Re Post - Flashgames Ep.18: punta e clicca dove le droghe fanno male


Questa edizione della rubrica ha un denominatore comune: punti e clicchi e le droghe fanno male. Ne sono testimoni i due protagonisti del gioco. Non vuoi spiegare oltre perchè altrimenti finisci per fare spoiler e di essere aerodinamico proprio non ti importa. 

Senza ulteriori preamboli a voi: Ritual e Inculcation.


Ritual è un gioco molto breve - in 10 minuti viene finito - sviluppato da due ragazzi russi - Pavel Isaev e Vladimir Kehoroshkov - e giocabile qui

Sei stato incaricato di portare dei documenti molto importanti presso la ridente città di Serov e devi farlo in giornata: peccato che la città disti parecchio da dove ti trovi. Ma la fortuna ti assiste - lol -: trovi quella che sembra essere una scorciatoia. Ovviamente buchi una gomma, niente ruote di scorta, niente cric, niente cellulare, niente supereroe russo che ti salvi: te la devi fare a piedi fino ad una baracca che avevi visto in precedenza sperando che qualcuno possa darti una mano. 

Graficamente il gioco è in realtà molto semplice, trattandosi di un susseguirsi di foto una dopo l'altra, scelte comunque davvero bene dai due autori. L'impreziosimento tecnico è decisamente portato dal fatto che queste foto possono essere scrollate - alto in basso e sinistra verso destra - col mouse al fine di rivelare maggiori particolari della scena in questione. Piacciono molto i particolari effetti che vengono usati al verificarsi di determinate circostanze: pur se costituiti semplicemente dall'applicazione di un filtro per colore - bastano rudimenti di Photoshop, mica occorre essere dei grafici - rivelano una buonissima idea di fondo e fanno capire che non servono cifre incredibili per ottenere un buon risultato. 

Buon risultato che viene cosi' conseguito su più fronti e innanzitutto nel gameplay. Ancora un filtro molto semplice permette di individuare i particolari cliccabili dei diversi scenari assieme al cambiamento di forma del cursore. Questi piccoli particolari - non di rado difficilmente trovabili giacchè vale la regola per cui in primo piano ti porto una figura cliccabile che copre quasi tutto lo schermo e solo se hai pazienza e notevole vista trovi anche gli altri - sono rilevanti in quanto determinano talvolta il finale. Si, perchè vi sono almeno 5 finali - tu quelli hai trovato ma non escludi ce ne possano essere degli altri -, alcuni considerati dei Game Over, altri degli alternativi. Ancora pochi soldi ma buonissime idee; accompagnate da una trama che non sarà originalissima - non la spoileri - ma che comunque decisamente è piacevole. 

Molto bene pure la componente horror che consta sì della parte visiva ma anche e soprattutto di quella sonora: una musica di sottofondo agghiacciante - caratterizzata dall'improvviso crescendo di semplice suoni su una base di silenzio - e dei rumori da far accapponare la pelle - specialmente quando compare la signora a dare da mangiare al gatto - costituiscono l'altro punto fortissimo di questa piccola opera. 

Per la terza - e ultima - volta: pochi soldi ma buone idee e una realizzazione decente, il talento c'è e si vede. 



Diverso è Inculcation, sviluppato da Chris Ayres e giocabile qui. Si tratta di un gioco piuttosto classico di fuga da una stanza con alcune componenti decisamente interessati. Al solito ti risvegli in un luogo di cui non hai idea e tutto quello che vuoi è uscirne. 

Graficamente il gioco si presenta ben fatto con varietà di scenari tutti piuttosto ansiogeni e con alcuni screamer molto ma molto ben studiati. Della giocabilità non c'è nemmeno da parlarne trattandosi di un punta e clicca. 

Dove il gioco vince decisamente è nel gameplay. E' presente la solita barra inventario in basso nello schermo che viene impreziosita pure dalla presenza - almeno per la prima location - di una mappa che indica - similmente al primo Resident Evil ma senza possibilità di ingrandirla - le stanze in cui si è entrati e quelle in cui ancora si deve entrare oltre chiaramente alla propria posizione; il menù vero e proprio - richiamabile con pressione di un piccolo tastino in alto a destra nella barra - è davvero essenziale ma decisamente funzionale. Piacciono gli enigmi nient'affatto scontati ma nemmeno cervellotici e piace pure il fatto che bisogna selezionare l'oggetto giusto dall'inventario al momento giusto. Non si può parlare di componente RPG propriamente detta ma un minimo di documentazione esiste. Esiste poi una componente sparatutto che abbiamo già visto in altri giochi flash di questo tipo - tanto per dirne uno andate qui - e alcuni minigames a chiudere il ciclo. 

Piace pure la trama - che non spoileri - e piace il fatto che il gioco sia abbastanza ma non eccessivamente breve: una mezz'ora in tutto. 

Il comparto sonoro, infine, appare discreto con musica di sottofondo abbastanza inquietante e alcuni rumori - specialmente in caso di apparizioni di mostri - che non faranno sobbalzare sulla sedia ma certo contribuiscono ad aumentare la tensione. 


E' tutto per questa edizione e ricordate: niente droghe.

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