Animescoop: Loups=Garous, quando le teen agers nascondono qualcosa



Ormai ci hai fatto il callo. Ti capitano segnalazioni di anime della cui esistenza hai la stessa idea di quella dei Boazani e ti ci tuffi proprio. Quando poi ti arriva l'amico che ne sa meno di te ma che è incuriosito, proprio non riesci a dire di no. Qualche volta capiti pure molto bene; qualche volta piuttosto cosi cosi; alla fine però la maniera di scriverci due righe la trovi sempre. 

Stavolta hai visionato Loups=Garous - eng. Werewolf, italianizzabile come "Lupo Mannaro" - , del 2010, tratta da una novella di tal Natsuhiko Kyogoku, e animato in 1 ora e mezza circa da un altrettanto tal Junichi Fujisaku di cui nemmeno Wikipedia conserva traccia. Ti è piaciuto? Si e anche no. 


Parti come di consueto da quello che hai trovato interessante. 

La storia non è effettivamente male anche se davvero molto rimane senza risposta nemmeno intuibile. In essa il contesto fantastico-futuristico che viene creato piaciucchia anzichè no: qualche tempo nel futuro - mai un'indicazione - dopo una guerra che l'ha ridotta drasticamente - mai detto quale - l'umanità si trova assoggetta ad un sistema definito SVC che contempla un continuo controllo visivo con telecamere piantate ovunque - ma senza possibilità di registrare l'audio - che ha spersonalizzato i rapporti umani riducendoli a chattate infinite su schermi. Persino il cibo è profondamente cambiato: non si mangia carne animale - la protagonista infatti, fin dall'inizio, racconta di come potrà sembrare impossibile ma in passato si faceva - ma cibo sintetico che si scoprirà poi essere ricavato da girasoli e che contempla persino il Sashimi. I giovani sono avezzi a vivere da soli e c'è una sorta di coprifuoco che impedisce loro di muoversi oltre una certa ora la notte; le case sono tutte dotate di chiusure centralizzate comandate tramite quello stesso schermo con cui avvengono le comunicazioni. Per guidarli, sono previsti dei tutor in carne ed ossa che si trovano presso le futuristiche scuole. Un bel luogo insomma. 

Cosi, con partenza da un progetto scolastico di idols alla chitarra, si innesca una storia che parla di omicidi efferati senza apparenti soluzioni in cui sono coinvolte le leggiadre protagoniste - leggiadre, si: sedicenni il cui peso medio, data la maniera in cui sono disegnate, difficilmente raggiunge i 40 chili - a vario titolo. Per arrivare all'amara scoperta finale: è tutta una macchinazione dell'ultracentenario Keitaro Suzuki che, fondata la SVC e scoperto il cibo sintetico, si diletta invece a mangiare carne umana con l'unico scopo di poter riassaporare quel gusto che lo pervase quando in guerra fu costretto al cannibalismo per sopravvivere. E mica si accontenta di carne qualunque: no, attraverso il rigido sistema scolastico seleziona il "materiale" avvalendosi della cooperazione delle Guardie di Sicurezza - tra cui un omone che resiste a scosse di taser e colpi di ninchaku chiamato Alvil - e della stessa polizia. 

I personaggi sono tuttosommato interessanti: tutte le ragazze presentano la loro peculiarità - il genio; la timida e con problemi di comunicazione; la dolce e amichevole; la forte e risoluta; la fredda - e anche i cattivi della situazione fanno la loro parte chi con l'inganno, chi con la pura forza bruta, chi con entrambi. Solo che quella che è la reale protagonista, Kono, sembra abbastanza capitata li per caso, nè si capisce se i suoi gesti siano motivati da una qualche volontà di vendetta nei confronti del cattivo principale o se piuttosto sia la pazzia omicida in lei insita e sorta, abbastanza innaturalmente, a conseguenza dell'esperienza da bambina che la traumatizzò - in sostanza un quasi stupro finito con l'uccisione del quasi assalitore che riusci a fermare i suoi impulsi, si scusò e come premio ricevette una bella coltellata sulla nuca -. Indubbiamente affascinante come personaggio ma altrettanto indubbiamente completamente random. E completamente random è pure il suo spiegone sull'essere un Loups Garous, ossia un lupo mannaro: non sembra il tutto si riallacci alla sua razza o a sue capacità mutaforma, semplicemente il lupo è la metafora dell'essere freddi e con istinti omicida. 


E se la protagonista ha il suo perchè con un punto interrogativo alla fine, beh, pure il cattivone Keitaro ce l'ha. Perchè se sei il boss finale, se l'antagonista ci ha messo un'ora e mezza di pellicola, lotte contro droni e una scoperta di un inganno per raggiungerti, non puoi andare giù facile in quella maniera con un taglio sulla gola e le parole "Ti ucciderò". Perchè questo accade: si parte con Keitaro faccia a faccia con le ragazze e col buon cipiglio di chi non ha nulla da temere - tanto da permettersi di analizzare "il materiale" arrivato - e si finisce con la sua constatazione che Kono lo ha pugnalato senza alcuna remora, quasi fosse poco cavalleresca e animale, e, soprattutto, senza alcuna reazione nemmeno tentata. Un po' poco se sei il villain finale,quello che dovrebbe avere la barra della vita più lunga di tutti e straordinarie capacità di sopravvivenza. Invece no: va giù manco fosse fatto di tonno e gli fosse stato infilzato un grissino. 

E mica hai finito. Perchè l'epilogo non spiega e non cambia assolutamente nulla. Hai fatto fuori la mente dietro a tutto il sistema: sarà cambiato qualcosa, no? No. Si ritrovano le ragazze sopravvissute a discutere sul balletto da fare per il loro compito in classe mettendoci giusto un attimo di malinconia per l'assenza di Kono che peraltro non si capisce che fine ha fatto. Uccisa? Messa in galera e buttata via la chiave? Probabilmente no, dato che il caso dei due ragazzi otaku che nel processo erano morti - due loro compagni di classe che si mascheravano da personaggi deformed dei manga di qualche tempo prima e che uccidevano solo perchè non gli andavano a genio le produzioni del tempo - era stato archiviato come irrisolto nonostante le protagoniste sapessero benissimo che l'assassina era stata la stessa Kono. Che aveva ucciso si per difesa ma pure perchè le piaceva farlo e lo aveva ammesso pure. 

Sospetti che la lettura della light novel sia d'obbligo e che in essa si possano trovare tutte le informazioni che mancano da questo OAV. Che graficamente piace, che porta pure un comparto sonoro discreto - con le musiche delle SCANDAL, gruppo di quattro ragazze Japponiche punk-rock che vengono pure rappresentate nella pellicola - ma che lascia più buchi di un gruviera in cui sia infilato Topolino affamato. 


Altro non v'è ma per chi voglia cimentarsi ecco il link.

Animescoop: Loups=Garous, quando le teen agers nascondono qualcosa Animescoop: Loups=Garous, quando le teen agers nascondono qualcosa Reviewed by radish7 on 07:00 Rating: 5

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