In Sight: Saintia Sho, le bronzine in gonnella


Nel corso di questi ultimi anni la produzione relativa ai Cavalieri dello Zodiaco - Saint Seiya, japponesicamente come tutti ben sanno - si è rinvigorita dopo un minimo di black out successivo alla serie di Hades giunta in Italia intorno ad inizio secolo. 

Dal lato animato sono cosi' giunti "Saint Seiya Omega" - continuazione della serie classica con nuovi personaggi e nuovi nemici - "Saint Seiya: Soul Of Gold" - di cui hai più volte avuto maniera di parlare - e un bel movie in computer grafica chiamato "Saint Seiya: La Leggenda del Grande Tempio", libera rielaborazione della scalata su cui pure hai speso due parole ai primordi del tuo blog. 

Il lato del manga si è invece arricchito con il finale di Saint Seiya: Episode G, cui ha poi fatto seguito Saint Seiya: Episode G Assassin - vedi qui (mettere link) - , e una bella storia chiamata "Saintia Sho" che ti ha incuriosito a tal punto da volerci fare un post. O forse, più semplicemente, hai parlato di tutte le altre serie, perchè abbandonare questa? 

Ok, andiamo a toccare i punti più interessanti di questo manga.



Nuovi combattenti: Le Saintie 

Fino a questo manga avevi creduto che le uniche presenze femminili tra i Saint fossero le sacerdotesse guerriere - quindi Castalia o Marin che dir si voglia, Shaina o Tisifone che dir si voglia, Morgana come eccezione e poi, con Omega, Pavlin e la co-protagonista Yuna. Le regole erano semplici: rinunciare alla propria femminilità e portare una maschera che coprisse il proprio volto. Yuna, per prima, rompe questa tradizione che andava dai tempi del mito e Atena nemmeno si lamenta (bah...). In caso di sconfitta, uccidere il vincente oppure amarlo per tutta la vita: e Shaina ci perde un po' la testa da questo punto di vista. 

In Saintia Sho appaiono invece le Saintie, combattenti che vengono considerate come le "cameriere" - si, è proprio scritto nel manga eh - di Atena ma che sanno menare alquanto le mani in caso di bisogno. Scelte tra le più pure ragazze, devono studiare - e sembra che possano scegliere la materia in cui specializzarsi - e non necessitano di indossare alcuna maschera. Come rango credi siano grossomodo equiparabili ai bronzini, salvo essere comunque meno forti di loro: lo prova il fatto che Shoko, la protagonista, viene mandata ad apprendere le basi dal Saint del Pavone e che lei e due compagne sono poi mandate a ripetizione da Castalia che è - ricordiamolo - un Saint D'Argento. Posseggono però anch'esse il cosmo e imparare ad usarlo e padroneggiarlo è quello che imparano presso un'Accademia dedicata - che sarà attaccata dal Gold Saint di Cancer ad un certo punto della storia. 

Non si parla nel loro caso di costellazioni; si dice invece, della protagonista, che è nata sotto una stella cattiva. Però si notano le somiglianze con i colleghi maschi. Abbiamo infatti:

La Saintia di Equuleus: sembra molto simile - anche lo scrigno con la cloth - al collega Pegasus. All'inizio il ruolo è di Kyoko per passare poi alla sorellina Shoko

La Saintia del Delphinius, Mii: vera e propria cameriera caratterizzata, quanto a stile di combattimento, dall'uso di calci di vario tipo con i classici nomi altisonanti - Angel Splash e Heaven Maelstrom. 

La Saintia di Aurora Borealis, Katya: potere congelante - simile a Crystal quindi - e sembra pure una delle più forticelle.

La Saintia dell'Orsa Minore, Xiaoling: con nome e maniera di vestirsi molto ma molto simili alla combattente di Street Fighter, sembra a questo punto essere la corrispondente di Geki, bronzino della stessa costellazione.

La Saintia di Cassiopea, Elda: pure essa mandata a ripetizione da Castalia. 



Orizzonte temporale

La storia si svolge in contemporanea alla serie classica, da prima della Guerra Galattica - che poi verrà svolta e Shoko, conosciuto Pegasus e veduto il suo combattimento contro Dragone, troverà nuove motivazioni per voler essere una Saintia - a dopo la Scalata delle Dodici Case - che scopriamo essere stata originariamente progettata per le Saintie salvo poi intervento di Andromeda che consiglia di lasciar fare a lor maschioni bronzini. 


Collegamenti alla serie classica e contraddizioni? 

Svolgendosi i fatti in contemporanea con la serie classica, non stupisce che i collegamenti siano frequenti. Anzi, in alcuni casi abbiamo anche delle aggiunte che ci stanno e forniscono ulteriori informazioni sulle vicende. 

Appaiono i vari bronzini - in particolare scopriamo che dei 100 ragazzi mandati da Alman di Thule per divenire Saint, solo 10 sono tornati - a cominciare da Usher e arrivare sino ai quattro paraculati oltre a Geki dell'Orsa e Hydra; appaiono anche i vari Saint D'oro - almeno quelli rimasti dopo la scalata - impegnati in missioni per conto della Dea Atena contro la sua mortale nemica su cui arriveremo tra poco. 

Scopriamo che Pagasus e Dragone hanno portato a riparare da Mur anche l'armatura della Saintia di Equuleus anche se non viene chiarito se lo abbiano fatto durante la stessa visita della Serie Classica al Jamir o in altra occasione. 

Uno dei ragazzi mandati da Alman di Thule per divenire cavaliere - Toki - ritorna ma non come tale; diviene un "Ghost" al servizio della Dea della Discordia. 

Atena era già stata condotta prima della scalata delle Dodici Case al Grande Tempio al cospetto di Saga da parte di Afrodite dei Pesci; il Gran Sacerdote le aveva rivelato di essere colui che aveva tentato di ucciderla quando era ancora una bambina e tenterà di nuovo di farlo, salvo che Pesci e la Dea vengono proiettati fuori dal Santuario. Li' Afrodite dirà che vuole vedere se la giustizia di Atena sia più forte di quella di Arles. 

Cancer, oltre alla sua fallimentare missione presso i Cinque Picchi, ha in affidamento anche l'attacco all'Accademia presso cui le Saintie si allenano. 

Durante uno dei tanti sogni che infestano le sue notti, Saori vede - probabilmente durante l'Era Mitologica - il suo incontro con Eris. Embè? Beh, Atena è esattamente uguale fisicamente a Saori, quindi è probabile che il corpo umano in cui sceglie di reincarnarsi non sia casuale. 

Vi sono però anche dei punti poco chiari o addirittura potenzialmente contraddittori

Innanzitutto la Saint di Pavone, Mayuma. Vive presso una montagna sacra, ha due allievi - Shinato, potere del vento e Mirai, potere dell'acqua - e ha dei colpi particolarmente incisivi quali il Flashing Exorcism - che rimuove l'ostilità dal corpo in maniera da evitare di cadere nelle tentazioni della Dea della Discordia - e il potere di vedere molto lontano tipico dei pavoni; sconfigge da sola ben tre Santi D'Argento. E quale sarebbe dunque il punto? Che non è una Saintia ma un Saint; nella serie classica il ruolo di Pavone era già stato assegnato ad uno dei discepoli - Saint D'Argento, come pensi sia anche Mayuma visto quello di cui è capace - di Virgo. Non resta che pensare si tratti di due costellazioni diverse anche se non sapresti proprio indicare quali. Il ruolo sarà poi preso in Omega - ma qui siamo in un differente tempo, quindi nessuna contraddizione - da Pavlin, "maestra" di Yuna.



Tocca a poi al Saint di Gemini. Che è sempre Saga, ok; però non muore in seguito alla perforazione del suo torace da parte della lancia di Atena ma suicidandosi e chiedendo perdono alla Dea in quanto la luce dello scudo di Atena ha fatto definitivamente riemergere la sua parte buona. Ricomparirà poi resuscitato da Eris nella sua sola versione malvagia ed al momento è impegnato in una piacevole battaglia con Aiolia del Leone. 


I nemici

Si tratta della Dea Della Discordia, Eris che già avevamo visto in un OAV omonimo in passato. La storia appare nuova totalmente ma un punto di contatto vi è: tra le sue schiere Eris annovera i "Ghost", dei cavalieri fantasma uno dei quali è Orion, esattamente lo stesso dell'OAV. Essendo in grado di fruire di coloro che covano ostilità nel loro animo, la Dea della Discordia avrà modo anche di avvalersi dei servigi della parte cattiva di Saga. 

Per il resto le truppe sono composte dalle Driadi: delle "semi-divinità" che traggono il loro cospicuo potere proprio dalla loro dea. Secondo la mitologia classica trattasi di ninfe della vegetazione; non sorprende dunque che esse si manifestino accompagnate da robuste piante e che il loro compito sia quello di trovare terreno fertile per i "semi" della discordia all'interno dell'animo degli uomini. Nè sorprende che i loro colpi siano essenzialmente simili a quelli di un personaggio di Yu Yu Yakusho: infliggono dolore e conducono alla morte insinuando i semi nei corpi degli avversari. Finora sono state presentate Athe e Dysnomia - entrambe secondo la mitologia figlie effettivamente di Eris, la prima essendo "la rovina" e la seconda "la mancanza di legge" - ed Emony. La loro armatura viene definita come "Leaf" ovvero "foglia". 


Resti invece abbastanza indeciso su come qualificare "Madness Mania" che appare nell'ultimo capitolo che ti è stato dato di leggere, il 28. Non dovrebbe trattarsi di una semplice Driade - anche se si autodefinisce come la più fedele servitrice di Eris - in quanto, sempre secondo mitologia, si tratterebbe addirittura di una sorta di divinità - o demone - primordiale, anteriore agli Olimpici stessi perchè diretta figlia di Urano - "il cielo" - e Nix - "la notte". Anche dalla sua prima apparizione sembra essere avversario ben più ostico delle semplici driadi: potrebbe magari trattarsi di una delle stesse caratterizzazioni di Eris o forse di una "divinità minore" come sono Hypnos e Thanatos per Hades. 

Per quanto riguarda Eris, essa è stata esiliata in una cometa dalla stessa Atena in era mitologica ma l'oggetto celeste si è riavvicinato alla Terra. Per poter manifestare appieno il suo potere, deve prendere possesso di un corpo umano: il destino lo aveva identificato con Shoko, salvo poi prendere la sorella Ryoko in cui attualmente risiede. 

Per il momento non hai visto altro degno di nota, ma ti proponi di fare qualche aggiornamento chè tutto sommato la storia ti intriga alquanto. 

In Sight: Saintia Sho, le bronzine in gonnella In Sight: Saintia Sho, le bronzine in gonnella Reviewed by radish7 on 07:10 Rating: 5

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