Indie Rpg Ep. 47: Perseverando in un lago



Chi leggerà il titolo del post non ci capirà probabilmente nulla. Che è poi quello che ti è successo quando hai provato "The Doctrine of Perseverance" e "Lakewood Story" anche se per motivi molto diversi. 

Con il nonsense come filo conduttore, a voi in 2000...no, dopo la pausa. 


Lakewood Story è un gioco breve - almeno fin dove sei riuscito a giocarlo chè mica hai capito se quella sia la fine - di cui al momento è disponibile solo il primo episodio di 3 previsti; tuttavia, dato che il progetto è del 2012 è molto probabile sia stato abbandonato al desolato e sinistro luogo ove si svolge. Sviluppato da NecromireGames e scaricabile - solo se si vuole, eh - qui, ti fionda in uno strano villaggio in riva ad un lago dove qualcosa di non necessariamente felicissimo è accaduto. 

Parti subito da quello che ti è piaciuto chè non è che vuoi essere poco clemente. Il sonoro è quello di Resident Evil - davvero -: porte, passi, spari, menù etc. E qui potresti pure chiudere: ma no, occhio che ce n'è da dire. 



Numerosi i bug presenti: a parte le camminate in luoghi della schermata che dovrebbero essere occupati dai muri accessibili da crepe che evidentemente sono portali tridimensionali, persino il testo dei dialoghi si presenta con qualche erroruccio di inglesico e, soprattutto, privo di qual si voglia punteggiatura, il che lo rende francamente ingiocabile a chi non possegga una forte preparazione sull'analisi logica inglese. Per qualche ragione, poi, il tasto del menù - consueto tasto X - funziona solamente finchè non si raggiunge il luogo dove i fatti dovrebbero avvenire; diviene poi inattivo e non si può nemmeno salvare. Gli oggetti che vengono raccolti sono solo bottiglie di rum e proiettili di cui francamente non si sente nemmeno il bisogno giacchè mai e poi verranno usati, complice anche il bug del menù di cui hai detto. Per concludere poi con il migliore: arrivati in una certa magione, appare solo una luce fioca al posto del personaggio e la si può muovere solo a destra e sinistra: se questo è un finale, devi ammettere che è perlomeno molto originale. 

Peccato perchè la trama - da quel che ne puoi intendere - non sembrava affatto male e l'ambientazione scelta prometteva assai bene. Gli enigmi per lo più sono di tipo combinazione numerica anche se davvero molto facili da risolvere. 

Riprenderà questo progetto? Forse no ed è anche meglio cosi.


Vai meglio decisamente con "The Doctrine of Perserverance", altro veloce RPG Indie diviso a capitoli di cui solo il primo al momento accessibile. Sviluppato da Nedras e scaricabile qui, ti porta a far la conoscenza di una ragazza la cui famiglia è piuttosto problematica.

Graficamente si presenta davvero ben fatto con ottima definizione delle schermate in gioco e con qualche abbellimento con disegni specialmente nei crediti finali. Che vengono peraltro doppiati da quelli iniziali: il gioco consiste infatti di un preambolo al termine del quale appaiono i crediti prima di passare al primo capitolo. 



Anche il gameplay tuttosommato convince. Piace molto l'estrema semplicità ed efficacia del menù, diviso in due livelli, di cui il primo - tasto X - contiene solo le due voci per l'uscita dal gioco ed oggetti e il secondo apre la schermata degli oggetti stessi. Piacciono gli enigmi che da un lato si presentano di ricerca degli oggetti o con combinazioni numeriche, dall'altro mischiano questa componente con la fase a tempo; ti riferisci in particolare ad una schermata dove occorre, nel risibile tempo di 15 secondi, trovare una chiave che permetta l'uscita dalla stanza prima che una presenza non certo confortante ti raggiunga. Ebbene: vi sono alcuni punti dove la chiave può trovarsi e proprio in essi, in differenti run, si sposta; come a dire: troppo facile se muori ricordare dove è la chiave, te la devi ritrovare di nuovo. Non capisci molto come funzionino i salvataggi: nel senso che non esiste un unico oggetto dello schermo a consentirli giacchè talvolta devi cliccare il consueto tasto azione Z su un floppy disk, tale altra su un orsacchiotto. 

Buona la componente sonora che si arricchisce con la presenza - sia pure non sempre - di un doppiaggio in alcuni dialoghi. 

In definitiva un gioco che pare promettere bene pur avendo margini di miglioramento: non resta che attendere le puntate successive. 


Si conclude qui questo appuntamento: se per caso finite in prossimità di un lago...attenti ai bug, altro che gli squali. 

Indie Rpg Ep. 47: Perseverando in un lago Indie Rpg Ep. 47: Perseverando in un lago Reviewed by radish7 on 21:43 Rating: 5

Nessun commento:

DomKaneki2015 . Powered by Blogger.