AnimeScoop: Arata Naru Seikai OVA, tante buone idee cosi' per caso



Una serata cosi', in compagnia e con la voglia di provare a dare un'occhiata a quello che un tuo amico ha scaricato non sapendo nemmeno bene di cosa si tratti. 

Tra le varie cose presenti in quell'hard disk pieno zeppo di roba, spunta questo "Arata Naru Seikai" , "Il Nuovo Mondo di Arata". Chiedi di cosa si tratti e si spalancano le facce perplesse dei presenti, nessuno dei quali ha mai sentito parlare di qualcosa che nemmeno gli somigli. Si sa, la curiosità è donna; tuttavia anche i maschi in sala un pizzico di essa ce l'hanno. Chi come sfida - dato che millanta di conoscere tutto lo scibile della produzione anime Japponica dal lontano 1950 ad oggi -; chi perchè il nome "gli suona bene" - non scherzi -; chi semplicemente perchè voleva guardare qualcosa cosi', senza impegno. 

Bon, allora si va. E quello che vedi ti è piaciuto davvero molto. 


Parte con un'idea nient'affatto male: mentre sullo sfondo vi è una graziosa puccia di nome Arata, la voce fuori campo del cameraman la invita, visto che è il loro primo filmato, a presentarsi. E' la scusa buona per conoscere chi ha messo mano a quest'OAV: Iruma Hituma come produttore, Tachigawa Yuzuro come regista. Si tratta di due nomi che non ti dicono nulla ma la trovata già ti piace andando ad abbattere per un secondo le barriere tra la realtà e la finzione. La graziosa grafica delle presentazioni accompagnata da una musica suadente ti invogliano a proseguire. Inizia bene, insomma. 

Stacco successivo e ci troviamo a vedere n. 4 pucce delle superiori con minigonna d'ordinanza - vabbè per il momento ci passi anche sopra - che camminano su un ponte facendo un gioco per cui bisogna dire una parola la cui sillaba iniziale corrisponda alla finale della parola prima. Si allarga l'inquadratura ed ecco che il mondo tutto intorno si presenta in rovina; le ragazze - Yakusa, Hongou, Ichimiya, Hoshigaoka - sono state inviate 6000 anni nel futuro per vedere quale sia la situazione della razza umana che nel tempo in cui sono nate aveva già cominciato a collassare. In realtà non sanno nemmeno bene cosa devono cercare ed ecco che iniziano a girare per il mondo in rovina per qualche risposta umana. Che non troveranno. Una di esse, Yakusa, comincia a ricordare di Kirijima, il suo ragazzo nel tempo presente; l'unica cosa che le è stata lasciata nel viaggio temporale è un cellulare che ovviamente non ha campo. 



Rimangono alcuni giorni esplorando i dintorni e dovendo procurarsi il cibo: pescheranno e raccoglieranno delle erbe, stando bene attente a cucinare bene quello che troveranno che spereranno non essere velenoso. 

Mentre stupendi scenari di solitudine si avvicenderanno, decideranno alla fine di recarsi a visitare la loro scuola. Intanto cominceranno ad esserci i primi "misteri": pesci dalla faccia umana, un varco in un soffitto che sembra fatto recentemente, un edificio che non corrisponde a quello della foto nel cellulare, sembrando sotto sopra. Ed ecco la seconda buona idea: metterci un po' di mistero per far scervellare lo spettatore di sicuro è cosa che apprezzi. 

Terza bellissima intuizione, nel poco tempo a disposizione, è quella di far parlare le ragazze della teoria dei viaggi nel futuro: la hanno imparata a scuola, tuttavia gli adulti - presumibilmente gli insegnanti - non hanno proprio detto cosa accadrebbe qualora esse andassero nel passato e modificassero qualcosa. Si formerebbe un universo parallelo: ma potrebbero viverci? 

Nella scuola vengono a contatto con dei giganteschi uccelli che irrompono in una delle stanze; notano la presenza di un'annotazione sulla lavagna che ricordano nel loro presente. Paragonano il loro presente con gli stessi posti nel futuro e stupendi colori meriggianti e crepuscolari vengono mostrati - sintomo di un paese in rovina da sempre -. Di più: una di loro ricorda che un compagno, il giorno prima della partenza, le ha detto che avrebbe seppellito un messaggio in una capsula nel cortile. Parte lo scavo e le ragazze arrivano a trovarlo: dice di distruggere il cellulare, apparentemente chiave di qualcosa. 


Non appena eseguono, vengono proiettate verso un'altra realtà: attraversano una sorta di vortice colorato in cui Yakusa vede il suo fidanzato Kirijima viaggiare in altra direzione. Tentano di prendersi con la mano ma la stretta cede e ciascuno continua per la sua direzione. Finiscono negli stessi luoghi felicemente abitati e con uno strano aggeggio che gira. Mentre le ragazze si chiedono se non siano in un futuro parallelo, un loro compagno, Sakeyama, le accompagna ad una sorpresa: un cinema in cui danno "una raccolta di film retrò". 

Si tratta esattamente della continuazione del filmato da cui l'OAV è partito, dove scopriamo, sempre per bocca di Arata, che l'autore originale è Hoshigaoka il cui nome è stato inserito nei titoli di coda. Alle protagoniste viene sottoposto un filmato che ricorda momenti della loro vita nel presente da cui erano partite con le scritte finali "Dedicato ai nostri amici nel futuro: speriamo possiate uscirne presto". 

Touchè, altra idea straordinaria. Accompagnato alla malinconica musica di sottofondo, scopri cosi' che il viaggio era apparentemente di sola andata, senza garanzia di ritorno. Le lacrime della ragazze si completano con la frase "Per noi c'è futuro", realizzazione di speranza dopo che per tutto il film un'atmosfera - sia per gli ambienti, sia per i comportamenti e le parole delle protagoniste - di pessimismo - che solo ora capisci da cosa derivasse - era presente. 

Infine, lo stesso filmato viene visto nello stesso cinema - ma in altro tempo come scoprirai poi - da Kirijima che si alza dalla sedia nella stessa maniera in cui l'aveva fatto la ragazza: tenendo in mano il laccio del cellulare che evidentemente pure lui aveva distrutto - e anche questo ti sarà confermato poi.   
In conclusione: una mezz'ora piacevolissima circondata da un susseguirsi di emozioni malinconiche ma di speranza e pregna di idee che stuzzicano la mente, in compagnia di grafiche e sonorità perfette.

Fin qui le impressioni alla prima visione. Poi però viene Internet - chè se una cosa ti incuriosisce la cerchi pure - e scopri che l'OAV è la terza parte di un progetto comprendente un manga - in cui alcuni ragazzi vengono mandati nel passato - e una light novel - in cui invece si vede il tempo presente. E apprendi qualcosa di più della storia: per qualche ragione nel presente l'umanità è bloccata in una sorta di loop che la costringe a vivere sempre lo stesso giorno; per ovviare a questo problema due squadre di ragazzi sono mandati nelle due direzioni temporali. Perchè dei ragazzi? Perchè a quanto sembra gli adulti sono quasi completamente scomparsi. Parte a questo punto una tematica affascinante e intrigante riguardante i cambiamenti che i ragazzi nel passato possono produrre al futuro e, in ultima analisi, l'interazione tra quello che è stato e quello che sarà. 

Purtroppo hai trovato pochino del manga - 144 pagine di cui solo le prime 39 in inglesico, per il resto russo, tedesco o japponico - e hai tentato - sia sempre lodato il traduttore di Google - di capirci qualcosa in tedeschico. Puoi solo dire che i ragazzi sono mandati nel 1714 e si trovano in un teatro - che dovrebbe essere esattamente lo stesso dell'OAV - da cui non riescono per qualche ragione ad uscire; si divertono a uccidersi e suicidarsi perchè poi continuano a risorgere. Finchè una di esse - la occhialuta Honjin - non si impicca ma non risorge. Panico tra i restanti membri e tutti - o quasi - se ne vanno fuori di testa. Il solo ad aver un cellulare, parallelamente a Yakusa - protagonista dell'anime - è guarda caso il suo ragazzo Kirijima - lo stesso che incontra brevemente mentre attraversa il tunnel temporale e con il quale cerca di prendersi per mano - al quale tutti i restanti - minacciosamente - impongono di consegnarlo. Rifiuto, botte da orbi - parecchio sangue in questo manga - sospetti - sembra che Iwatsuka, altra ragazza, e Yada e Kamejima sappiano qualcosa della situazione - e alla fine in ogni caso sarà proprio Kirijima l'unico a restare in vita e ad uscire dal cinema. Dove incontrerà Sakeyama - si, lo stesso che incontrano le ragazze del futuro e che le porta nel cinema - il quale gli dice che deve rompere il suo cellulare. Questo in breve: in realtà parte una cazzima tremenda i cui contenuti hai capito quanto potresti capire un passo della Bibbia in sanscrito. Sembra comunque che tutto il problema sia dovuto proprio a Kirijima e Yakusa, la cui discendenza avrebbe creato la macchina del tempo che è origine dell'anomalia nel presente; pertanto la rottura dei cellulari rappresenterebbe la loro separazione e un futuro in cui quella tecnologia non viene creata. Senza capire nulla - lo dice lui stesso - Kirijima romperà il cellulare per dare a Yakusa un futuro alternativo felice e si ritroverà nello stesso cinema a vedersi un buon filmato con Arata come presentatrice come le ragazze del futuro. Solo che in questo caso ad un certo punto si dirà "E' meglio se ci fermiamo qui per il momento?" e l'ultima pagina del manga finirà con un bel "Continua in un altro mondo". 

Per coloro che siano a conoscenza della lingua che fu di Vercingetorige, ecco il link del manga

Della light novel - un bel 300 e passa pagine - non hai trovato alcunchè ma non demordi, prima o poi qualcuno di buon cuore, parlante la lingua giusta e con a cuore il proprio futuro, si accorgerà di questa piccola perla. E romperà il cellulare. 

AnimeScoop: Arata Naru Seikai OVA, tante buone idee cosi' per caso AnimeScoop: Arata Naru Seikai OVA, tante buone idee cosi' per caso Reviewed by radish7 on 07:05 Rating: 5

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