In sight - Sword Art On line Ordinal Scale: tecnologia differente, problemi soliti



Sword Art Online (ソードアート・オンライン Sōdo Āto Onrain), per i pochi che non lo sanno, è una serie di light novel scritta da Reki Kawahara che ha ricevuto poi numerosi adattamenti sia in forma videoludica che come anime - già due stagioni uscite, una terza annunciata ad Ottobre 2017 - e OAV come nel caso di Ordinal Scale, dato in pasto ai Japponici nel Febbraio del 2017 a dispetto del fatto che si scriva nel titoli di coda 2016. 

Non ricordi se ne hai già parlato - sicuramente in qualche post qualche riferimento c'è stato - ; tuttavia lo fai adesso con riferimento all'OAV. 

Partirai con considerazioni molto all'acqua di rose di vario genere - perchè proprio non potevi esimerti - e poi andrai su un tema in particolare: la differenza tra la tecnologia della prima serie anime e la nuova introdotta nell'OAV. Se ne desume che il post è dedicato a chi conosca già il brand e ne abbia visto perlomeno le due stagioni dell'anime. 


Per le considerazioni generali devi per forza partire dall'ottimo comparto grafico e sonoro: animazioni eccelse - specie quelle dei combattimenti, davvero avvincenti - , colori vividi e sgargianti - specie nei fondali - , musiche meravigliose - epiche al punto giusto quelle che accompagnano le battaglie - ne fanno un modello da seguire quanto a tecnica. E sono proprio queste caratteristiche che, a dispetto di una trama interessante ma sviluppata con lentezza atroce, tengono lo spettatore davanti allo schermo per le 2 ore circa di proiezione. Altro ottimo punto: esiste un minimo - ma proprio minimo - fanservice ma viene diluito nel tempo della pellicola e di conseguenza non disturba. La componente RPG, infine, caratteristica ovvia di un anime basato su un MMO(RPG) è sempre molto ben individuata e risalta in particolare nel design interessante ed accattivante dei boss, molto vari e presentati ed animati in maniera sapiente. 

La trama è in realtà semplice. Siamo nel 2026 e il precedente SAO Online - che, ricordiamolo, ha fatto fuori qualcosa come 3000 persone su 10000 giocanti - è un ricordo; è fallita la Dargus, società che lo sviluppava, ed è proprio cambiata la tecnologia di gioco: dal precedente VR NerveGear si è passato all'AR Augma, progettato da un fuoriuscito della Dargus, il Dott. Shigemura. Con uno scopo ben preciso però: raccogliere i ricordi dei sopravvissuti di SAO e ricreare - far rivivere - la propria figlioletta Yuna, morta proprio nel gioco nel 2024. In realtà vi era anche un successore di SAO vero e proprio chiamato ALO, basato sul VR ma pochissimo frequentato in quanto ormai l'attenzione di tutti si era spostata su Ordinal Scale, con tecnologia AR. Accanto a Shigemura si porrà Eiji, ex giocatore di SAO - col nome di Nautilus e appartenente alla stessa gilda di Asuna - ed innamorato di Yuna; codardo - evitava sempre gli scontri - non aveva potuto difendere la sua bella. Interessante diventa a questo punto il parallelismo Eiji - Yuna vs Kirito Asuna: anche Eiji viene mosso dall'amore per la sua bella soltanto che questa sua storia ha avuto epilogo amaro - e da lui pertanto non accettato - anzichè lieto come quello dei protagonisti. 



E adesso vieni all'argomento dichiarato del post. L'OAV parte dal sottolineare le differenze dell'AUGMA rispetto al Nerve Gear in maniera da qualificarlo come più sicuro e non pericoloso; tuttavia è proprio lo scoprire che vi sono analogie inquietanti uno dei temi principali. 

Comincia dal supporto. Il Nerve Gear era una specie di visore - si pensi ai moderni VR - che "sconnetteva" totalmente il soggetto dalla realtà per immergerlo in una virtuale creata appositamente - cosidetto "Full Dive" ossia immersione completa - ; l'AR Augma, invece, è una sorta di apparecchio vagamente simile a quelli utilizzati per le videochiamate - si pensi a Skipe; auricolare munito di microfono - che "modella" la realtà esistente e crea l'illusione del mondo fantastico attorno tramite una serie di droni che svolazzano per i vari luoghi e la proiettano. Se col il Nerve Gear il giocatore se ne stava fermo disteso a letto, con l'Augma si muove proprio : tanto è vero che per giocare bene ad Ordinal Scale viene richiesto allenamento fisico adeguato al soggetto - che è quello che il pelandrone di Kirito non fa all'inizio continuando a preferire il Nerve Gear -. 

Per accedere a questo mondo virtuale i soggetti premono un pulsante su un apposita "bacchetta" tascabile e pronunciano le frase "Ordinal Scale: attivazione" che fa molto ma molto vecchia regola degli anime per cui il colpo deve essere annunciato. La maggiore connessione col mondo reale viene poi furbescamente aumentata grazie al fatto che i punti raccolti in gioco sono spendibili per l'acquisto di beni reali; in più l'Augma non viene utilizzato solo per giocare ad MMO ma pure per vedere la TV, per le previsioni del tempo o addirittura per l'analisi del contenuto calorico dei cibi appena ordinati presentando un diverso grado di personalizzazione per ciascun soggetto. 

L'altra differenza - per nulla chiarissima - starebbe nel sistema di gioco. Mentre in SAO era basato su numeri cardinali - primo, secondo etc. - qui lo è invece su numeri ordinali - da cui il titolo : uno, due etc. - e diventare il numero uno significa, secondo le parole del suo creatore, divenire immortali. Non l'hai capita. 

Quello che hai capito invece è che vi sono ben precise analogie tra i due sistemi, pure se vengono tenute ben nascoste all'inizio. 

In SAO si poteva morire; qui si può addirittura sentire dolore e le ferite riportate durante il gioco restano pure nella realtà. E non è difficile capire perchè: qui il soggetto non è una proiezione di se stesso in un mondo virtuale, è proprio fisicamente se stesso in un contesto che attorno viene mutato. Entrambi sono comunque pericolosi dunque e potenzialmente mortali. 

Si scopre poi - ma solo alla fine - che anche l'Augma implementava il Full Dive. Del resto lo si poteva pure capire dal fatto che - al di là del fine per cui veniva fatto - i Boss di SAO erano stati trasferiti in Ordinal Scale: non lo fai se non vi è una compatibilità tra le tecnologie. Addirittura erano stati introdotti per poter "rubare" i ricordi che i vari sopravvissuti di SAO avevano di Yuna; perderci significava infatti subire uno scanning della propria mente che, a seconda della frequenza applicata - non inferiore a 10000 anche se furbescamente non se ne indica l'unità di misura -, prelevava e cancellava i ricordi e poteva arrivare ad uccidere il soggetto. 



Tutto questo per far rivivere la propria figlia come AI - intelligenza artificiale -: cosa che, tra l'altro, lei nemmeno voleva interessandole solo poter tenere un concerto che puntualmente infatti avviene. 


Ok, sufficientemente impauriti da questo debordo di tecnologia? Beh, non finisce qui perchè dopo la sigla di chiusura si apprende che c'è già chi sta lavorando sulla next gen: il sistema Rath. E, francamente, non ci tieni molto a provarlo.

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