Corpse Party Tortured Souls: alcuni particolari che potrebbero sfuggire



Ok, hai visto Umineko - di cui non hai scritto - , Higurashi, Another e stavi cercando qualche anime che potesse reggere il passo: ed ecco che ti consigliano Corpse Party: Tortured Souls, trasposizione animata di un videogioco piuttosto famoso e di un manga che ne seguì. 4 OVA di circa 20-25 minuti ciascuno, veloce, esplicito - uh se lo è - e sentiti ringraziamenti agli autori Shōichi Satō ed Akira Iwanaga che avevano peraltro anche ideato e prodotto Corpse Party: Missing Footage (コープスパーティー Missing Footage Kōpusu Pātī Misshingu Futtiji), breve OVA di 12 minuti che descrive la sera prima degli eventi di Tortured Souls. 

E...quello che ti ha colpito è l'esistenza di una serie di informazioni e interpretazioni che potrebbero sfuggire se solo ci si lascia trasportare dal gore/splatter continuo, dal ritmo incalzante - e non è un difetto: del resto provino lor signori a ridurre un videogame che dovrebbe durare 4 ore o giù di lì a 1 ora e mezza circa - oppure, per i meno interessati, dalle sporadiche - per fortuna - inquadrature su lato B e mutandine delle protagoniste femminili.

Allora ti sei posto alcune domande, hai raccolto tutte le informazioni che potevi dall'OVA e hai tentato risposte. Non hai mai giocato il videogame quindi le possibilità che tu stia scrivendo porcate - o cavolate per coloro che non assumono carne - è piuttosto alta. 

Tanto premesso, è ora di intonare il canto ed entrare. 


La Heavenly Host e la sua storia

Vi sono numerose informazioni nel corso dell'OVA grazie a dialoghi, videocassette - che saltano fuori all'improvviso senza che nessuno le abbia trovate: uno dei buchi di sceneggiatura dovuti al poco tempo a disposizione - , note, diari. 

Tutto dovrebbe cominciare addirittura nel 1953 quando l'allora preside Yoshizaku, accidentalmente - ma probabilmente nel tentativo di molestare - fa cadere dalle scale la giovane, attraente, solare e benvoluta Prof. Yoshie Shinozaki che ci muore male col collo spezzato. Alla scena assistette la piccola figlia Sachiko: il preside non trovò altra maniera che strozzarla. 

Tuttavia il fantasma di Sachiko continuava a tempestare i sogni del preside che allora - completamente uscito di testa - aveva finito per mutilarne il cadavere col taglio della lingua e con sapienti stilettate nel petto: credeva così di potersi liberare. 

Cosa che non deve essere accaduta visto che egli cadrà dalla finestra del suo ufficio sfracellandosi. Sul punto l'OAV non è molto chiaro: sembra avesse incontrato poco prima il fantasma di Sachiko - cosa possibilissima - oppure si sia suicidato. 

Salto nel 1973 e un articolo giornale del 18/09 riporta l'avvenuta scoperta dei corpi di alcuni minori scomparsi. Sachiko versione spirito malefico aveva preso il controllo del buono e silente Prof. Yoshizaku - che dovrebbe essere il figlio del precedente preside - e lo aveva indotto a catturarli per poi accomodarli in pratici stuoli, legarli e mutilarli tagliando la lingua, rimuovendo occhi, sezionandone il cranio a metà. L'unica sopravvissuta era stata proprio Sachiko: e lo credi. In conseguenza della scoperta la scuola era stata chiusa e demolita. 

Si arriva cosi al 2005, anno in cui si svolge la vicenda. Presso l'Accademia Kusaragi - che era stata costruita sopra le rovine della Heavenly Host - 8 ragazzi più una professoressa, al termine della giornata del Festival Studentesco, compiono un rituale per rendere eterno il loro legame e per salutare la partente Sazumoto che se ne sarebbe andata il mattino dopo. Ma...lo sbagliano.


Perchè il rituale viene sbagliato? 

Le informazioni sul rituale vennero prese dal blog di Naho, studentessa sensitiva che aveva accompagnato il suo amato Prof. Kibiki - anche scrittore horror di grido - presso la vecchia scuola al fine di investigare sull'accaduto. 

Proprio Naho afferma che possono essere accadute essenzialmente due cose: o qualcuno dei 9 partecipanti non aveva ripetuto mentalmente il verso "Sachiko, per favore" il numero giusto di volte - 9, tante quanti i partecipanti - oppure proprio non l'aveva eseguito contando sul fatto che tanto nessuno lo avrebbe mai saputo. 

Ipotesi affascinante ma che non può essere ulteriormente dibattuta per mancanza di informazioni; di certo si scopre che la stessa Naho aveva volutamente diffuso sul suo popolare blog notizie errate, quindi potrebbe essere che queste sue affermazioni lo siano a sua volta. 

Piuttosto, potrebbe essere stato un difetto ab origine dell'esecuzione, dovuto a una imperfetta comprensione delle istruzioni. Quando il rito viene compiuto nel finale, infatti, si dice che ciascuno avrebbe dovuto ripetere il verso una sola volta - per se stesso - + una volta per Sachiko - e i tre sopravissuti lo ripetono assieme; forse sarebbe bastato uno solo di essi lo pronunciasse ma tant'è. La teoria, sempre che il rituale funzioni nella stessa maniera sia in andata che in ritorno, diventa semplice: sarebbe bastato che ciascuno avesse recitato il verso mentalmente una volta e poi uno di loro nove lo avrebbe ripetuto una volta ancora per Sachiko. Invece qui lo ripetono 81 volte - 9 a testa - e non ci aggiungono comunque quello per la piccola. 

Sia come sia, qualcosa è andato storto ed ora spetta viaggetto in una scuola che nemmeno dovrebbe esistere. 

Come è possibile che si arrivi alla Heavenly Host, visto che era stata demolita e come funziona? 

Domanda senza risposta, in realtà. Il protagonista Mochida ad un certo punto accenna al fatto che abbiano viaggiato indietro nel tempo ma poi il tema non viene più ripreso. Sia questo avvenuto o meno, di certo si tratta di uno spazio dimensionale che viene sostenuto dalle energie negative di 4 bambini - ossia quelli uccisi durante i tragici fatti del 1973 - che ne costituiscono però solo gli ingranaggi, visto che il motore è Sachiko che sappiamo essere morta vent'anni prima. 

Anzi, la piccola crea più spazi chiusi, ciascuno corrispondente ad una dimensione distinta, per cui anche trovandosi nello stesso posto non ci si può percepire a vicenda. Tali spazi stanno però collassando in uno soltanto e una delle indicazioni è sicuramente la scena del preside che cade dalla finestra che avviene 3 - non casuale - volte. La situazione la riporti graficamente. 



Delle forme labili di comunicazione tra i diversi spazi però esistono: talvolta vi è qualche disturbata telefonata macabra - unidirezionale: Naomi sente la voce della madre ma quest'ultima non sente lei - e il tentativo di Shinozaki è quello di lasciare delle candele accese come segnalazione - ma non sembra funzionare. Il passaggio da una dimensione all'altra avviene per pure volontà di Sachiko e viene rappresentato dall'uscita da porte da lei create.

Fa molto Silent Hill il film anche per il particolare che il passaggio a "diversa dimensione" viene sottolineato da rintocchi di orologio o da terremoti che vanno a sostituire la famigerata sirena. 

Per uscire e tornare nella propria realtà bisogna: 

- placare gli animi dei bambini, ossia trovare e restituire ai loro fantasmi le parti del corpo mutilate nel 1973 - altro buco di sceneggiatura visto che nell'OAV questo avviene solo con un ragazzo e poi alla fine con Sachiko - ;
- trovare il colpevole e ottenere la sua confessione;
- fare il rituale nella giusta maniera. 

Oppure farsi aiutare da uno dei bambini spiriti compassionevoli mentre la "barriera" è affievolita. Cosa capitata a due dei ragazzi - Shinozaki e Kishinima - che però decidono di tornare per aiutare i loro amici. 

Alternative? Morire. E forse anche peggio.

Due finali: il primo

Alla fine ne rimangono tre: Shinozaki, Naomi e Mochida. Sanno cosa devono fare e apparentemente come, grazie alle notizie - tra cui il diario della madre di Sachiko - trovate. 

Devono ripetere il rituale ognuno con il proprio pezzo di bambolina Sachiko. Peccato che Naomi abbia perso il suo: la soccorre Mochida che le da il suo perchè tanto lui aveva quello della sorellina Yuka, tragicamente - con la morte probabilmente peggiore e più agonizzante di tutte - perita poco prima. 

I ragazzi fanno il rituale tenendosi per mano, luce di "trasferimento" ed effettivamente ritornano nella loro scuola ma c'è qualcosa che non va: di Mochida rimangono solo le due braccia in mano alle due ragazze. 

La spiegazione c'è ed è pure semplice. In realtà il ragazzo aveva usato un pezzo di carta della bambolina Sachiko che apparteneva a Kizami - di cui si vede infatti il tesserino scolastico subito dopo la luce di "trasferimento" -, ragazzo di altra scuola - la Byakuden - in cui era stato compiuto un rituale simile. Pertanto il rituale non aveva funzionato. 

Ok, ma perchè?

Potrebbe essere perchè Kizami era già morto - ed era stato reso del resto un "modello anatomico" asservito a Sachiko - ma non quadrerebbe. Primo perchè egli si è "teleportato" effettivamente: sparisce nella luce al pari delle due compagne di classe e comunque almeno le sue braccia arrivano alla scuola. Secondo perchè, fosse così, anche qualora avesse utilizzato il frammento della sorellina Yuka, essendo anch'essa morta, il risultato avrebbe dovuto essere il medesimo. No, c'è qualcosa di più. 

Non conta che il frammento utilizzato non sia il proprio. Questo perchè Naomi - che usa quello di Mochida - torna sana e salva. Ma conta che sia quello di chi ha partecipato al primo rituale presso la Kusaragi, condizione non rispettata da Mochida. La conclusione è che egli sia stato teletrasportato presso la scuola di Kizami, la Byakuden, e le sue braccia, in quanto connesse alle due ragazze, siano invece finite nella Kusaragi. 

E lasci al lettore immaginare in che condizioni possa essere a questo punto il povero Mochida. 

Inquietante? Non è ancora nulla. 


Due finali: il secondo

Dopo i titoli di coda si vede un secondo finale: la madre di Naomi telefona ad un medico preoccupata per la figlia che non esce più dalla sua stanza, che continua a ripetere il nome della sua amica del cuore deceduta - Seiko - e che lancia uno sguardo torvo quando le viene detto che non esiste e non è mai esistita. 

La spiegazione stavolta è lineare e, prestando la dovuta attenzione, era stata data nel corso dell'anime: tutti coloro che muoiono nella Heavenly Host vengono dimenticati. 

Rimane impossibile da spiegare invece se Seiko fosse morta impiccandosi per la incapacità di Naomi di liberarla o se fosse proprio stata Naomi a determinarne la morte dando un bel calcio al secchio che ne sosteneva il peso come mostrato dalla videocassetta che la ragazza vede nell'ultimo episodio. Saresti per l'ultima, per una Naomi in quel momento sul confine della pazzia date le circostanze ed anche per il successivo messaggio che riceve al suo telefonino in cui Seiko le chiede di fare pace permettendole cosi di calmarsi, accettare l'accaduto e capire che l'amica non la odia per quanto ha fatto ed evitare cosi di impazzire del tutto. 

Questo finale è peraltro anche l'inizio del videogioco successivo ma non vai oltre chè non ne hai provato manco mezzo. 

Conclusioni

Gran bell'anime horror, pregno di mistero e di splatter gore. A dispetto di alcuni buchi di sceneggiatura dovuti all'impossibilità di riportare nel tempo a disposizione un videogioco ben più lungo, non ricalca fedelmente l'opera originaria, cambiano le morti - chi e come - e anche in parte la storia. Inquietante fino all'osso e diretto senza fronzoli, tanto da potersi visionare tutto d'un fiato come si farebbe con un film. Rivolgersi in questa direzione ma prima essere sicuri di sapere come eseguire il rituale correttamente.

Corpse Party Tortured Souls: alcuni particolari che potrebbero sfuggire Corpse Party Tortured Souls: alcuni particolari che potrebbero sfuggire Reviewed by radish7 on 07:00 Rating: 5

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