Domenica, quindi tempo di Settimana Animistica, l’unica rubrica sul web che riassume il meglio dell’animazione Japponica dell’ultima settimana.
Senza perdere tempo, vai.
Puntata piuttosto drammatica per Made in Abyss. Reg e Riko giungono presso le Coppe dei Giganti trovandovi un’aria molto umida causa rampicanti predatori che seccano qualcosa come ogni 2000 anni, acqua calda di color blu causa riflesso e un forte eco. Inoltre vi sono delle simil seppie che originano dalle uova appuntite dello strato precedente: la loro specie non ha nome come almeno i 9/10 di quelle presenti negli abissi. I guai non tardano ad arrivare nella forma di un Perforanima, specie di rinoceronte peloso i cui peli sono talmente aguzzi da perforare l’acciaio e pure velenosi; unica debolezza è la paura di ciò che è più grande di lui. Non certo i protagonisti comunque che, oltre a perderci la Blaze Reap, devono risalire di velocità dopo che Riko è stata perforata alla mano; i sintomi della risalita sono emorragie da tutti gli orifizi per la povera bambina che, se da un lato in questa maniera vede espulso il veleno, dall’altro giace in una pozza di sangue. E’ lei stessa a chiedere a Reg che le amputi la mano ferita gonfiatasi e Reg provvede come può iniziando spezzandole l’osso; quando sembra che Riko non ce la possa fare, per fortuna giunge un Pupazzo – oh, sembra il Tenerone del Drive In - Morbidone anche conosciuto come Residuo che trae i due salvo e si accinge a curarla.
E la drammaticità è di casa pure in Shingeki No Bahamut. El è stato pugnalato a morte da Alessand: Favaro lo trova e lo porta da Rita che tuttavia non riesce a salvargli la vita. Questo provoca una netta scissione del gruppo dopo che il colpevole è stato identificato e inteso come sicario di Charioce. Azazel se ne va da Lucifer e, convincendolo che sta per partire una ribellione tra gli umani guidata da Giovanna, riesce ad ottenere anche la mobilitazione dei demoni; Sofiel e Giovanna se ne tornano nella Terra Degli Dei dove la Santa riceve poteri angelici e decide di fare un bel proclama rivolto a tutta la popolazione di Mistarcia sulle sue intenzioni di andare a prendere Charioce e incita tutti gli insoddisfatti a riunirsi presso la Collina di Edith; Nina stessa, in chiusura di puntata, realizza che al di là dei suoi sentimenti, se continua a far del male alle persone che lei ama, allora il Re va fermato. Fallisce miseramente il proposito di Alessand che credeva di impressionare il comandante dei Cavalieri D’Onice e di ottenere così il permesso di entrarne a far parte: gli viene infatti mostrato come egli dovrebbe inserire una pietra nel suo petto che si nutrirebbe della sua energia vitale in cambio di poteri e lui rinuncia salvo non poter poi darsi pace per aver ucciso El. Rimane invece fedele Dias. Ed ora tutti a Eibos.
Intrecci politici in Altair. Con la conquista di Phoenikia da parte dell’Impero, Balt Rhein si è assicurata una posizione strategica tale da porlo come seria minaccia per tutta la Rumeriana; la duchessa Lelerick, grazie alla sua azione, si vede assicurate vita natural durante la metà delle entrate derivanti dalle tasse nei nuovi territori. A Torqye - nella città di Altu - si convoca cosi il Diwan – la riunione di tutti i Pasha – cui partecipano anche i sultani delle quattro nazioni satelliti: Balaban per Muzrak; Selim per Kuluck; Bechke per Uzun; Fatma per Balta. L’oggetto è la votazione della possibilità di agire uniti contro l’Impero: tuttavia tutti gli stati vassalli votano per il no ed è il Pasha Zaganos a capire ben presto che è dovuto al fatto che tali stati non posseggono gli stessi diritti di Torqye e li vogliono oltre a instillare anche il sospetto che qualche altro stato li protegga e consenta loro di assumere tale posizione; annientando le resistenze di altro Pasha, propone di provocare dei colpi di stato e far cadere le attuali aristocrazie. Intanto Mahmut si trova presso Muzrak dove incontra prima il fratello del regnante, Beyazit – che è pure il Beyolu e il Kulak del Regno – e poi lo stesso sultano Balaban. Quest’ultimo non esita nel tentare di uccidere il fratello e la nipote e Principessa di Balta Aishe, rintanatisi presso il tempio dell’acqua come forma di ribellione per la presa di posizione contro Torqye di Balaban; invita – per una sinistramente strana attenzione per la bellezza dei volti dei giovani – Mahmut a diventare un suo Gianizzero, poi si vede in compagnia di Elenor degli Orm Rossi, segno evidente che qualche forma di contatto con l’Impero c’è. In tutto questo Mahmut viene scoperto mascherato da Gianizzero e ora saranno notevoli guai.
Buona puntata anche in Saiyuki. Dopo varie discussioni sul pericolo rappresentato da Gojo e il suo simbolo a forma di fuoco sul collo, qualche pugno, e Hakaryu che decide di sbalzarli fuori dalla Jeep, alfine l’allegra combriccola decide che proseguirà la sua missione pure se licenziati dai capoccia. Intanto però il Dio della Guerra Nataku ha individuato un villaggio di demoni pacifici in quanto protetti dalla barriera di Sharaku ma ovviamente vuole eliminarli. Il resto della puntata è infatti la lotta tra Nataku e la banda Koten; difficile resistere, alla fine arriva pure il gruppo di Genjio in cui uno stranito Goku non riconosce l’ex amico Nataku.
E te la concludi con Vatican in cui le indagini dei protagonisti cominciano a portare qualche frutto. Padre Roberto interroga alcune persone chiave del piccolo villaggio scoprendo particolari interessanti sul passato del Reverendo Trones: dapprima stava con Domenica – poi impazzita – quindi, dopo la morte della star del football Carlo Zetti, si fidanzò con la sua ex Teresa. La quale fece peraltro una brutta fine, cosicchè Trones prese i voti; partono intanto anche le ricerche su Rodriguez, amico di Pietro, ormai morto e sulla di lui compagna Florita Cordover, sparita dalla circolazione. Dal lato scientifico Padre Hiraga comprende una prima parte del supposto miracolo: la statua cambia colore in quanto dipinta con apposita vernice chiamata Thermocolor che varia la tinta a seconda della temperatura; dice di poter anche spiegare la luce che si diffonde attraverso la particolare sostanza di cui viene cosparso il pavimento della Chiesa anche se per ora non sono date ulteriori indicazioni. Rimane invece insoluto al momento il suono del corno. Nel frattempo però, anche con l’aiuto della Polizia Italiana e del detective Suskins, si scopre che il bambino ucciso nell’ultimo episodio doveva vivere sottoterra e che il Pagliaccio con la Falce altri non era che il Reverendo Julia già visto nell’arco precedente il quale aveva commesso lo sbaglio di lasciare le sue impronte sul cadavere a seguito dell’intervento del Reverendo Trones. Tocca esplorazione nella nebbiosa foresta con unica guida una mappa di trent’anni prima.
E’ tutto per questa settimana!
La Settimana Animistica Ep. 37
Reviewed by radish7
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09:37
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