Flashgames Ep. 36: tecnicamente interessanti



Che la creatività e la capacità da uscire dagli schemi sia decisamente un punto importante nei flashgames è fuori di dubbio: la tecnologia costituisce al contempo un indubbio limite per gli sviluppatori ma anche uno stimolo. Accade cosi che ti imbatti in un paio di giochi che, per diverse ragioni, ti hanno abbastanza colpito. 

A voi Alone e Being Her Darkest Friend

Alone è un gioco molto veloce che assume più i connotati di una sorta di avventura grafica: poco verrà infatti richiesto di fare al giocatore mentre la maggior parte delle dinamiche consistono nel vivere la storia cosi' come viene narrata. Sviluppato da OneManRektArmy e giocabile qui, verrai immerso in un'atmosfera di puro e macabro orrore senza alcuna soddisfazione fino alla fine. 

Il gioco hai dei punti positivi e dei punti negativi

Cominciando dai secondi, i comandi non sono molto agevoli: ci si sposta con le frecce direzionali DX e SX trattandosi di gioco a scorrimento orizzontale - esiste la possibilità di accucciarsi con il tasto freccia in basso ma non sembra in realtà, al di là della buona animazione, questo serva mai nel gioco - ma l'interazione avviene col clic del tasto SX del mouse: non proprio la migliore disposizione a meno di essere mancini. Il caricamento iniziale è abbastanza lungo e, per qualche motivo, le finestre a schermo che spiegano i punti di interazione si aprono leggermente in ritardo. Anche la libreria suoni non è al meglio: esistono solo un tema iniziale ed uno finale e nessun tema in gioco; i rumori delle transizioni a stanza successive simulano l'apertura di porte ma sono troppo forti e disturbanti. 



Ma per il resto è un giocone con la G maiuscola. A cominciare dalla grafica: le ambientazioni sono in bianco e nero con contorni sfumati degli oggetti a dare il senso di qualcosa di non ben definito e capito; il solo personaggio è a colori e le animazioni dei movimenti sono davvero molto ben riportate. L'incontro con i pochi altri personaggi porta a dei disegni di pregevolissima fattura sempre sullo stile già descritto. 

La trama appare quantomai disturbante e spiega abbastanza poco di quello che succede; in un paio di occasioni viene richiesto di effettuare delle scelte, l'ultima delle quali va a determinare il finale. Il gioco consente poi di ricaricare dal momento dell'ultima scelta, permettendo quindi di vedere anche il secondo finale senza dover ricominciare da capo. 

In definitiva 15 minuti di sconcerto e perplessità che vale la pena provare. 


Being Her Darkest Friend è descrivibile in maniera davvero molto semplice con un paragone: tecnicamente sembra di vedere The Last Door. Sviluppato da Christian Haumer e giocabile qui, consiste di buoni 40 minuti di avventura alla ricerca di tutto ciò che può ricostituire la stima della protagonista, pittrice dubbiosa del proprio talento. 

La grafica è quindi volutamente pixellosa a creare quell'atmosfera di incertezza che permea la storia e si sviluppa tra una dimensione sconosciuta ove la protagonista interagirà con alcune persone del suo passato e quella "reale" ove dovrà compiere determinate azione al fine di riconquistare la fiducia nei propri mezzi.


Quanto alla componente RPG, si sostanzia tutta in una serie di indovinelli - che metteranno comunque alla prova le meningi del giocatore - ed è presente una barra inventario in basso ove poter stivare gli oggetti; il gioco è in definitiva un punta e clicca quindi tutto si fa col mouse. Piace però molto il concept con alcune idee magari non nuove la interessanti: liberarsi dalle delle tele mediante delle foto sa molto di Project Zero, disegnare di dipinti del proprio - odiato - maestro al fine di scoprire cosa veramente dietro essi si celi è soluzioni molto creativa. 

A quanto sembra il gioco possiede sia un prequel - " A Fragment of Her" - sia una continuazione "Ceasing To Be Her Demise" - formando dunque una trilogia che è giocabile nel sito degli autori http://www.chronerion.com/. Vale la pena di darci un'occhiata se non temete strane facce e dimensioni oscure. 


E' tutto per questo appuntamento e se avete quadri in casa del cui significato non siete proprio sicuri...provate ad andare giù di pennello. 

Flashgames Ep. 36: tecnicamente interessanti Flashgames Ep. 36: tecnicamente interessanti Reviewed by radish7 on 18:29 Rating: 5

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