Attackati al Titan cap. 74: Giochi senza Frontiere



Davvero avevate pensato che questa rubrica fosse stata accantonata solo perchè qualche puntata è stata saltata? 

Ah, ecco. Signori e Signori il grande ritorno di Attackati al Titan. 


Dobbiamo chiudere un buco e l'unica maniera per farlo è utilizzare il potere titanico di Eren di indurirsi. Ovvero di diventare della stessa materia di cui è fatto il suo cervello. Le prove? Facile, dopo che Mikasa - come al solito - gli salva il didietro e lo acciuffa mentre stava eseguendo il volo dell'airone ubriaco di Nanto, la Jappa gli domanda del modulo per la manovra 3d e lui risponde che è tutto ok. Ma scatta il dramma: si è solidificato anche il suo mantello e toglieteli tutto ma il mantello - e i neuroni, tanto non ne ha - no. Mikasa per contratto - visto che quello è il suo ruolo - gli deve cedere il suo ma una faccia da "Ma che....davvero?" non se la fa mancare. Contributo fotografico sotto



Che per una volta Eren abbia fatto qualcosa di giusto, non ci crede nemmeno lui: domanda a Mikasa se davvero ha chiuso il buco e se è stato cosi' facile. Al che la Jappa se ne esce - sempre per contratto, i suoi veri pensieri non è dato conoscerli - con un "Credi in te stesso". 


Si potrebbe proseguire in questa maniera per tutto il riassuntone, ma tutto sommato vogliamo bene ad Eren - soprattutto perchè non siamo li' a dovercelo sorbire - e sarebbe più noioso della volta che minacciò in cima ad un albero Reiner e Berthold e per tutta risposta si trovò le braccia amputate. 

Mentre Levi, per non si sa bene quale motivo, prova a fargli capire qualcosa, suscitando in Eren la solita espressione di chi si trova dal pescivendolo con l'idea di comprare una tagliata, scatta il momento del Piccolo Detective. Armin sugli scudi; perchè a lui da piccolo il nonno aveva regalato il manuale delle Giovani Marmotte e da allora il suo cervello ha cominciato a fumare. Si, roba buona: mentre Armin fissa sbigottito tre tazze, cercando di capire sotto quale ci fosse la pallina, Erwin gli fa notare che il punto è un altro. Per fortuna che ci sei tu Erwin, giuro che ti pago il braccio - che non dovresti più avere ma a volte ti ricompare - meccanico io. A costo di chiamare il Galaxy Express. 

Il problema è che ad Erwin il gioco della pallina piace, ci ha passato l'infanzia; riconosce cosi' che il cervello di Armin gli sta salvando la giornata - almeno si divertono ecchetedevodi' - pertanto determina la promozione di Armin a capo delle operazioni. E siccome si aspetta che il biondino se ne esca con qualche altra trovata delle sue - tipo chennesò, i soldatini - gli dice pure di prendere tutti gli uomini che gli servono. Solo che questi sono vivi, mica di plastica e c'hanno pure voglia di lavorà: chiedono perciò ad Armin cosa devono fare. La risposta di Armin è precisa, efficace e ben formulata. 


Ok, tocca dire qualcosa: va bene la prima cosa che capita a mente. Si gioca a nascondino. Perchè li' Armin è forte. Fa subito tana libera tutti. 




A quel punto Erwin non se la sente davvero più di lasciar perdere e accusa Armin di aver la testa dura come un muro. Ed ecco la felice intuizione: i nemici sono nascosti nel muro. Cercare nel muro. 

Reazioni contrastanti: chi strattona Armin considerandolo un imbecille, chi gli crede e dice che si farà come dice lui - ovviamente Erwin a cui i Giochi Senza Frontiere sono sempre piaciuti e Armin lo sta deliziando con una perla dietro l'altra - ma la reazione migliore ce l'ha come al solito Eren che, dopo un buon 10 minuti, chiede al compagno se ha trovato qualcosa come al suo solito, suscitando lo sguardo di sdegno misto a rassegnazione di Levi.


Fermi tutti: il biondino aveva ragione. C'è un punto vuoto nel muro. Non sarebbe stato possibile capirlo altrimenti senza il cervello di Armin: c'è solo una crepa grande quanto il cratere dello Yucatan e visibile anche dalla Luna. Ah Armin, se non ci fossi tu, saremmo tutti persi. Persino lui fa la faccia di chi non ci crede di aver azzeccato qualcosa, quella tipica del concorrente di Rischiatutto che, dovendo sciegliere tra A e B, dice C e gli va di bofice in quanto il conduttore aveva sbagliato domanda. 


Ecco che dal buco esce Reiner e Levi lo infilza alla stessa maniera di uno spiedino: un colpo al collo e uno al torace. Perforato più di una gomma Pirelli finita in un deposito di chiodi, Reiner stramazza al suolo, perde coscienza e titanizza. Tra le maledizioni di Levi che dice che ci mancava tanto cosi' ma se è fuorigioco è fuorigioco e l'uccisione viene annullata. 

Intanto arriva King Kong che ha sentito che ci sono i Giochi Senza Frontiere e ha preparato una squadra di tutto rispetto: già uno dei suoi giganti si mette in posizione da centometrista e uno è pronto allo stacco di testa. Qui son problemi: questi eccellono in qualunque disciplina e per dar il buon esempio - e un po' anche perchè aveva appena terminato la partita a Donkey Kong e voleva imitare il suo idolo - il gigante scimmia fa vedere di cosa è capace nel lancio del peso. Ci mette cosi tanto ardore che dallo slancio il suo braccio viaggia oltre velocità luce e si smaterializza per qualche istante. 


Mentre la squadra di King Kong se la ride 


pregustando la vittoria e il conseguente premio in umani da pappare, le tavole finali ci avvertono che siamo pronti allo scontro decisivo che decreterà gli assoluti campioni dell'Edizione dei Giochi Senza Frontiere, anno 730equalcosa. 


Se volete fare da arbitri, potete mandare e-mail a: arminlastutocontrotitanoscimmiailforzuto@titangames.sh, dove sh è il dominio che sta per Shigashina se qualcuno se lo fosse domandato.

Attackati al Titan cap. 74: Giochi senza Frontiere Attackati al Titan cap. 74: Giochi senza Frontiere Reviewed by radish7 on 06:57 Rating: 5

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