In sight: Soten No Ken, una rilettura, parte terza



E sei cosi arrivato alla conclusione della rilettura di Soten No Ken. Curiosi di scoprire cosa quest’ultima parte riserva? 

Beh, stavolta ce n’è e davvero parecchio. Giusto il tempo di mettere i link dei precedenti appuntamenti – qui e qui – e procedi. 


La prima cosa di cui ti va di parlare è decisamente la Storia della Famiglia di Hokuto, magari facendo una comparazione con la serie classica chè qui le cose si fanno parecchio complicate. 

Innanzitutto viene confermato – come da appuntamenti precedenti – che la fondazione della Divina Scuola di Hokuto si deve a Shuken cui fu affidato il compito di creare l’arte assassina più forte tra tutte con lo scopo di proteggere tutte le figure di spicco della storia dell’umanità che potenzialmente potessero proteggere la pace. 

Per fare questo viaggiò fino a raggiungere gli Yuezhi, depositari della Scuola Lunare di Seito. Non fu proprio accolto a sakè e gamberetti: alcuni esponenti della tribù lo attaccarono e lui dovette difendersi, il che significa ferirli giusto per fargli capire chi comanda. Tra tali esponenti fortuna volle che vi fosse pure Yuma, figlia del gran maestro e notevole bellezza nonché a sua volta marzialista di tutto rispetto. Gli occhi tristi e piangenti di Shuken la fecero innamorare. I due consumarono e Yuma restò incinta, non dopo aver insegnato all'amato i segreti dei punti di pressione, caratteristica della sua scuola. Purtroppo, il destino di Hokuto voleva che solo uno fosse il successore ragion per cui Shuken dovette uccidere tutti i membri del Dojo. Tranne uno: non riusci infatti a far fuori la stessa Yuma che, al fine di liberarlo dall'incombenza, decise di gettarsi volontariamente in un burrone. Tuttavia la donna non mori’ e diede alla luce il pargolo che dovette anche difendere dalla sua tribù che lo vedeva come il frutto del peccato: per questo motivo si sacrificò al suo posto. Grati, gli Yuezhi abbandonarono il piccolo nel deserto e venne allevato da una lupa che altri non è che quella che Kenshiro trova nel Tempio. 

Manco a dirlo il piccolo sopravvisse ed anzi il suo discendente è proprio Yasaka che quindi, al pari di Kenshiro, è discendente di Shuken

Piccola parentesi per indicare come tutto questo non fosse narrato nel manga principale ma come per il momento non vi siano comunque contraddizioni di sorta. Che arrivano subito dopo

Nel periodo tra il 618 ed il 907, sotto la Dinastia Cinese Tang, nella capitale Hingbo ritorna Kukai – anche noto come Kobodaishi – che aveva avuto il compito dal maestro Huo Kuo – il settimo maestro delle dottrine cinesi, residente nella capitale imperiale Chang’An - di portare la Divina Scuola di Hokuto in Giappone. Aveva cosi fondato la scuola Buddista Shingon ed in soli sei mesi era riuscito nel compito affidatogli. 

Salto all'epoca Sengoku e si vede l’allora successore – identico ovviamente al Kenshiro attuale – parlare con un certo Oda Nobunaga - che vive tra 1524 ed il 1582 per dare dei riferimenti temporali - presso il tempio di Honno e spiegare che Hokuto protegge tutti coloro che sono destinati a salvaguardare la pace. Questo vale dunque per Oda o Hideyoshi o Tokugawa; ma era valso in passato - tra il 221 ed il 280 d. c. - pure per le tre dinastie della Cina cioè Cao Cao del Regno di Wei, Sun Quan del regno di Wu e Liu Bei del Regno di Shu. Nomi che suonano familiari? Beh sono esattamente quelle delle tre Scuole di Hokuto che abbiamo imparato a conoscere che potrebbero essere dunque nate – tutte dalla solo leggermente precedente Divina Scuola Di Hokuto che viene ripetutamente detto aver 1800 anni – proprio in questo periodo. 

E qui le cose rispetto al manga originale si fanno parecchio complicate giacchè in quel caso la Divina Scuola di Hokuto nasce per ultima, come arte assassina definitiva derivante da una già esistente dinastia che, con ogni probabilità, potrebbe essere quella dell’Hokuto Soke oppure addirittura quella dell’Hokuto Ryuken che qui, col nome di Hokuto Liu, si trova a derivare dallo Shinken e non è certo fondata da un fantomatico e coevo cugino di Shuken di nome Ryu cui il destino rifilò la bacchetta più corta. Di più: nel manga originale si dice addirittura che la Terra dei Demoni è sede di una scuola di lotta da cui tutte le altre derivano - incluso Nanto e Gento - vecchia - e qui la traduzione italiana potrebbe sbagliare secondo te - di 4000 anni, altro che 2000 o 1800. 



E le contraddizioni non sono certo finite ma prima devi parlare un po' di un altro argomento: il Rito del Dono Celeste.

Viene confermato che si tratta dell'ultima prova cui viene sottoposto il successore della Hokuto Shinken e consiste in un duello con il successore della Liu. Solo dopo averlo superato con successo, il successore Shinken ha la possibilità di leggere una stele - che è opportunamente nascosta dentro una statua - con cui apprende anche nuove tecniche. Lo scontro tra Ken e Zong Wu, in Soten No Ken, è davvero spettacolare - del resto è l'ultimo del manga - e ci permette sia di capire le origini di Ken che di apprezzare tutto il rituale. 

Quanto al primo punto, Ken in realtà nasce a Ningbo, sede del Sacro Tempio della Scuola Liu in cui si trovano anche le tombe di tutti i maestri della scuola; la madre è Guan Yin - anche nota come Yue Ying -, figlia del precedente maestro della Scuola Liu - Xuan Xin Liu, un vecchiaccio che darà parecchio figlio da torcere persino al giovane Zong Wu - che, durante una visita di Tesshin presso il tempio, se ne innamora. Tesshin è però già il successore dell'Hokuto Shinken - allora già con sede in Japponia - e se ne va, nonostante l'amasse e nonostante sapesse che ella aspetta un figlio. Fino a tre anni - e lo desumi dal fatto che Ken dice apertamente che da quel momento ha ricordi perfettamente nitidi ma non ricorda la madre - Kenshiro vive li per poi raggiungere il padre nella Terra del Sol Levante. Nel frattempo Guan Yin - che continua a conservare un aspetto giovanile a differenza della inserviente Dan Yang e che è persino capace di nascondere la sua vera identità a Kenshiro e di avvicinarlo senza che egli senta il suo odore o ne percepisce la presenza - rimane al Tempio dove viene considerata in sostanza "La Sacra Madre". 

Lo scontro è pieno zeppo di tecniche e rituali che in parte sono stati già visti sia pure con un nome diverso. Già la preparazione dei due contendenti ha un che di mistico: almeno per Zon Wu che affronta la Cerimonia del Fuoco Sacro - la stessa che intraprese il suo maestro quando lo nominò successore per morirci volontariamente - ; Ken, dal lato suo, si limita a fare pisolini e fumare nella stanza che contiene la statua oltre a distruggere su indicazione della madre un blocco di pietra Taiu, porosa e quindi ardua da rompere con una solo dito. I due contendenti partono con la Preghiera per l'Ascesa al Cielo che assomiglia molto a quel Palmo per l'Ascensione Celeste che anche Yasaka e il successore della Scuola Cao, Tai Yan, conoscono: si tratta di dimostrare che non si ha rancore per il proprio avversario ma anzi gratitudine. E sembra davvero molto quella stessa mossa che Toki e Ken eseguiranno prima del loro scontro nel manga classico. 

Partono a questo punto le migliori mosse dei contendenti. Zong Wu sfodera la Distruzione delle Armature di Hokuto cui Ken risponde schivando grazie al Balzo Istantaneo inventato dal padre Tesshin; il successivo contrattacco viene però respinto da Zong con un colpo inconsapevole, che davvero sa molto dello stesso identico colpo che Raoh sferrerà contro Ken quando attaccato al Castello Nanto. Di più: Zong mostra fuoriuscire dal suo corpo lo Spirito di Acala - il Dio della Lotta - che sembra molto lo Spirito di Hokuto che salva Ken nel primo scontro contro Kaioh ma che tale non dovrebbe essere visto che esso è prerogativa della sola discendenza di Hokuto e Zong Wu è solo un orfano adottato. Lo scontro - tra quelli che sono definiti essere i migliori successori di sempre delle rispettive scuole, mica bau bau micio micio - finisce con la tecnica ultima dell'Hokuto Shinken: il Drago Azzurro tra le Reti del Cielo



A Ken spetta allora la lettura della Stele e quindi la conoscenza di tutta la storia che hai scritto. Ma vi è di più: non è la stele stessa a far la differenza quanto un monile in essa contenuta che contiene tutte le anime dei precedenti successori di Hokuto che può essere letta solo dai discendenti di sangue di Shuken: non sorprende dunque che anche Yasaka sia in grado di farlo. Il Monile ha la forma del simbolo sacro degli Yuezhi e conserva anche l'amara vicenda di Yoma; si chiama Yah che altri non è che l'abbreviazione di Yahweh, nome con cui viene tradizionalmente indicata la divinità ebraica. Si scopre quindi che le divinità della Scuola di Hokuto e della Scuola di Seito coincidono. E si scopre pure che è proprio questo monile a cui mira Hitler : a Yasaka il compito di custodirlo. 

Parlavi di contraddizioni. Beh, la più lampante la si vede subito: la stele - o monile come lo si voglia chiamare - contiene quello che dovrebbe essere il premio per il successore Hokuto che abbia sconfitto il suo rivale Liu. Ecco: nel manga classico, con una paraculata degna del miglior Pegasus, Ken lo riceve prima di sconfiggere Kaioh altrimenti probabilmente staremmo a raccontare una storia un po' diversa. 

Può non essere invece necessariamente discordante il fatto che la Stele si trovi in Cina presso Ningbo. In fine dei conti non viene mai detto dove si trovi la Terra del Demoni nel manga classico e si sa solo che a dividerla dal Giappone sta l'unico mare ancora presente che potrebbe benissimo essere quello che la separa dalla Cina. Cosi come può essere che il buon Yasaka, redento dopo la sua lettura, abbia ricostruito statua e stele e l'abbia conservata nello stesso luogo originario.

Altre notazioni che vuoi fare e poi chiudi - giuri - sono le seguenti. 

A Tesshin non ne è andata bene mai una manco di striscio. Non ha potuto affrontare il Rito del Dono Celeste in quanto a quel tempo il successore Liu - Xuan Xin Liu - era troppo anziano e quello successivo - Wang Zu - troppo giovane. Di certo di suo gran voglia di scontrarsi con la scuola cugina non ce l'aveva visto che ripetutamente scompariva quando un altro discepolo della Scuola Liu - Tai Fen - lo andava a trovare per sfidarlo. Aveva poi anche dovuto abbandonare il suo amore Yue Ying - o Guan Yin o Mei Fu che dir si voglia - lasciandole come ricordo solo un ciliegio Someyoshino che la donna guardava fiorire per conservare il suo ricordo. 

Anche in questa ultima parte è nominata una scuola secondaria: quella degli Artigli della Tigre, praticata da uno chef particolarmente permaloso che viene presto riportato a miti consigli da Yasaka. 



Bon ti sembra di aver detto davvero tutto; concludi con la questione principale: questo manga vale la lettura? E rispondi di si e pure senza aver letto la stele.


In sight: Soten No Ken, una rilettura, parte terza In sight: Soten No Ken, una rilettura, parte terza Reviewed by radish7 on 07:00 Rating: 5

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