2012: Ice Age - perchè l'apocalisse può avere mille facce



Se sei l'Asylum - e tu che leggi questo blog dovresti conoscere bene questo nome ormai - la cose le devi fare proprio in grande: così, dopo aver distrutto la terra con la forza del Sole tipo Daitarn 3  e averne invertito i poli magnetici - con 2012: Doomsday che non hai visto ma ormai che ci sei vuoi vedere come finisce il tuo amato pianeta e quindi lo farai - , ti diletti, sempre nell'anno di grazia 2012, a farla fuori anche con una bella glaciazione: questo in breve il contenuto di 2012: Ice Age, allegramente catastrofico film del 2012 della casa di produzione americana. 

5 motivi per ghiacciarsi o non ghiacciarsi, per innevarsi o non innevarsi, per sublimarsi o non sublimarsi - nel caso voi siate esseri di gas - . 


1 - Effetti speciali e ambientazione 

Hai anche visto di peggio. 

Non male l'idea di passare da una vicenda all'altra a seconda dei personaggi implicati con un panorama di paesaggi innevati; notevoli proprio i pezzi di ghiacciaio che si staccano ed arrivano come proiettili sugli Stati Uniti e decisamente ben fatto l'effetto di congelamento improvviso delle persone, ridotte a statuine, sulle strade. Poi però arrivano alcuni sfondi ed esplosioni chiaramente come after effect di quelli a basso costo su pellicola, talmente finti che a confronto la Leotta è naturale: tutto torna ai classici standard Asylum. 

La ricostruzione della città coperta da ghiaccio è però più che degna ed esiste persino un tocco di inaspettata fisica quasi azzeccata quando si decide che, viste le dimensioni del ghiacciaio in avvicinamento - 250 kilometrini quadrati, non proprio una scheggia anche se la sua posizione varia piacevolmente tra l'Islanda e la Groenlandia a seconda probabilmente di come si sono svegliati nelle varie mattine di riprese gli autori - il vapore e i detriti di ghiaccio coprono il cielo provocando così una notte perenne e che al movimento dello stesso possano accompagnarsi tornadi in grado di far saltare le comunicazioni digitali. 

Ma il bello deve venire, eh: e la tua non è affatto una freddura. 

2 - La trama 

Mah, Bill - scienziato di fama mondiale, almeno credi - capisce che sta per arrivare un bel problema formato Iceberg; prova pure a informare i colleghi che proprio non ci credono. A questo punto recupera la sua bella famigliola - moglie Teri e figlio Nelson - e vuole raggiungere New York per salvare la figlia Giulia. Ci riesce pure e ci impiega esattamente tutto il film di 1 ora e 25 minuti. Beh, meglio tardi che mai. 


3 - Geni in azione 

Già il fidanzato di Giulia si merita una menzione per aver proposto, con una sorta di glaciazione in corso, di andare in una metropolitana per stare protetti: ecco, bravo, se rimanete bloccati voi siete talmente protetti che morite, ironia della sorte, di freddo prima che di stenti. 

Ma anche lui deve cedere di fronte a Bill. Un fenomeno vero che farebbe invidia a MacGyver, uno che con del letame - sì', letame - fortunosamente trovato in un furgone finito fuori strada e diesel recuperato da un auto - no, non usarlo mica per riempire il mezzo con cui stai tentando di viaggiare - fabbrica una bomba. E se ne gloria pure col figlio, eh: nitrato di ammonio + gas - recuperato da una bombola che non si sa come mai è proprio posizionata vicino a lui: vabbè, cose che normalmente si trovano nella strada della tua città, soprattutto durante una glaciazione - = bomba. 
Se questo non bastasse sa pilotare un aereo e ha pure altre qualità: il tutto con la faccia di John Belushi costantemente sorpreso a fumarsi una canna. 

Se non è un mito lui, nessuno mai. 


4 - Ilarità involontaria e ritmo 

E' sempre una produzione della Asylum quindi qualcosa che faccia sorridere - volutamente o meno - c'è di sicuro. Ad esempio: in pieno viaggio all'interno di una vettura piuttosto fredda, il figlio trova delle patatine ma mica le condivide con i genitori che stanno seduti davanti. Viene scoperto e la reazione è una sonora risata, quando la più probabile sarebbe stata una di quelle sberle che poi il freddo non si sarebbe più sentito. 

Il ritmo? incalzante, a dir poco: 1 ora e mezza per riunirsi con la figlia e nel mentre succede...nulla. 

5 - Vaghe scopiazzature 

Ti sono venuti alla mente: 

- The Walking Dead o la dozzina di serie survival simili. Alla fine tutta la storia è un viaggio di tre persone verso una meta, superando mille - facciamo due in realtà - difficoltà in uno spirito di sopravvivenza stentata - questo lo aggiungi tu, visto che i protagonisti la prendono più o meno come una gita fuori porta, ridendo sempre -. Si trovano sopravvissuti, si viene assaliti da delinquenti e salvati da un prodigo membro della Guardia Nazionale che si trovava lì non si sa perchè e vi è persino un predicatore - giusto per aggiungere un po' di colore - che invita al pentimento anzichè a scappare. 

- Final Destination: qualche incidentino imprevedibile ed inaspettato quanto a dinamiche come una tizia che viene colpita da un blocco di ghiaccio viaggiante a velocità prossime a quelle della luce e proveniente da fuori schermo. 

- Dragon Head: per il disperato - si fa per dire - tentativo della coppia Giulia e fidanzato - di cui non ricordi il nome, talmente colpisce come personaggio - di uscire da un tunnel in cui erano volutamente entrati e per la loro sorpresa nel vedere le condizioni del mondo distrutto appena fuori. 

- Il Pianeta delle Scimmie: guardare il film, come hai fatto tu, e dare un'occhiata al finale. Non aggiungi altro. 


In definitiva un film guardabile, sotto una bella coperta e con una tazza di tè caldo. Sempre che non vi sia Bill in giro chè altrimenti con il tè è pure capace di creare una tossina biologica. Per chi voglia l'iceberg è qui
2012: Ice Age - perchè l'apocalisse può avere mille facce 2012: Ice Age - perchè l'apocalisse può avere mille facce Reviewed by radish7 on 09:14 Rating: 5

Nessun commento:

DomKaneki2015 . Powered by Blogger.