Animescoop: Ys, semplice ed accattivante



Non puoi certo dire d essere esperto di RPG - acronimo per Role Playing Games altrimenti italianicamente noti come Giochi di Ruolo - però più di qualche titolo l'hai giocato: da Final Fantasy sino ad arrivare a Suikoden, da Vandal Hearts sino a Vagrant Story e senza contare gli Indie horror per i quali hai persino una tua rubrica nel blog

Ed ecco che a tradimento ti capita sottomano grazie ad un amico la trasposizione anime di un titolo che nemmeno conoscevi: che fai, la guardi? Ovvio. 

Comincia cosi la tua avventura nel magico - si, anche magico - mondo di Ys. Il videogame si deve alla Falcom, azienda nata addirittura nel 1981 e considerata un po' da tutti come pioniera dei giochi di ruolo giapponesi - noti anche come JRPG -; tuttora attiva, la sua serie Ys, iniziata nel 1987, ha sconfinato sulle più varie piattaforme, persino sulla recente PS4. La trasposizione animata si compone di due stagioni di cui la prima con 7 episodi che copre il primo titolo videoludico e la seconda che copre solo in parte il secondo in 4 OAV. 



Devi dire che di questa serie ti hanno colpito davvero molto cose. 

Innanzitutto la semplicità estrema della trama. 700 anni prima dei fatti della storia principale due dee - Feena e Reah, con evidente sindrome di Lady Isabel di Saint Seiya e lo vedrai poi - decidono di donare agli esseri umani la Perla Nera, un gioiello che permette di accedere alla magia. A quanto pare l'umanità però non la utilizza nella maniera corretta - cioè per portare felicità - ma in modo malvagio contribuendo alla creazione del mostri che assillano da quel punto in poi la stessa; le due dee determinano perciò la separazione di Ys dalla Terra, facendone un isola fluttuante che lascia un cratere di dimensioni pressappoco pari a quello che fece fuori i dinosauri. Dopo 7 secoli appare però il salvatore della leggenda: Adol Christin, dapprima semplice viaggiatore, ben presto diverrà spadaccino coi controfiocchi con tanto di potere magico e sconfiggerà i due cattivoni della serie: Dark Fact e, nella seconda stagione, la fonte stessa delle mostruosità, Lord Dahm. Lineare, facile alla comprensione e diresti pure abbastanza scontata se non fosse che l'anime è del 1988 per quanto riguarda la prima stagione, un periodo in cui di storie fantasy se andava bene c'era il solo Signore degli Anelli. 

Semplice la trama, semplice ma molto suggestiva pure la carta dei luoghi. Adol parte dalla città di Promarock in cui tutti lo avvisano di non avventurarsi verso Esteria: il luogo viene protetto infatti da una specie di tempesta marina che lo rende inaccessibile. Non al protagonista, però, ovviamente. Adol giunge cosi nella città di Esteria in cui conoscerà alcuni dei personaggi principali - ci torni dopo - ; viaggerà verso Eptik ma prima incoccerà nell'ex città mineraria di Rastin, ora niente più che un villaggio fantasma. Proprio ad Eptik scoprirà dell'esistenza del Tempio di Salomone in cui avrà modo di liberare una delle dee - che ancora non sa di essere tale - Feena; successivamente si recherà bello tranzollo alla Torre di Dahm dove sconfiggerà il boss di fine livello, tal Dark Fact coadiuvato da un mago chiamato Darles. 



Nessuna altra locazione per 7 episodi, tuttavia, per come la storia viene narrata, non se ne sente davvero il bisogno. Piacciono moltissimo infatti alcune idee che stanno alla base del tutto: Adol sta cercando di recuperare 6 Tomi originariamente appartenuti ai 6 Sacerdoti che governavano Esteria con il beneplacito delle due dee, i cui discendenti saranno proprio i personaggi che incontrerà e che lo aiuteranno oppure contro cui dovrà combattere - Dark Fact. Ogni episodio corrisponde grosso modo ad un tomo, ed ogni tomo aggiunge qualcosa alla storia del luogo. 

Sebbene isola nell'aria e quindi territorialmente più limitata, Ys contiene menzione di almeno due città - Lance e Ramia - e tutta una serie di luoghi interessanti a partire dal Ghiacciaio di Noltia e finendo con il Tempio di Solomon dove la serie finirà. Anche in questa seconda stagione pochi ma buoni concetti: gli umani sono assoggettati dai demoni - il cui potere sull'isola, forse per la maggiore vicinanza della Perla Nera, è più forte e non osteggiabile nemmeno dalla dee - che si nutrono dei loro sentimenti negativi chiedendo sacrifici umani; compare un armonica - che Reah aveva suonato nella prima stagione - che dovrebbe essere la chiave per sbloccare gli ultimi poteri nascosti del protagonista ma il cui suono finisce per rendere vulnerabili le dee. 



L'anime tratta della componente RPGistica in maniera molto veloce ma comunque suggestiva, soffermandosi su due fronti in particolare: l'equipaggiamento e il bestiario

Per quanto riguardo il primo punto, Adol riceverà in un paio di casi della armature di tutto rispetto; entrambe sono fatte di un particolare metallo - il Cleria - che dovrebbe essere un derivato dell'argento - estratto dalle miniere di Rastin - donato dalle dee - sempre loro - all'umanità; in più acquisisce potere magico indistinto - anche se in un'occasione si parla di magia del fuoco - grazie proprio a Dark Fact che sarà fondamentale per la sua missione. 

Il bestiario è davvero ricchissimo: da mostri base - goblin, lupi mannari, gargoyle, fantasmi di vario genere, strani uccelli vagamente simili a pterodattili che costituiranno l'armata aerea - a miniboss - come il gigantesco lombrico presso il tempio di Solomon o la ragniforme creatura presso il Ghiacciaio di Noltia - fino ad arrivare ai boss finali - Dark Fact, in forma umanoide, e poi Dahm che appare come una sorta di diavolo gigantesco dalla forma non ben definita. Sta a sè Keith, un essere umano che fu trasformato in mostro - sembra uno spettro da cimitero - ma che conserva per qualche ragione coscienza; proprio lui starà alla base della sopravvivenza di Lilia, piccola ragazza destinata a morire di malattia e salvatasi grazie all'infusione dell'anima di un demone. 

Tutti i punti precedenti vengono poi backuppati da un contesto molto suggestivo, simil medioevo ma con fortissimi rimandi alla Grecia classica in relazione alle vesti - specialmente le dee ma anche altre donne vestono con delle vere e proprie tuniche - e alle strutture architettoniche - basti vedere il Tempio di Solomon. 

E vieni ai punti un attimo più dolenti, o forse a quelli che hai capito meno. 

Come già accennavi, le due dee soffrono della sindrome di Lady Atena: provocano guai ma non fanno quasi nulla per risolverli - Reah un attimo meglio di Feena, comunque - lasciando che Adol - e non solo lui - si facciano il mazzo per risolvere un problema nato con la loro gentile donazione della Perla Nera al genere umano. Il loro errore è stato quello di fidarsi degli uomini; al termine dell'avventura, sebbene Feena vorrebbe rimanere umana e passare il suo tempo col protagonista, decidono di rimanere a controllare la Perla Nera in maniera che non venga più utilizzata quando il genere umano non sia pronto. A parte che ci dovevano pensare prima e che, se son dee, potranno pure capire quando qualcuno è pronto; poi però davvero la loro inattività - che deriva proprio da impotenza - è un po' troppo accentuata. 

Soffre della sindrome di Pegasus - ma non di quella di Sirio visto che perde si sangue ma in maniera accettabile e non ad ettolitri - pure Adol che sostanzialmente subisce per tutto lo scontro e poi tira fuori il colpo magico superextrapotentissimo che risolve il tutto oneshottando come nemmeno One Punch Man. Fa fatica, però, questo si. 

Non si capisce molto il motivo per cui l'armonica determini una vulnerabilità delle dee - oltre al disfacimento dei mostri - e soprattutto perchè allora Reah - la meno peggio delle due - decida di suonarla. 

Nonostante questi punti poco chiari, la storia appare ben costruita nella sua linearità e le due stagioni offrono circa 5 ore di visione per nulla impegnativa e sufficientemente accattivante anche grazie ad un ritmo degli eventi piuttosto serrato ma senza fare il Wacky Races. Probabile conseguenza del videogame che, nato per console della fine degli anni '80 con memoria a disposizione limitata, non poteva certo avere la complessità di trama e gameplay di un Final Fantasy odierno. 

Per coloro che fossero interessati alla visione, beh, l'anime è un po' vecchiotto quindi non è che è facile trovare qualcosa in lingua italica - è invece abbastanza semplice in lingua inglese, basta googlare. Il migliore tentativo potrebbe essere questo.

Animescoop: Ys, semplice ed accattivante Animescoop: Ys, semplice ed accattivante Reviewed by radish7 on 12:26 Rating: 5

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