Indie Rpg Ep. 45: alberi rossi e schermate verdi



Caratteristica di un po' tutti gli RPG Indie che giochi è quella di aver dei punti in comune, prevalentemente nella realizzazione tecnica - chè alla fine il tool per la loro creazione è sempre lo stesso -; tuttavia qualche scelta abbastanza originale e qualche personalizzazione non frequente possono sempre fare la differenza. 

E' il caso dei due giochini due che ti appresti a recensire - parola grossa: diciamo che ne parli - oggi. Senza ulteriormente perdere tempo - che si sa è denaro anche quando da questo bloggettino non ci guadagni una cippa chè nemmeno sai come si potrebbe fare - : Mouth Sweet e Red Trees


Mouth Sweet è sviluppato da Lovegames e scaricabile qui e vuoi subito aprire una parentesi riguardante la fine del gioco. Il finale parla infatti di un ragazzo che ha provato il suicidio tre volte nel corso del presente anno e non hai capito se si tratti dello stesso sviluppatore che parla in prima persona - dice infatti che spera di poter guardare tra qualche anno a questo gioco facendosi una risata e sentendosi imbarazzato e di aver utilizzato nel suo gioco molte delle frasi che gli sono state rivolte nella sua esperienza lavorativa - o del personaggio dello stesso. Ovviamente speri vivamente si tratti della seconda. A parte questo - se una cosa del genere possa essere messa da parte - il gioco presenta davvero numerosi spunti di interesse. 

A cominciare dalla grafica. Non tanto il disegno in sè che non appare alcunchè di speciale, quanto la scelta di impostare l'intero gioco su tinte verdi che ti hanno subito richiamato alla mente i giochi su schermi a cristalli liquidi - alzi la mano chi si ricorda dell'Olivetti 128S - degli anni '80: giochi in cui magari la grafica era quello che era ma il gameplay straccerebbe ancora molti dei Tripla A odierni a livello di sfida per il giocatore. Se avrai tempo e risorse probabilmente ci farai pure un post. 

Il gameplay contiene spunti altrettanto interessanti. Innanzitutto per la cura con cui vengono impostate le fasi iniziali che seguono all'installazione - altro particolare abbastanza poco frequente per i giochi di questo tipo -: dovrai scegliere infatti prima la modalità - facile o difficile -, poi lo sprite del personaggio - ve ne sono almeno una buona dozzina accessibili - , quindi il nome - anche se poi decideranno di chiamarti comunque HASS che suona in inglese sinistramente come una parte corporea. Non finisce qui. Non si può correre - il che abbastanza ti dispiace - e devi compiere una serie di tasks - per i non anglofonici: compiti - uno dopo l'altro, stando comunque attento a premere il tasto Z su tutto quello che potrebbe sembrare rilevante negli scarni interni del palazzo in cui lavori, pena non trovare alcuni oggetti che si rilevano essenziali per proseguire nel gioco. E ci sono nemici: invisibili. Almeno nella modalità facile - che è quella che hai provato - l'unica maniera per individuare la presenza di un nemico è quella di aguzzare l'orecchio: a quel punto la pressione del tasto SHIFT consente di entrare in una schermata in prima persona - con schermo scrollabile lateralmente - che riporta il numero di colpi a disposizione in basso a destra, il mirino - muovibile con le frecce direzionali - in centro e un bel tasto Z per poter sparare. La domanda però è a chi: almeno per la modalità easy hai sentito più volte passi che non erano i tuoi ma mai visto un nemico e finito quindi per sparare due tre colpi senza alcun bersaglio. Probabile sia voluto trattandosi di modo facile: tuttavia l'idea di base, al di là della realizzazione, resta piuttosto impressionante per il tuo standard RPG Indie. Gli oggetti trovabili saranno singoli colpi - non che se senta il bisogno per quanto detto prima - e dei floppy discs che consentiranno di salvare. La documentazione praticamente non esiste: le informazioni vengono date da un cercapersone che assegna anche i vari compiti. 



Il comparto sonoro piace decisamente: impossibile non sentirsi immersi in un'atmosfera disperata sentendo quei sottofondi ovattati venire spezzati da grida deliranti di cui non si riesce ad intelligere la provenienza. 

Finale a colori - tu ne hai trovato uno solo disobbedendo ai comandi impartiti - e tanta tensione: sospetti che l'insegnamento sia - oltre a quello che il lavoro non soddisfacente fa schifo - quello che conformarsi e piegarsi non è la strada giusta o non si arriva da nessuna parte - infatti il gioco probabilmente nemmeno finisce finchè non si prende la decisione di fare di testa propria. A te ci sono voluti 20 minuti: quanti a voi?


La seconda proposta odierna è forse meno sorprendente ma sicuramente piacevole. Sviluppato da Caramel e scaricabile qui, Red Trees ti immerge in un villaggio in cui l'apparente quiete viene spezzata dalla curiosità di una ragazzina. 

Graficamente piuttosto normale - parecchi pixel a schermo -, subito il comparto sonoro porta una novità che piacerà ai nostalgici: la musica sembra essere a 8 bit pur riuscendo tranquillamente a fare il suo dovere di creare l'atmosfera giusta. Di più: tutto il gioco sembra essere volutamente impostato come un vecchio gioco dei Pokemon anche relativamente al gameplay.



Molti dialoghi, fiumi di parole - cit. Jalisse, questa è per intenditori - che servono essenzialmente a vedersi assegnate delle tasks da completare per sbloccare la successiva o semplicemente a capire a quale personaggio vada poi consegnato l'oggetto gentilmente donato da quello la cui richiesta è stata soddisfatta. Il gioco è linearissimo: niente sidequests, niente esplorazione. Non che questa estrema semplificazione sia un male; cosi' come non lo è l'estrema semplicità dei comandi e del menù che viene previsto in maniera comunque personalizzata e senza alcuna voce superflua. A parte quelli collegati a quanto detto, il gioco presenta poi un solo enigma poco prima del finale la cui risoluzione permette di ottenere un oggetto aggiuntivo da consegnare all'ultimo character senza che questo comporti significativi cambiamenti del finale. 

Null'altro da aggiungere per un gioco di una mezz'ora scarsa ma comunque estremamente piacevole. 


Concludi qui e raccomandi di controllare i cristalli liquidi. 

Indie Rpg Ep. 45: alberi rossi e schermate verdi Indie Rpg Ep. 45: alberi rossi e schermate verdi Reviewed by radish7 on 16:07 Rating: 5

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