Uno dei temi più frequenti nei giochi flash è sicuramente quello dell'uscita da una stanza o da un luogo isolato dove spesso si finisce per non si sa quale motivo. Se il concetto è quello, lo sviluppo può poi essere il più vario andandosi il gioco a configurare come un semplice insieme di indovinelli logici fino a ritrovare la chiave o la combinazione che permette di sbloccare la bramata porta di uscita oppure piuttosto a costruirci una storia sotto che si sviluppa grazie agli indizi raccolti che divengono parte dell'esperienza. Nei giochi del secondo tipo si mira dunque anche e soprattutto alla trama, avvolgendo un velo di mistero iniziale al gameplay che dovrà poi essere svelato strada facendo.
Ecco che ti capita sotto le mani - anzi tra i tasti del mouse - un gioco che trovi molto interessante per la sua semplicità ma la contempo per la sua complessità realizzativa: si tratta di The Conjuring Mistery, sviluppato da tal Kai3114 che, da buoni 6-7 anni a questa parte, si rende protagonista di giochi di questa tipologia.
Allora ne provi più di qualcuno - tutti quelli dal vago sapore horror - e decide che si, si merita un post a parte.
Per i curiosi ecco subito la pagina dello sviluppatore in cui si possono reperire almeno una buona trentina di giochi. Ne hai provato una decina, cercando di andare a spaziare su diversi momenti temporali: dal 2008 sino al 2016.
Liquidi subito gli aspetti negativi, chè poi da scrivere su quelli positivi ce n'è.
Piacciono davvero poco i caricamenti piuttosto lunghi - almeno per chi come te ha un ADSL discreto ma non certo una connessione a fibra ottica - che sono persino duplici: prima si carica la pagina iniziale del gioco, poi il fatidico clic sul pulsante"Start" si traduce in un secondo caricamento. Vero è che nei giochi più vecchi il particolare si nota molto di meno in quanto meno pesanti e quindi con tempistiche accettabili.
A livello di gameplay ti piace abbastanza poco - e ormai l'avrai ripetuto all'incirca ventordicimilionidivolte - il fatto che il cursore cambi forma, diventando manina, quando lo si sposti sopra l'oggetto notevole: è tuttavia vero che la particolare ricchezza delle ambientazioni e del disegno finirebbe altrimenti per indurre il giocatore a cliccare ovunque e probabilmente a ragequittare prima del dovuto. In uno dei giochi, poi, uno degli enigmi matematici era chiaramente sbagliato facendo perdere buoni 15 minuti finchè non hai deciso - una delle prime volte - di andarti a vedere un gameplay o non ne venivi fuori.
Si chiude qui la sezione dei reclami e si apre quella - molto più corposa - dei pregi.
A cominciare dalla grafica che, realizzata molto semplicemente con un susseguirsi di disegni per le varie locazioni, appare quanto mai ispirata grazie a sapienti giochi di luci ed ombre e alla scelta di locazioni fatiscenti che bene trasmettono tutto il senso dell'horror richiesto. Senza rinunciare a qualche tocco veramente stilisticamente molto bello: ti hanno colpito in particolare la cura dedicata alle finestre di dialogo con avatar dei personaggi a tutto schermo e alle finestre - talvolta importanti al fine del gameplay - che ingrandiscono gli oggetti stivati in maniera da poterli analizzare, l'inserimento di un effetto di interferenza in uno dei giochi - Ju On Escape - e di un filtro verde per riprodurre un visore notturno in un altro - Alien Forest Escape - e pure le introduzioni molto semplici, prive di tanti fronzoli, con scritte bianco in campo nero.
Il gameplay è ancora una volta molto semplice in sè ma realizzato con estrema cura. Si tratta di punta e clicca in cui essenziale, al fine di raggiungere il punteggio più alto, saranno due cose: finire nel più breve tempo possibile e recuperare degli oggetti non essenziali ai fini della soluzione - monete, lettere dell'alfabeto, diamanti, gemme a seconda dei giochi e in armonia con la storia narrata - che lo accresceranno. Piace moltissimo il menù cosi lineare - una barra a lato o in fondo allo schermo - ma cosi efficace: si possono non solo utilizzare gli oggetti stivati ma anche combinarli od esaminarli. In quest'ultimo caso l'oggetto selezionato viene proposto a tutto schermo in finestra dedicata cosa di cui hai già detto. Gli enigmi sono molto vari anche se raramente complicati: a combinazioni numeriche o alfabetiche e spostamento di oggetti alfine di trovarne degli altri se ne accostano alcuni più "tricky" - termine inglese per dire "truffaldini" - come dover attendere tenendo premuto un tasto - cosa che sembrerebbe molto veniale ma, abituati a dover sempre agire, l'inerzia può non essere facile da pensare - oppure improvvisare qualche nota sui tasti di un pianoforte sulla base di un indizio non proprio facile.
La parte horror si sostanzia in una parte visiva in cui forte merito hanno i disegni delle locazioni con giusto l'inserimento di qualche particolare inquietante come può essere la classica scritta col sangue e le apparizioni spettrali, aliene o sovrannaturali in genere ; più una parte sonora che recita alla grande il copione scelto con effetti di crescendo ansiogeno e disturbi che rendono esattamente il feeling del giocatore durante la partita.
Altro particolare che non dispiace è la durata. Raramente sui 20 minuti, molto più sui 10-15, permette a questi giochi di non diventare pesanti o di non voler creare un effetto "c'è più di quello che sembra": lo sviluppatore ha scelto la via della semplicità curata, di conseguenza ha ben pensato che guadagnare tempo mettendo enigmi inintelligibili o facendo girare il giocatore a vuoto per ore non era la strada giusta. Il gioco è quello che è e deve essere gustato per quello che da senza mai indurre a smettere se non alla fine.
In definitiva uno sviluppatore da tenere sott'occhio qualora decida di fornire altre prove del suo indubbio valore.
Flashgames Ep. 32: Scappareeeee secondo Kai3114
Reviewed by radish7
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