Flashgames ep. 20: case infestate



Benvenuti a questa nuova edizione di Flashgames in parte con con un sapore di già visto - ma migliorato - e in parte con qualcosa di abbastanza nuovo - non certo lavato con Perlana. 

Se assistiamo infatti ad un piacevole ritorno - GhostEscape 3D -, andiamo anche ad occuparci di un macabro rituale che lascia il giocatore col fiato sospeso - Cult Prophecy. 

Pronti a farvela sotto, sopra, davanti, dietro e in tutte le direzioni? Benissimo. 


Della saga di GhostEscape si era già avuto modo di parlare più volte qui  e nel primissimo episodio 

Stavolta l'indagine sui fenomeni paranormali torna ma diventa a 3 dimensioni. Sviluppato come di consueto da PSIONIC GAMES - un nome una garanzia devi ammettere - e gratuitamente giocabile qui stavolta ti troverai ad aver raggiunto una mansione desolata circondata da alberi che sembrano stregati e da un'atmosfera che è tutto un programma. 

Come di consueto l'attenzione ai particolari si rivela davvero spasmodica e il gioco brilla infatti per diverse caratteristiche pur mantenendo la formula - vincente - di base che ne ha caratterizzato le due precedenti incarnazioni. 

Nota velocissima sulla giocabilità assolutamente ottima, trattandosi di un mouse game. 

Nota molto più corposa sul comparto RPG e sul gameplay in generale. L'inventario - accessibile con clic sul tasto I nella schermata principale in alto a destra - rispecchia molto quello dei precedenti capitoli, venendo essenzialmente suddiviso nella parte in cui si stivano gli oggetti e in quella di destra dove vengono indicati gli obiettivi da portare a termine - essenzialmente ritrovare determinati tipi di oggetti e fare alcune fotografie - e il numero di essi che si è portato a termine in ogni momento. Piace il fatto che l'oggetto giusto debba essere utilizzato al momento giusto: niente interazione automatica da parte del gioco. La documentazione consiste essenzialmente di note - 5 in tutto da stivare -, libri che potranno essere trovati in alcune stanze e audiocassette che forniranno una descrizione dell'esperienza dell'investigatore che ti ha preceduto e della sua fine. Piacciono però anche molto sia le scritte rosso sangue sui muri - piuttosto stringate ma molto efficaci -, sia i quadri - che si dovranno fotografare - che contribuiscono all'atmosfera horror ma sembrano in qualche maniera volere comunque fornire indizio sulla trama. Molto buoni pur se non estremamente difficili gli enigmi, essenzialmente combinazioni che potranno essere ritrovate proprio nei documenti - che quindi dovranno essere letti - sia qualora si inquadrino certi punti da una certa angolazione. 

Perchè la grande novità sta proprio in questo: il gioco è in grafica 3D. 

Al di là dell'aspetto puramente tecnico, colpiscono decisamente le scelte compiute per creare l'atmosfera horror. Se macchie o scritte col sangue contribuiscono; se il comparto sonoro - con alcune voci che provengono da non si sa dove e rumori agghiaccianti improvvisi - fanno la loro parte; se la vista di cadaveri appesi - ben disegnati - o di quadri raccapriccianti partecipa; la scelta di gran lunga più felice sta nelle animazioni nel momento in cui si vanno ad esplorare certi angoli più reconditi - come ad esempio la parte sotto del letto - che rallentano volutamente e si accompagnano ad un suono cupo da far gelare il sangue, quasi facendoti aspettare il brutto incontro. Che invece non ci sarà mai...o quasi. 

Nient'altro da aggiungere per un gioco davvero ben fatto nella sua semplicità e velocità - 40 minuti sono sufficienti per chi non lo conosce - , come da marchio di fabbrica della Psionic Games. 



Bella sorpresa costituisce invece Cult Prophecy, primo tentativo di flashgame horror di tal Alex F, datato 2011 e giocabile qui

Graficamente caratterizzato dall'utilizzo di una serie di foto in bianco e nero su cui inserire qualche particolare colorato - foto, bambole, simboli -; nulla di che, piace semmai la possibilità di regolare il colore all'inizio a seconda della luminosità del proprio schermo, cosa che non avevi ancora visto in alcun flashgames. Il sonoro è ben studiato, grazie ad un sapiente alternarsi di silenzi inquietanti e musiche di sottofondo dal volume progressivamente crescente, basate su tonalità disturbate e disturbanti. Niente di innovativo; però ben eseguito nella sua estrema semplicità. 

Il gameplay appare molto scarno ed essenziale: si tratta di proseguire lungo un percorso lineare - con qualche minima deviazione - che davvero non permette di perdere l'orientamento; l'oggetto necessario - la chiave, ad esempio - sarà trovato semplicemente spostandosi - quelle poche volte che il gioco lo consente - verso sinistra o destra e aguzzando la vista nella schermata che si presenterà. Che sia gioco fatto in economia lo si capisce anche dal fatto che molte volte, quando non si saprà più cosa fare, basterà fare un paio di passi nelle stanze immediatamente precedenti ed ecco comparire quello che serve per proseguire. Esplorazione quasi nulla, insomma; economia di scenari - comunque ben scelti. Nè si richiedono sforzi particolarmente pesanti al giocatore: i punti notevoli sono infatti rilevati mediante un cambiamento della forma del mouse; i pochi oggetti trovati vengono utilizzati automaticamente dal gioco; è presente un solo enigma, sia pure non agevolissimo; gli spostamenti possibili sono indicati mediante un cursore delle direzioni in basso a destra. La documentazione infine è molto scarna ed essenziale ma comunque efficace. 

Fin qui, tutto nella norma, dunque. Il gioco vince però in due aspetti molto importanti: la trama e la componente horror. La prima si snoda attraverso la componente visiva - le scoperte nelle varie stanze - e quella documentale - le note, diario del padrone di casa, gettano luce su una verità raccapricciante. La seconda include sia la scelta grafica di fondo - di cui hai già parlato - e vi aggiunge oggetti insanguinati e screamers da salto sulla sedia. Poco, si dirà: ma davvero molto ben fatto. 

In conclusione un flashgame molto godibile nella sobrietà del suo comparto tecnico; la lunghezza non eccessiva - 15 minuti sono più che sufficienti per poterlo apprezzare a pieno - lo avvalora ancora di più. 


Sei giunto al termine: te ne scappi prima che qualche presenza paranormale venga a trovarti, anche perchè non hai la macchina fotografica sotto mano.

Flashgames ep. 20: case infestate Flashgames ep. 20: case infestate Reviewed by radish7 on 18:34 Rating: 5

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