Un tema molto ricorrente negli RPG Indie Horror è la presenza di una qualche entità difficilmente comprensibile o sensibile al tuo protagonista e, ovviamente, non benigna. Siano demoni, vampiri, creature leggendarie, esse solitamente agiscono senza farsi percepire dal malcapitato/a di turno e quando lo fanno tentano di incutere una sana dose di paura.
E' il caso dei due RPG Indie Horror Game di cui tratterai oggi. Signori e Signore a voi: The Red Book e Alyssa.
In Red Book, sviluppato da NewBieMaker e scaricabile qui, si andrà ad impersonare una povera fanciulla persasi e ritrovatasi in una casa misteriosa che decide di visitare. La trama in realtà non costituisce certo il piatto forte: poco viene offerto senza nemmeno chiarire il perchè la tua protagonista si sia perduta e come mai sia approdata proprio in quel luogo. Lo stesso finale - ok, qui spoileriamo, tanto non c'è molto comunque - si limita solo a dire che si è usciti dalla casa e ci si propone di non tornarci.
Dal punto di vista grafico il gioco mostra i classici tratti del RPG Indie, con qualche abbellimento. Piace la schermata iniziale; piacciono comunque i design di alcuni elementi decorativi e quelli dei mostri, siano essi lombrichi, occhi giganti o altro. Nella norma le schermate del menù.
La giocabilità si presente molto buona: il personaggio viene mosso attraverso le frecce direzionali con possibilità di correre con pressione del tasto SHIFT mentre il tasto Z sarà quello di azione e il tasto X quello per richiamare lo scarno menù. I movimenti appaiono abbastanza fluidi anche se talvolta la diagonale dà luogo a un effetto graficamente un po' strano.
La componente RPG è essenziale ma pertinente. Niente fronzoli nel menù - che si compone di un primo livello con soltanto la scelta dell'inventario o di uscire dal gioco e di un secondo con l'inventario stesso - come nemmeno concessioni particolari sono date agli enigmi, prevalentemente composti di un testo da comprendere e poi applicare al momento opportuno e nel luogo opportuno, di stanze nascoste da scoprire e di un enigma finale a combinazione numerica. Un piccolo difetto del gioco consiste però nell'interazione con gli oggetti notevoli che ancora non hai ben capito come avvenga; a quanto pare occorre selezionare dal menù l'oggetto necessario e successivamente di nuovo premere il tasto Z per poter ottenere l'effetto desiderato. Una bella pecca in quanto da un lato anche la scelta dell'oggetto sbagliato comporterà lo stesso effetto - un classico suono - di quella dell'oggetto corretto non rendendo quindi possibile capire se la propria scelta sia giusta, dall'altro si rischia di ripercorrere continuamente le varie locazioni - che non sono comunque molte - fino a ritornare, solo per sfinimento, in quella iniziale e con pressione ripetuta del tasto azione ottenere finalmente l'effetto voluto. Sembra, insomma, che quest'ultimo avvenga in maniera totalmente casuale. Piace molto che il salvataggio - data anche la grandezza molto limitata della mappa - sia consentito solo in un punto, in corrispondenza del famigerato "Libro Rosso" che da il titolo al gioco.
Nonostante una realizzazione molto essenziale, il gioco ben trasmette la sensazione di orrore che vuole. Non tanto a livello visivo - sono presenti soltanto scene di animazione nel caso di morte e fenomeni paranormali come lo spostamento delle sedie - quanto mediante gli inseguimenti -non molti e non particolarmente difficili - e a livello sonoro con improvvisi rumori - rottura di bottiglie, cadute di quadri - inaspettati che vanno a rompere la monotonia di una musica di sottofondo comunque inquietante.
In conclusione un gioco veloce - un 30 minuti al primo run sono sufficienti - che merita comunque la prova.
L'attenzione per la trama è invece centrale in Alyssa: poco a poco si verranno infatti a scoprire i vari misteri di una casa molto particolare con ben tre finali possibili. Sviluppato da Berri e scaricabile qui, il gioco ti fa impersonare una piccola fanciulla - Alyssa - che dovrà capire per quale motivo il tanto agognato pic nic non verrà realizzato tra presenza poco raccomandabili e fenomeni difficilmente spiegabili.
Dal punto di vista grafico il gioco convince appieno; sebbene realizzato con classico tool di RPG making, la sapiente combinazione dei colori per i vari scenari, l'introduzione di alcuni disegni molto piacevoli e pure gli avatar dei personaggi nelle scene di dialogo costituiscono una ottima dimostrazione della cura riposta dallo sviluppatore nella sua creatura. Piace moltissimo l'impostazione dei titoli di coda con sfondo che cambia a seconda del finale richiamato e possibilità di visualizzarli alla velocità che si voglia muovendo la piccola Alyssa. Pertinente anche il sonoro con alcune musiche davvero ben realizzate.
La giocabilità è ottima: consueti tasti direzionali e possibilità di correre con tasto SHIFT; Z come tasto azione e X per richiamare il menù. Qualche piccolo bug in termini di luoghi non raggiungibili laddove dovrebbero esserlo non inficia un'ottima realizzazione nel complesso.
Il gameplay piace decisamente. A fronte delle poche location proposte, gli enigmi sono sufficientemente vari e molto interessante risulta essere la presenza di vari libri il cui contenuto va talvolta letto obbligatoriamente e talvolta no, costituendo tuttavia sempre una luce sulla storia. Molto scarno ma efficace il menù: due livelli di cui il primo per accedere all'inventario o tornare alla schermata iniziale e il secondo per l'inventario vero e proprio scevro da voci superflue e diviso essenzialmente in oggetti e oggetti rari oltre a dare indicazione delle caratteristiche dei personaggi. Esiste infatti il concetto di "vita" in questo RPG: la protagonista da 5 cuori a disposizione, esauriti i quali - per contatto con i mostri che ti inseguiranno o altro - scatta il GAME OVER. L'unica maniera per recuperare la vita è osservare dei quadri che mostrano scene di felice vita familiare: ve ne sono due che costituiscono pure il punto di salvataggio altrimenti non ammesso. Il gioco viene facilitato dal fatto che l'utilizzo degli oggetti recuperati è automatico all'interazione con il punto rilevante: tuttavia non sempre sarà semplice capire quale siano le azioni da intraprendere nè quali siano i luoghi in cui tornare salvo quei pochi casi in cui la stessa Alyssa comunicherà qualcosa.
La componente horror si affida sia alla parte grafica - specialmente con la comparsa improvvisa di macchie di sangue e manate sui muri sapientemente accompagnate da rumori inquietanti e con un ottimo uso di luci e colori - sia a quella sonora.
In definitiva un buonissimo gioco con tre finali ad impreziosirlo ulteriormente salvo che...esiste - almeno nella versione che hai provato - un fastidiosissimo bug finale che blocca il personaggio subito dopo l'ultimo - almeno credi - dialogo con i personaggi amici nel finale "True": da li' nessun comando funziona più. Un peccato davvero; la domanda è: che ne è stato dunque di Alyssa e dei suoi amici in quello scenario?
E' tutto per questa edizione e se per caso trovate un casa abbandonata...proseguite oltre, consiglio da amico.
Indie Rpg Ep. 27: misteriose presenze
Reviewed by radish7
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