Niente, voglia di farti un giro assieme ad amici veloce ma interessante e solita solfa del dove andare. Di strada non ne volete fare molta: che una giornatina sia sufficiente. E allora ti ricordi che ti hanno parlato di Borghetto sul Mincio e del fatto che è considerato uno dei borghi più belli d'Italia. Due ore scarse e saresti pure li': e allora si va.
Prima di arrivare ti accorgi per strada di qualcosa di interessante e ovviamente ti fermi. Trattasi di quello che rimane del Ponte Visconteo, costruito nel 1393 quando il luogo si trovava sotto la Signoria Veronese degli Scaligeri.
Presegui giusto un kilometro e appena arrivati il tuo fido GPS ti conduce per quella che dovrebbe essere l'entrata principale del borgo e trovare parcheggio è proprio facile visto che siamo il 30 dicembre e di matti che ne se vanno a spasso in tal luogo non ve ne sono proprio molti. E da li' parte l'esplorazione: senza alcun tipo di informazione previa, tranne quelle già citate.
Guadato un primo ponticello - che prima della costruzione del Ponte Visconteo doveva essere unica maniera per passare il Mincio e pertanto sottoposto a dazio da parte della potente Abbazia di San Zeno che resse il piccolo borgo fino al 1331 - ti si apre immediatamente davanti una piccola piazza con annessa la Chiesa di San Marco. Ai lati della piazza sta un incisione che ricorda la storia risorgimentale del borgo con indicazione delle principali guerre combattute; dentro la piccola chiesa sono presenti ben 4 altari: dei Santi - con immagine della Madonna con ai lati San Marco e Sant'Antonio - , del Crocefisso - con scultura in legno del '600 - , di San Giuseppe - con statua lignea dello stesso santo a alcune immagini di Papi; originariamente dedicato alla Madonna delle Nevi - e della Madonna - eretto nel 1832 con tela della Madonna dipinta da Giovanni Cagliari e ai lati immagine di San Gioacchino e Santa Anna, genitori di Maria.
Una piccola fermata in un paio di negozi di souvenirs prima di incamminarci verso una porta di una torre che dovrebbe essere buona parte di quanto rimane della fortificazione del Serraglio, composta di un ponte levatoio - ancora visibile ma non praticabile - e mura merlate e turrite volute dalla Signoria Scaligera. A lato, un paio di terrazze sul Mincio con in bella vista dei Mulini - e alcune inferriate a protezione riempite da lucchetti con incisi simboli di innamorati, how romantic - retaggio della successiva dominazione Veneziana dal 1405 al 1796 al fine di utilizzare la forza idraulica del fiume; infine un ultima terrazza ormai trasformata in Ristorante con piacevole vista sul ponte di entrata e fatta a gradoni, unico - almeno credi - rimasuglio dell'antico guado sul Mincio che risale addirittura ad epoca longobarda (VI-VII sec.). Il primo insediamento di Borghetto e lo stesso nome - "Borghetto" significa "Insediamento fortificato" - si deve proprio ai Longobardi.
Svolti l'angolo e ti trovi un paio di ristoranti e l'ennesimo negozio di souvenir oltre a un cartello poco dopo che dice che Borghetto è finita. Ed in effetti lo sarebbe pure salvo che proseguendo trovi l'indicazione verso una scala - ripida, occhio a non scivolare - per il Castello Scaligero. Quattro passi e si arriva in cima al colle dove attende una brutta notizia: non è possibile visitare l'interno - accessibile solo da Marzo sino a Novembre - del castello, tocca accontentarsi del piazzale e di qualche bel panorama.
Altra scalinata per la discesa e indicazione per Villa Sicurtà e per il parco omonimo: ci andate ma ovviamente aperto solo dal 6 Marzo ai primi di Novembre. Ritorni allora un po' sommesso a Borghetto dove puoi vedere un piccolo - veramente piccolo - Parco Comunale in discesa che ti ricollega alla stessa strada che hai fatto per andare a parcheggiare.
Piccolo diversivo per dare un'occhiata ad un paio di vie che avevi mancato - con nomi di pittori quali Tiepolo e Da Vinci - e notare un altro paio di ristoranti; il che non sorprende visto che le principali attività del Borgo fino al XX secolo - molitoria e ittica - sono state totalmente rimpiazzate dal turismo. E' ora di tornare: un totale di 2 ore, pranzo incluso,per girare questa piccola perla in maniera piuttosto dettagliata.
Come chiosa - visto che in sei andato in Internet - Borghetto è il luogo natale di Ivana Spagna, cantante italiana internazionalmente nota.
Vale la pena di andarci? Si, Gente Come Noi ci è andata con piacere e la consiglia.
Borghetto sul Mincio: uno dei borghi italiani più belli
Reviewed by radish7
on
16:17
Rating:
Nessun commento: