E son ferie, e quando sono ferie l'idea di visitare qualche bel posticino ti stuzzica. Capita cosi che senti parlare di Egna, piccolo centro di circa 5000 abitanti nella Provincia Autonoma di Bolzano e ci vuoi dare un'occhiatina.
E la visita comincia pure benino: neanche il tempo di parcheggiare l'auto e subito ti appare il Convento e Chiesa dei Frati Cappuccini, costruite tra il 1617 ed il 1621 per iniziativa del Frate Pinchler, originario dell'amena cittadina. Struttura molto sobria dotata di cortile interno e chiostro, presenta la Chiesa dedicata a San Francesco e ai Santi Ausiliatori e una statua boema della Madonna considerata miracolosa. La foto è quella con cui si apre questo post.
Via verso il centro tra amabili portici e qualche fontana e la prossima destinazione dovrebbe essere il Museo della Cultura Popolare: peccato che, grazie alla tua consueta fortuna, è chiuso solo il Lunedi e, guarda caso, è proprio Lunedi.
La fortuna non ti ha però completamente abbandonato e trovi cosi la Chiesa di San Nicolò, con un notevole colpo d'occhio dall'esterno e riesci pure a darci una sbirciata all'interno.
Finalmente riesci a trovare un cartello che indica le principali attrazioni del paesino e, col tuo fido cellulare, ti prendi subito una foto in maniera da aver una mappa. E allora scopri che nella frazione di Mazzon c'è la Chiesa di San Michele e scarpini qualche chilometro in salita; ne vale la pena perchè questo ti da la possibilità di prendere alcune belle foto di Egna dall'alto e di vedere la chiesetta, appartata e completamente circondata da vigne e alberi di mela, sia pure non di entrarci. Con una bella struttura con torre romanica, la Chiesa è stata totalmente ristrutturata nel 1672 ma presenta ancora qualche affresco tardo gotico raffigurante le tre sante vergine Barbara, Margherita e Caterina più San Cristoforo.
Già che c'eri a quel punto ti fai qualche sentierino per vedere da vicino quel poco che è accessibile delle rovine del Castel Caldivo.
Terminata la passeggiata e rifocillato, a quel che la tua fidata mappa in fotografia ti dice, devi farti 3.5 km in direzione Trento per andare nella frazione di San Floriano dove ti attendono un altro paio di cosucce notevoli e poi una bella camminata fino a baita munita di piacevole laghetto. Ovviamente ci sarebbero molti sentieri possibili ma alla fine il tempo è quello che è e te ne fai uno soltanto.
Riesci a vedere la Chiesa di San Lorenzo, di costruzione tardo gotica e che i testi affermano esistere almeno dal 1532 con un antico campanile costituito di ben 4 parti una delle quali ancora poggiante su terreno originariamente paludoso. Ovviamente chiusa pure questa ma ti puoi rifare con la vicina Chiesa dell'Immacolata Concezione dal chiaro stile romanico esteriore ed interiore. A quel punto ne approfitti e con pochi passi, lungo la statale che porta verso Trento, becchi persino il Pozzo a Carrucola, vera manna dal cielo per i viandanti dal Brennero nel Medioevo nonostante l'acqua ricavata fosse fin da subito di scarsa qualità. Costruito nel 1580, è stato completamente restaurato nel 1985.
A quel punto tocca altro trasferimento per la frazione di Villa, dove sono presenti le Rovine Romane - quattro sassi per quanto evocativi - e soprattutto la Chiesa di Nostra Signora in Villa, considerata una delle più belle di tutto il Tirolo a ragione veduta. Completata nel 1518, presenta a tuo modo di vedere una geniale commistione di elementi gotici - arcate, sviluppo in altezza ben visibile nel Campanile - e romanici - l'austerità estrema dell'interno, davvero molto evocativo -. Vero è che è stata distrutta dall'esondazione del Rio Trodena nel 1767, poi profanata intorno all'anno 1800 ed infine riconsacrata soltanto negli anni '50 del precedente secolo.
E tra bei scorci di montagna il post finisce qui.
Egna: portici e scavi a cavallo tra romanità e medioevo
Reviewed by radish7
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