Blair Witch 2: ecco cosa accade a Burketsville un anno dopo



Come avevi scritto qui ti sei abbastanza appassionato alla Strega di Blair e ti proponi di scandagliarla con ripetute missioni presso la foresta di Black Hills: hai pertanto visto “Il Libro Segreto delle Streghe - Blair Witch 2" ("Book of Shadows: Blair Witch 2"), film del 2000 diretto da Joe Berlinger ma con la collaborazione nella sceneggiatura di Daniel Myrick ed Eduardo Sanchez, autori e scrittori del primo film di cui vorrebbe costituire la prosecuzione. 

Le regole sono sempre le stesse: 5 motivi 5 per inoltrarsi nel bosco o non farlo, per guardare un muro con faccia apatica o non farlo, per fare cumuli di sassolini o non farlo. 


1 – Una produzione…complicata 

Hai parlato di una collaborazione degli autori originari nella produzione ma in realtà la storia recita di un contrasto tra la Artisan – detentrice dei diritti sul film – e la Haxam – la casa di produzione di Myrick e Sanchez -. La seconda avrebbe gradito attendere che lo scalpore sul primo film scemasse prima di proporre un sequel; la Artisan era di avviso contrario e procedette senza i due pur citandoli come collaboratori. Entrambi avranno però modo di affermare che il loro contributo fu quasi nullo e che non apprezzavano il risultato finale; al punto tale che prepareranno una stesura nel 2009 come vero sequel e la sottoporranno alla Lions Gate, nel frattempo diventata depositaria dei diritti sul brand. Ma di questo parlerai probabilmente in un futuro post. 

2 – La trama: qualche informazione in più 

Il motivo principale per cui hai visto questo seguito era vedere se per caso arrivavano nuove informazioni su tutta la lore di The Blair Witch: ecco, bene ma non benissimo. 

Il film segue le peripezie di un gruppo di ragazzi che si avventurano nel bosco delle Black Hills con la scusa di una gita turistica alla caccia della Strega di Blair. Per tornare torneranno pure ma “riporteranno” qualcosa dalla loro avventura e non necessariamente un coniglietto tenerino. 

I ragazzi passano una notte di bagordi presso la casa in rovina di Rustin Parr; l’organizzatore Jeff, in particolare, ci ficca tutta una serie di telecamere per filmare quanto possa accadere. Di Parr viene ribadito che avrebbe ucciso 7 giovani – che saranno visti da Kim, altra protagonista, quando sarà alla guida di un van – e che sentiva voci e nulla più; nella sua casa in rovina cresce un albero gigantesco che viene considerato sospetto giusto dalla sola guida Jeff. Punto piuttosto oscuro è il fatto che lo stesso Jeff si domandi perché qualcuno avrebbe dovuto far crescere un albero nel soggiorno della propria casa nel 1826: Parr, secondo quanto avrai modo di dire più avanti, dovrebbe essere vissuto negli anni ’40 del ‘900. 



E’ l’albero su cui fu impiccata Elli Kedward della quale il film racconta che fu bandita da Blair in quanto creduta una strega; prima legata all’albero e poi ulteriormente seviziata da bambini cattivi – trafitta con bastone, sottoposta a cani, penetrata nelle sue ferite con le mani e quindi, siccome ancora viva, cappio al collo ed impiccata -. Con ogni probabilità sarà proprio lei quanto viene “riportato” indietro dopo la visita nel bosco e si impossesserà – anche se non è chiarissimo – di Tristan, una delle protagoniste. 

L’ameno gruppo incontrerà un altrettanto improvvisato altro gruppo di turisti che indurrà a lasciar come posto per la notte la Casa di Parr: costoro sceglieranno allora Coffin Rock, di cui si dice che nel 1886 5 uomini furono sventrati e poi disposti a pentagono – figura che viene riproposta da un ciondolo trovato più avanti da Kim-. 

La simbologia del film è sicuramente accattivante e si muove tra elementi già noti, alcuni nuovi e altri nascosti di cui avrai modo di parlare in un post apposito. Hai già detto del simbolo del pentagono; le cassette di Jeff vengono nascoste sotto quello stesso cumulo di pietre in cui sono stati ritrovati i filmati dei protagonisti del primo film; i ragazzi di ritorno dal bosco presentano delle ferite a forma runica che ripercorrono dei segni di antico alfabeto pagano – si erano visti nella casa di Parr nel primo film e sono esattamente del linguaggio noto come Futark; tra di essi vi è il 'Þ' che indica Thorn,il portatore di morte -; emerge come  novità la presenza di un gufo che prima guarda fosco Kim durante la permanenza nel bosco e poi entra spaccando una finestra a casa di Jeff e che chiaramente, nelle culture nordiche, è simbolo di morte. 

3- I protagonisti­: cinque facce da ricordare 

Forte è l’impressione che questo sequel sia un teen movie ma senza i teen, rimpiazzati da gente un po’ più cresciutella. 

Così, per la gioia di grandi e piccini, si hanno: 

- Jeff, ex internato in un manicomio che ora sbarca il lunario approfittando della popolarità della leggenda della Strega vendendo on line sassi, stick man con rami della foresta, terriccio della casa di Parr e altro merchandising per cui di sicuro non ha pagato i diritti; siccome non basta si improvvisa anche guida turistica alla caccia della Strega; si veste come un sanculotto; e tuttavia merita il tuo rispetto perché acquista un'ex fabbrica di elastici – giuri, lo dicono proprio, di elastici – ad 1 dollaro; 

- Max, ovvero Morticia Adams versione dark lady con una discreta tendenza al menefreghismo e alla violenza più vaghe capacità di precognizione mai spiegate. Ha però anche lati positivi: fuma – non nicotina – e ci va giù di birrette come nemmeno Bud Spencer e Terence Hill durante la sfida a birra e salsicce; 


- Erica, una dichiarata strega, una figlia della terra, una che parla di leggi delle streghe citandone solo una – quello che fai ti torna indietro per tre: decisamente originale -, una che chiede ad una pianta il permesso di strappare una foglia, una che non disdegna fare la gattina morta all'occorrenza e che per questi e tutta una serie di altri motivi ci rimette le penne per prima; 

- Steven: uno che vuole scrivere un libro che si dovrebbe chiamare “La Strega di Blair: Hysteria o Hystoria?” con un gioco di parole degno di un biscottino della fortuna cinese, uno scettico, un cacasotto davanti ai poliziotti che lo interrogano, uno che non vuole che la fidanzata abbia il figlio di 6 settimane che già ha in grembo; 

- Tristan, ossia la compagna di Steven e non credi servano nemmeno altre parole; alla fine è la più debole e quella che la strega infatti possiede – forse -. 

Un bel gruppo; ci mancherebbe giusto Scooby Doo e saremmo a posto. 

4 – Trovate interessanti 

Devi dire che, al di là della mitologia e della trama da thriller scarso, qualche cosa che ti sia piaciuta c’è stata decisamente. 

Ad esempio la maniera in cui i ragazzi riescono a determinare cosa sia accaduto realmente nelle loro 4 ore di black out totale della notte del 12-11-1999 non è male: proiettare la registrazione nel verso giusto fa skippare quelle 4 ore di pellicola mentre provare a mandarla al contrario le fa vedere. 

Anche la sceneggiatura non è per nulla male. Alternando brevi spezzoni di interrogatorio dei tre ragazzi sopravvissuti e mostrando i singoli accadimenti come visti dalla registrazione in mano alla polizia, si riescono a toccare tutti i punti salienti in maniera da non lasciare alcuna domanda insoluta su quanto realmente accaduto ai protagonisti. Cosi (spoiler ahead): 

- Kim ha fatto fuori la commessamaanchedirettrice del supermercato di Burketsville che non voleva vendergli le birre; 

-Erica è stata uccisa da Jeff; 

-Tristan è stata uccisa da Steven; 

- il secondo gruppo di ragazzi che sono cacciati quella notte dalla casa di Parr dai protagonisti per poi essere ritrovati squartati e disposti a pentagono come quella volta a Coffin Rock sono stati uccisi da Steven; 

- le videocassette di Jeff – le cui telecamere sono state smontate da…lui stesso – sono state nascoste in un punto preciso – lo stesso in cui si era ritrovato il filmato dei protagonisti del primo film – da Tristan; 

- a far a brandelli gli scritti di Steven è stato lo stesso Steven. 

Questo secondo quanto riportato dai filmati ma i protagonisti la ricordano molto diversamente. 

5 – Allucinazione collettiva o realtà mascherata? 

Questo il principale quesito che il film lascia. Quanto accaduto nel punto precedente appare infatti molto diverso ai protagonisti al momento dei fatti. 

- Kim non ha ucciso la cassiera, le ha solo sbottato addosso; 

- Erica è improvvisamente impazzita, si è denudata, è andata fuori dalla dimora di Jeff e non si sa come sia finita nell'armadio in cui viene rinvenuta morta; 

- Tristan è sì stata spinta giù dal primo piano con un cappio al collo da Steven ma perché di lei si era impadronita la Strega di Blair – si suppone – che stava apertamente sfidando e provocando i protagonisti; 

- il furgone di Jeff non è per nulla sfasciato come lo vedono i ragazzi. 



Il film lascia il punto di domanda su quanto sia realmente accaduto: o alcuni dei protagonisti in una dato momento hanno avuto delle allucinazioni – probabile visto che alcuni di loro vedono anche i 7 bambini uccisi da Parr o una bambina che sarebbe dovuta essere probabilmente Elli – oppure i filmati sono stati effettivamente modificati in qualche maniera soprannaturale dalla Strega o da chi per essa. Che comunque i ragazzi non brillino di acume lo si può capire da un piccolo particolare: visto che mandando la registrazione al contrario hanno scoperto cosa successe nelle 4 ore di black out, perché non proporre alla polizia di fare la stessa cosa? Magari poteva funzionare e scagionarli se davvero i filmati fossero in maniera inspiegabile stati contraffatti. 


In definitiva un film così così con qualche guizzo notevole per quanto riguarda la sceneggiatura e un particolare cui dedicherai un post specifico. Consigliato a tutti coloro che cercano una movimentata passeggiata boschiva: la guida vi aspetta qui; poi venire a leggere in questo bel bloggettino un secondo post - forse - allucingeno.


Blair Witch 2: ecco cosa accade a Burketsville un anno dopo Blair Witch 2: ecco cosa accade a Burketsville un anno dopo Reviewed by radish7 on 07:00 Rating: 5

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