantella rossa – colore da cui sarebbero attratte, mentre il giallo le respinge – e con la fastidiosa tendenza ad impaurire sia scuoiando bestiame e lasciandolo appeso che riempendo gli stipiti con strisce rosse. Temute a tal punto che contro di loro sono fatte delle esercitazioni – solo accennate – e cerimonie di offerte – che sembrano anche coinvolgere sacrifici umani -. 

Ecco…peccato che siano solo una montatura creata ad hoc dal Consiglio degli Anziani al fine di preservare i valori di onestà e timore e isolare in sostanza la comunità dal resto del mondo riportandola agli inizi del ‘900. 



4 – Musiche 

Molto ben fatte. Sia le colonne sonore in generale che le musiche in film permettono di cogliere le sensazioni corrette. Così si avranno musiche incalzanti e con improvviso aumento di intensità nei momenti topici di fughe o paura; dolci musiche classiche forniranno poi un contrasto accentuato con le scene su schermo creando un senso del grottesco che poi il finale convoglierà in maniera completa. 

5- Titoli di coda 

Come al solito ti piace osservare un film fino alla fine. E i titoli di coda sono meritevoli di essere visti grazie alle bellissime foto – con effetto macchina fotografica dei primordi e bordi ingialliti – dei luoghi in cui la vicenda si è svolta. Magari conta poco ma è comunque un bel tocco. 


Ansiosi di immergervi nel villaggio? La strada verso il bosco è questa qui

Il filmone – The Village: quando il giallo salva la vita Il filmone – The Village: quando il giallo salva la vita Reviewed by radish7 on 08:00 Rating: 5

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