Sud Africa: nei dintorni di Cape Town allegramente

2 settimane e mezza, tanto te ne sei stato in Sud Africa con la temperatura media di 40°C e pure con la peggiore siccità di sempre che costringeva a razionare l’acqua persino per la doccia.

Ma guardi ai lati positivi e, tra giornate molto lunghe per lavoro (media 12 ore quando andava bene) e babbuini per le vivaci strade di montagna – tra cui una costruita dagli italiani e pertanto denominata “The Italian Road” che salta una collina arsa dal sole e va sostanzialmente da Wellington a Worcester – hai potuto pure godertela per bene un paio di domeniche andando a visitare prima Stellenbosch e poi un paio di cosette a Franschhoek.

Stellenbosch è rinomata prevalentemente per ospitare la principale università sudafricana; ci passi giusti 4 ore vedendo il giardino botanico – e ti prendono addirittura 10 rand, meno di un euro - , pranzando nel ristorante dello stesso e poi vedendo il Village Museum, in sostanza una camminata attraverso sei strutture tipiche, stile Cape Dutch, inclusa una chiesa. Non molto ma basta.

Passi la giornata intera invece a Franschhoek. Prima visitando il Museo delle Auto che ti permette un’escursione vera e propria in tutta la storia delle quattro ruote – dall’800 ad oggi – . Non proprio una locazione semplice in cui entrare trattandosi di museo privato di proprietà di Mr. Rupert – uno che tra Gioellerie Cartier e tabacchi Chestelfield qualche soldino l’ha fatto – per il quale bisogna prendere appuntamento in largo anticipo. Ma lo sforzo viene decisamente ricompensato grazie a sei capannoni con circa una ventina di auto ciascuno tra le quali spicca decisamente una delle DeLorean che furono usate per Ritorno al Futuro; il resto è del tutto ordinario come si può vedere. Piccola curiosità: l’auto più costosa in esibizione – perché non sono nemmeno tutte quelle esposte – vale circa 10000000 – leggasi: dieci milioni – di eurini ed è una auto da corsa, usata per la Formula 1.

Nel pomeriggio tocca invece una visita ad una specie di zoo safari in cui vengono ospitati leoni – compresi quelli bianchi, sempre bellissimi – e linci riportate da ardue condizioni presso privati, circhi o zoo europei. Non molto da vedere, in realtà: comunque piacevole anche per la presenza di alcuni scimpanzè la cui intelligenza – a detta della, molto carina devi dire, istruttrice – è paragonabile a quella di un bimbo di 7 anni. E difatti il 39enne maschio mette su lo show: poi vede che nessuno gli risponde e tira una spazzola che aveva li’ a portata di mano.

Spazio come al solito alle foto.