Il filmone: Rogue One: A Star Wars Story, prima del primo Star Wars



Ok, poche parole. Non fai introduzione su Star Wars perchè chi non lo conosce deve essere vissuto in qualche lontana galassia di quelle sconosciute persino all'Impero e alla Repubblica. Quello che dici è che quando ci si approccia ad una produzione della saga molto difficilmente si esce dalla sala del cinema scontenti. 

Perchè Star Wars è e resterà sempre Star Wars: un mondo creato ad hoc da un geniaccio di nome Lucas in grado di porsi sopra l'immaginario collettivo dell'universo come forse solo Star Trek e Stargate sono in grado di fare. Poco importa che, gira che ti rigira, la trama sia suppergiù sempre la stessa cambiando magari i personaggi e le vicende politico-militari; basta un'inquadratura delle navi, un primo piano su uno dei personaggi, un panorama di una civiltà fino ad allora sconosciuta ad emozionare. 

Ed allora trovi piuttosto facile mettere giù 5 punti 5 per cui Rogue One: A Star Wars Story merita di essere guardato. 


1- Antologia, standalone

Rogue One fa parte di un progetto parallelo a quello della saga principale giunta ormai alla sua ottava incarnazione. Si dovrebbe trattare di una serie di spin offs standalone - cioè storie autoconclusive che si riallacciano al canone della serie ma che possono essere godute benissimo da sole - volte a precisare gli avvenimenti soltanto citati in uno dei film della serie principale. 

Posto che l'universo già di suo è immenso e che il tempo non è meno infinito, l'idea appare perfetta anche perchè i fan della saga non ne hanno comunque mai abbastanza. 

2- Il contesto storico - politico- sociale 

I fatti di Rogue One si svolgono poco prima - anche se non viene mai precisato quando - del primo dei film della saga "Star Wars: una nuova speranza". Pertanto, a soli 5 anni dalla sua costituzione, l'Impero domina la Galassia grazie all'ausilio dei Sith nella persona in questo momento di Darth Vader che avremmo infatti modo di vedere in un paio di occasioni anche qui. Sotto di lui stanno il Governatore Turkin e il Direttore Krennic, in varia maniera in competizione. 

Contro di esso sta l'Alleanza Ribelle la cui luce è la Principessa Leia di Alderaan; può contare su tutta una serie di spie, di jedi nascosti, di flotte vere e proprie e viene governata da un consiglio che decide all'unanimità. Tra i suoi mezzi vi sono dei droidi imperiali riprogrammati come il nostro K2S0. 

Per rafforzare la sua posizione, l'Impero arruola i migliori scienziati per la costruzione di un'arma spaventosa in grado di distruggere interi pianeti e il cui nome non suona proprio benaugurante: la Morte Nera. E qui ti fermi perchè della trama parlerai a parte. 

Noti però che, come consuetudine di Start Wars, appaiono una moltitudine di razze con lingue diverse e tutta una serie di locazioni. In breve vengono qui viste innanzitutto il piccolo e pacifico pianeta di Lah'mu da cui parte tuta la storia; poi Wobani, campo di lavoro imperiale per detenuti colpevoli o anche solo pericolosi; poi Jedha, una luna occupata dall'Impero e territorio di guerra in cui agiscono le varie spie dell'Alleanza con i crediti come moneta e un tempio Kalber dove viene stivata la omonima sostanza in cristalli che ha a quanto pare a che fare con lo sviluppo della Morte Nera - arma definitiva dell'Impero -; quindi Yaviha, sede dei ribelli; infine Scarif, installazione militare di sicurezza imperiale con torre che stiva tutti gli archivi militari in cui si svolgeranno i fatti finali del film. E anche, ovviamente, satelliti artificiali come il Ring of Kafrene che è il principale centro di commercio in uscita dall'Impero. 


3- La trama

La puoi semplificare quanto vuoi con il tradizionale schema

- antefatto: rapimento e/o prelievo forzato del buono ma inerme da parte del cattivo con contestuale fuga di un personaggio a lui collegato; 

- formazione dell'alleanza contro il cattivo con il personaggio scappato come leader;

- battaglia/spionaggio contro il cattivo, intrighi politici, costruzione della battaglia finale;

- battaglia finale e coronamento - felice o meno - della storia di affetto tra l'eroe e la sua spalla individuata nella sua alleanza;

- fine felice o drammatica e cliffhanger per collegamento ad episodio successivo

ma funziona sempre e alla grande

In questo caso il Governatore Turkin si reca presso Lah'mu per costringere Galen Erso a riprendere parte allo sviluppo della Morte Nera; riesce a scappare la figlioletta Jyn che ritroviamo poi qualche anno dopo presso il campo di lavoro imperiale di Wobani. Li' viene raggiunta e liberata dal capitano Cassian Andor che la porta presso il leader della Alleanza e amico di Galen Saw Gerrera, un guerrigliero con respiratore artificiale e gamba bionica che si serve di una graziosa creatura tentacolata nota come Bor Galleth per leggere, in maniera non certo indolore, i pensieri di eventuali spie; qui Lyn scopre il piano del padre che ha inserito una falla nella progettazione della Morte Nera. La figlia pertanto, aiutata da Cassian, dall'androide imperiale riprogrammato K2S0, dal jedi sordomuto in incognito Chirrut Imwe, dall'amico di Saw Baze Malbus, dal pilota Rook e dall'ammiraglio Radus della Alleanza, si reca presso l'installazione imperiale di Scarif dove sono stivati i progetti della micidiale arma al fine di rubarli. Vi riuscirà trasmettendoli alla Principessa Leia di Alderaan ma perderà eroicamente la vita assieme a tutti i suoi alleati nel tentativo. Il suo gesto, con le parole della stessa principessa, costituisce "una nuova speranza" e da lì il titolo del primo film della saga. 

Ripeti: sempre la stessa trama generale ma funziona ed i motivi arrivano tra poco. 

4- I personaggi

Anche qui: sempre gli stessi come concept generale ma tremendamente credibili e carismatici. Impossibile non empatizzare con la protagonista Jyn nella sua avventura per portare a termine l'ideale del padre perso quando ancora era una bambina e con i suoi modi ben poco femminili ma estremamente vigorosi e leali; non può non affascinare Saw Gerrera con le battaglie compiute e i danni riportati dal suo corpo in conseguenza; prende decisamente lo jedi Chirrut che, a dispetto della sua cecità e sordità, dimostra tutto il suo valore. Ovviamente non si può in generale rimanere indifferenti a tutta la lotta per la sopravvivenza dell'Alleanza il che porta a simpatizzare sia con Cassian - vero e proprio paladino di Jyn; da lacrime la scena finale in cui i due, di fronte allo tsunami in arrivo, si abbracciano e si danno la mano prima di morire nella gloria dell'impresa compiuta - sia con l'androide K2S0 che nella sua ingenuità non risparmia qualche siparietto vagamente ilare, altro motivo per cui il film si fa apprezzare. 

E se convincono i buoni, non occorre nemmeno parlare dei cattivi che già si sono visti in Start Wars: Una Nuova Speranza avendo modo di convincere il globo intero ancora quarant'anni orsono. 


5- La battaglia

Indiscutibilmente uno dei motivi del successo di Star Wars ai tempi fu di mostrare delle epiche battaglie a suon di spade laser, bombe, fucili laser fino ad arrivare a navi da guerra in conflitto nello spazio. Il tutto si ritrova ovviamente anche qui e beneficia dell'avanzamento tecnologico. 

Solo grazie ad esso è stato difatti possibile addirittura utilizzare la CGI per ricreare personaggi cui era stato dato il volto di attori nella loro gioventù - come la Principessa Leia - i cui interpreti ci hanno purtroppo lasciato - come Krennic -. E il risultato, manco a dirlo e al di là delle critiche dei puristi, convince appieno.


Non vuoi aggiungere altro e inviti caldamente alla visione: per intanto devi dare un'occhiata a questi schemi costruttivi chè una tizia di nome Leia ti ha mandato.

Il filmone: Rogue One: A Star Wars Story, prima del primo Star Wars Il filmone: Rogue One: A Star Wars Story, prima del primo Star Wars Reviewed by radish7 on 07:00 Rating: 5

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