Hitori No Shita, S2: personaggi, tornei e..Fu Hoho




Beh, c’è molto di peggio. 

Questa a prima frase che ti è venuta in mente dopo aver visto la seconda stagione dell’anime Hitori No Shita – The Outcast, prodotto dalla Pandanium x Namu Animation, e trasmesso durante la stagione invernale anime 2018 laddove la prima stagione era stata messa in onda in Jappolandia tra il 9 luglio e il 24 settembre 2016. L’anime viene tratto da Yi ren zhi xia (一人之下), un manhua – un manga coreano, non prendete paura - scritto da Dòng Màn Táng e disegnato da Mǐ Èr, pubblicato online dalla Tencent dal 26 febbraio 2015. 

Parentesi informativa terminata, ora si passa alle cose serie. 


Ad esempio il fatto che la seconda stagione, a differenza della prima che tentava di introdurre i vari personaggi e le varie relazioni tra i diversi clan finendo per essere alla lunga pure un attimino pallosetta, ci va giù duro di una formula che, criticatela pure, piace e non poco: il torneo per diventare il prossimo Tenshi, specie di illuminato a capo - la struttura non è ancora stata definita al 100% - delle varie scuole marziali. 

Così si assiste ad uno sfolgorare di nuovi personaggi - anche se il migliore tra tutti rimane uno già conosciuto, ci arrivi tra poco - , nuove scuole e nuove tecniche. La varietà abbonda e abbondano i nomi Japponici - che non te ne ricordi manco mezzo, ma vabbè - : maestri che controllano i tradizionali elementi da RPG classico del fuoco, del vento, dell'acqua, della terra; combattenti puramente fisici che comandano vari oggetti contundenti - come ad esempio le lame - o modellano a loro piacimento materia - come il legno -; esperti di poteri un po' più occulti che sottraggono anima, si fortificano con respirazione - manco fossero Kenshiro - diventando persino d'oro, prevedono - a caro prezzo - il futuro. Alcuni che persino hanno tutte queste abilità insieme. Devi ammettere che ti piace e la curiosità per la scoperta, puntata dopo puntata, di tutto questo, accompagnata non di rado da qualche flashback o racconto del passato dei praticanti, la trovi molto ben gestita. 

E poi...Cho Soran. Uno che combatte - al momento in cui scrivi sei all'Ep.11 - sì e no una volta e passa tutti i round con l'intelligenza, la furbizia e l'aiuto fondamentale - di cui non si vergogna affatto - di Fu Hoho. Uno che è depositario dello stile tra gli stili, da tutti ambito, e non fa nulla per far sapere che in realtà il nonno - la cui storia depone in senso di tradimento alle alte sfere per il momento - non gliene ha insegnato manco i kata; gli ha però sigillato il membro per impedirgli atti impuri e Cho, complice una sana bevuta per stemperare la tensione, ne fa pure un vanto, mostrandolo trionfante ad una schiera di praticanti che per qualche motivo non bramavano altro che vederlo. Tutto porterebbe a considerarlo una macchietta...senonchè le sue decisioni, causa qualche magica e iperscrutabile forza, sono in grado di determinare il destino di molti secondo un clichè che abbonda nell'anime Japponico in generale e, per quanto ti riguarda, non stanca mai. 1-0 per questa serie. 



E se il protagonista tutto sommato funziona, funziona pure meglio la sua comprimaria, Fu Hoho. Assoluta show stealer grazie all'ingenuità che la caratterizza mista ad una forza senza eguali dalle origini solo in parte chiarite nella serie precedente e tale che persino il Gran Tensho la riconosce dallo sguardo argenteo che sarebbe simbolo di illuminazione. La combinazione di ilarità/ingenuità e di mistero di questo personaggio è ottima. Perchè vedere una che come tecnica ti sfodera le 48 tecniche definitive del Monte Konketsu - do not ask - e come abilità speciale il Bukkake - che per chi non lo sa, è una cosa un po' per adulti - ; che ti beve alcohol Baiju a 56° come se fosse succo di frutta; che ha come hobby principale quello di sotterrare, pala alla mano, i possibili sfidanti di Cho Soran; che si fa fregare da un tizio che vende cianfrusaglie che è disposta a pagare a peso d'oro; ma che poi quando si passa alle mani picchia chiunque senza eccezioni ed è persino capace di opporsi a tecniche di privazione dell'anima e di salvare uno che quelle tecniche le utilizza male rischiando di rimetterci la pelle; tutto questo non può lasciare indifferenti. Oltre a questo, il suo bambinesco essere "diretta" e manifestare le proprie emozioni senza nasconderle - ad esempio quando invidia Soran che viene accolto dal Tenshi come se fosse un familiare mentre lei non ha ancora trovato le sue origini - la fa apprezzare come personaggio sincero e schietto e davvero le conferisci agli occhi dello spettatore la caratteristica di "sorellona" ideale. E qui la serie ha già dilagato, la partita è vinta. 

Personaggi a parte, dato che su questo la seconda stagione si è concentrata, non hai molto altro da dire. Potresti scrivere che qualche volta - ricordi l'Ep. 2 ad esempio - la produzione è andata un po' a risparmio di animazione e CG; oppure che hai apprezzato il riferimento a Street Fighter e all'Hadoken di Ryu fatto dai ragazzi del corriere espresso. 


La vera domanda è: di quanti episodi sarà composta questa stagione? Al momento sei arrivato al n. 11 e ancora non vi sono notizie. Ad ogni modo sei disposto ad attendere e pure con una pala in mano se dovesse servire.  

Hitori No Shita, S2: personaggi, tornei e..Fu Hoho Hitori No Shita, S2: personaggi, tornei e..Fu Hoho Reviewed by radish7 on 07:00 Rating: 5

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