In Sight: One Punch Man, l'esilarante eroe più forte



In questa stagione autunnale hai selezionato - come sempre fai - con cura gli anime da vedere. Questo significa che un po' ti sei basato sulle scarne recensioni, un po' su quello che le copertine comunicavano e molto sulla visione delle prime puntate; tralasciando le continuazioni di serie che ti son piaciute, ti eri fatto abbindolare dal franchise di Attack On Titan inserendo inizialmente "Attack On Titan Junior High" e lasciando a malincuore indietro due titoloni come "Dance with Devil" e "One Punch Man". 

E poi? Niente, poi sei rinsavito anche su consiglio di un amico e hai deciso di cambiare in corsa, andando a prenderti l'eroe del pugno solo e mettendo da parte scolaretti con un preside colossale. 

Hai fatto bene? Beh, giudicate un po' voi. 


Una scimiottata delle più grandi mai vista: questa la perfetta definizione per questa allegra opera. Ma una scimiottata fatta davvero bene, capace di far ridere come non mai. 

Partito come manga dell'autore One e pubblicato sul suo blog a partire dal 2009, l'immediato e inaspettato successo ha condotto Yusuke Murata - già assistente in Hikaru No Go e Death Note e poi da solo per Eyeshield, quindi mica l'ultimissimo arrivato - a contattare Uno, a ridisegnare alcune vignette e a pubblicarle sulla rivista Jump Web Comics. Ed è stata un'esplosione pari almeno alla deflagrazione che il pugno del protagonista causa. Conclusa nel 2013, la serie manga è stata poi trasposta questa stagione in anime, ottenendo un successo mica da ridire, mentre la Panini ha già annunciato l'arrivo per il prossimo anno del fumetto

Punti di interesse? Moltissimi. 

A partire dall'idea di fondo: un eroe che combatte contro le minacce che attanagliano il suo pianeta. Nulla di diverso da quello che potrebbe essere un fumetto della Marvel, salvo che in questo caso Saitama - il protagonista - fa l'eroe per hobby, vestito di una tuta giallo canarino con la stipsi e presenta una testa d'uovo con la tipica espressione facciale di chi era assente il giorno in cui hanno distribuito l'intelligenza. Se la situazione si fa difficile, però, è capace di primi piani solenni come neanche il miglior City Hunter e Capitan America riuniti: Gigi la Trottola ha decisamente fatto scuola sul punto. Annoiato dalla quotidianità, è dotato di una forza pazzesca dovuta ad una allenamento che a confronto quello del dojo di Hokuto e le massacranti sedute di Tana delle Tigri son bazzecole con la B maiuscola: ininterrottamente ha infatti compiuto - ogni giorno - 10 km di corsa, 100 flessioni, 100 piegamenti per 365 giorni all'anno per 3 anni e non c'eran cavoli. Dopo un anno e mezzo ha avvertito i primi cambiamenti: è divenuto completamente calvo. 

Le sue tremende tecniche - che lo portano il più delle volte a concludere lo scontro con un solo pugno - consistono nella tremenda "raffica di pugni normali" e arrivano sino al "pugno speciale" che ha lo stesso effetto suppergiù di una supernova quando esplode. 

Se già questo non bastasse a capire come gira questa storia, il nostro eroe, annoiato dalla quotidianità fatta di acquisti al localino sottocasa e di giornate di sconti sul vestire, si muove in un mondo in cui vi sono alcune città che non hanno avuto la fortuna di aver in sorte un nome ma solo una lettera dell'alfabeto: dalla A alla Z. Dopo lo scontro finale, che distruggerà completamente la città A, essa sarà ricostruita con la sede dell'organizzazione al centro da cui dipartono le strade per il collegamento con le altre città: una immagine che davvero si è vista altre volte negli anime - se avete pensato per caso a "Conan il Ragazzo del Futuro", beh avete pensato bene. Per qualche ragione potenzialmente sconosciuta, queste città sono attaccate costantemente da nemici vogliosi di affermare la propria sovranità sulla Terra che a confronto l'Impero di Hell di Mazinghiana memoria e i mostri Aniba di Jeeg sono pure baggianate. 

Sono tutti Re di qualcosa - quando non lo sono rivelano delle inaspettate ??? somiglianze con altre serie - e mandano avanti prima i loro tirapiedi per poi presentarsi di persona: si comincia con il Re del Sottosuolo - si diceva di Jeeg? - e con quello degli Abissi - un pesciotto che una minima figura decente la fa pure - e si continua con il Re dei Dinosauri - oh, mettiamoci pure Koseidon nella lista delle scimiottate -, con quello dei Cieli, per arrivare a quello dell'Universo che sembra per la prima volta essere un avversario all'altezza, almeno fino a che Saitama non decide che si passa alle maniere forti e...conclude tutto con un pugno. Andandolo pure a prendere per i fondelli dicendo che lui era veramente forte. Sta a parte il Re degli Inferi - e chi sarà mai? Un Diavolo? No, semplicemente il maiale dei Trio Dorombo della serie Time Bokkan in versione cresciutella - che compare per 10 secondi prima di venire squartato - letteralmente - con...un pugno. Alla fine il nemico più interessante si rivela essere uno a cui frega poco di dominare il mondo ma che fa dell'essere guardia del corpo - e non si sa nemmeno per chi - il suo credo: Sonic Ninja, uno che almeno evita di incassare il pugno che vuol dire Game Over e quindi sopravvive fino a fine serie. Merita menzione però una gigantesca zanzara che diviene la protagonista di quella che, forse, a tutt'oggi è la scena più esilarante dell'intero anime: costringe Genos - l'amico e allievo di Saitama, un cyborg praticamente immortale chè tanto se lo distruggi basta andare dal ferrivecchio e trovare altre parti per riassemblarlo - ai minimi termini ma da fuori campo entra il nostro eroe che la spiaccica su un palazzo con gigantesca macchia di sangue annessa. "Perchè non sopporto le zanzare", dichiarerà poi alla stampa Saitama.


Con tante minacce cosi impossibili da fronteggiare - eh - la razza umana si è attrezzata prevedendo un'associazione di eroi che la difenda, divisa in tre classi: dalla C - quella meno forte - alla B e alla A, fino ad arrivare alla classe S. La C conta qualcosa come 300 iscritti e vi sono alcuni notevoli rappresentanti come il numero 1 in rank - Spatent Rider - che arriva sempre in ritardo sul luogo del pericolo dovendo andare in bicicletta, le prende da pressochè chiunque come neanche il miglior Crilin e offre persino un buon ramen al protagonista - suo momento di massima utilità - e altra carne da macello. La classe B proprio non la descrivi - son comunque un centinaio - mentre nella classe A stanno alcuni che sarebbero pure forti - come il numero 1 Dolcetto Mask che comunque si dedica principalmente a fare l'Idol - ma finiscono sempre per ammontare delle solenni figure di palta. Ma, quando si è persa ogni speranza, arrivano loro, quelli di classe S: 17 in tutto, uno meglio dell'altro. Un'immagine - non di tutti che oh, di tempo mica ne hai - è d'uopo. 


L'organizzazione ha delle regole piuttosto severe, in particolare i pezzenti di classe C, per non essere cacciati a pedate, devono per forza compiere almeno una missione a settimana. I pericoli sono poi classificati secondo la loro minacciosità: dalla Terra fino ad arrivare alla calamità di tipo Drago e poi a quella di tipo Dio. Che sarà quella affrontata nelle ultime tre puntate con l'arrivo del temibile Signore dell'Universo: uno che viaggia a velocità come quelle dei Cavalieri D'oro, che tiene una corazza per limitare il suo debordante potere come neanche i migliori Demoni del Freddo e ha un solo occhio come Polifemo insegna. E che monta una scena della madonna per essere poi preso per i fondelli e ridicolizzato da un "pugno serio" - e no, non ci riferiamo al lago. 

Altro? Eccome. Una minima parte seria in tutto questo post ci deve pure essere. Sono toccati alcuni temi comunque ben sviluppati come la fedeltà e dedizione al proprio maestro - Genos verso Saitama; altri verso i loro rispettivi maestri - e la sfortunata storia di Saitama che salva sempre capra e cavoli laddove nessuno potrebbe farlo ma non ottiene alcun merito per le sue azioni, finendo anzi per essere preso in giro e osteggiato da quella stessa umanità che protegge. Capita cosi che un meteorite che avrebbe estinto la razza umana venga da lui polverizzato con il consueto pugno normale ma che l'invidia di un eroe - palesemente preso dall'uomo tigre - gli aizzi contro la popolazione facendo notare i danni che i frammenti dello stesso hanno causato alla città. Oppure che Saitama venga continuamente messo in dubbio e considerato un imbroglione. Non che al nostro eroe importi molto: in fin dei conti lui eroe lo è per hobby. 

Il pezzo forte alla fine: la colonna sonora, performata da un gruppo di uomini - e donne - di mezza età che ci mettono più o meno la stessa energia di un Sebastian Bach quando aveva ancora le corde vocali. Qui il video è d'obbligo. 



Che altro aggiungere? Che ne vuoi ancora. Non sai se la serie avrà una continuazione ma non sei molto fiducioso: se è vero che il fumetto dovrebbe essere andato oltre quello che l'anime ha mostrato e che le potenzialità sono immense, lo è anche che la chiosa dell'ultima puntata, con quel ripetere il motivo della insoddisfazione del protagonista per uno scontro durato il tempo di un pugno, sembra stare in parallelo con l'inizio della prima e pertanto porsi come ideale simmetrica fine. Starai a vedere: nel frattempo, se una minaccia serie dovesse presentarsi, chiami Saitama.

In Sight: One Punch Man, l'esilarante eroe più forte In Sight: One Punch Man, l'esilarante eroe più forte Reviewed by radish7 on 08:07 Rating: 5

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