Siamo ormai alla 13esima edizione di una rubrica che non soffre la recessione di certo vista l'abbondanza di materiale che è possibile trovare.
In questo caso la proposta riguarda due giochi molto diversi uno dall'altro ma accomunati dalla necessità di usare una buona dose di cervello e far andare i neuroni alla giusta velocità. Il tutto con giusto uno spicchio di horror.
A voi: Da Solo: I remain e Vacant Asylum - Il Manicomio.
Innanzitutto entrambi i giochi in considerazione hanno un titolo inglese e uno italiano, simbolo del fatto che un pochettino devono essere piaciuti ai flashgamers.
Da Solo - I Remain colpisce immediatamente per la grafica "fumettosa" che rappresenta una piacevole novità nel panorama. Sembra davvero di trovarsi in un fumetto della Marvel - per le scritte - inframezzato dalla grafica di Topolino - di serie B, però. E con qualche zombie da cui dovrai evitare di farti catturare mentre cerchi la soluzione ai vari indovinelli che ti consentiranno di prendere il tuo buon van e fuggire dalla casa in cui ti eri dovuto rintanare.
La componente RPG è davvero il pezzo forte: moltissimi gli indovinelli - perlopiù pratici, combinazioni di oggetti trovati da utilizzare poi nel giusto punto - e nessun aiuto guidato - bisognerà sempre essere in grado di fare la combinazione giusta e poi selezionare il giusto oggetto nel giusto punto; nessuna interazione automatica - tranne i pochi indizi perlopiù costituiti da note sparse nei vari ambienti e qualche aiutino scritto in dialogo qualora si clicchi in punti interagibili. Il tutto reso agevole da una organizzazione molto snella tramite una barra in basso che funge da inventario e da "tavolo di lavoro" per effettuare le combinazioni.
Il comparto sonoro francamente non impressiona alternando classici momenti di vuoto assoluto ad altri in cui si odono i rumori relativi alle azioni compiute - apertura porta, prelievo di acqua, etc. - rimanendo in maniera assolutamente randomica il lamento di zombie in sottofondo - che ti fa girare subito credendo di aver qualcuno alle spalle quando non è mai cosi.
Il comparto grafico piace per quanto già detto ed aggiunge giusto qualche animazione.
A livello di horror il gioco fa il suo sia pure in maniera abbastanza inconsueta. La totale mancanza di screamers o di ansia finisce infatti per creare una sorta di tensione...al contrario. Ti aspetti sempre - e sempre di più man mano che il tempo passa - che ci debba essere una svolta e che ci sia un assalto improvviso ed imprevedibile di zombie o qualche cattiva sorpresa; ciò ti induce a far in fretta laddove invece non ci sono limiti di tempo e l'avventura può essere goduta con assoluta calma. Nemmeno la grafica conforta più di tanto: vi sono poche scene in cui si vedono zombie che però non fanno certo paura.
In definitiva un buon gioco, sviluppato da Kongregate e giocabile qui.
Molto portato al ragionamento pure il secondo gioco di questa edizione dal titolo Vacant Asylum - Il Manicomio. Sviluppato da Melting- Minds - quale nome più appropriato - e giocabile qui, il punta e clicca ci porta all'interno di una casa che si crede sia infestata dai fantasmi e ci pone nella classica situazione di dover trovare la maniera di uscirne.
Anche qui è la componente RPG a farla da assoluta padrona. Sin dall'inizio la cura per il gioco viene rivelata dalla presenza di una scarno ma funzionale tutorial costituito da una pagina che spiega le varie sezioni della schermata. La grande difficoltà degli enigmi presenti porta a comprendere anche un tasto nella barra di fondo che prevede la possibilità di utilizzare aiuti. Gli oggetti raccolti sono stivati nell'inventario e dovranno essere selezionati ed utilizzati per l'interazione con le parti dello schermo pertinenti. Uno di questi sarà un ulteriore aiuto per il giocatore: una mappa, molto schematica che concede anche la possibilità, qualora selezionata, di scrivere degli appunti sulle varie arie visitate. Ulteriori indizi deriveranno essenzialmente da un libro e dall'interazione coi vari oggetti cui corrisponderanno delle lapidarie frasi che consiglieranno le caratteristiche dell'oggetto e l'eventuale azione da intraprendere. Il vero aiuto è però costituito dal fatto che il cursore cambierà forma - divenendo una manina - qualora lo si ponga su qualcosa di interagibile.
A livello grafico il gioco appare ben fatto e tutte le fotografie utilizzate per le schermate appaiono molto consone al luogo che si vuole raffigurare. Piace molto la cornice rossa che viene posto a contorno e che indica le zone dove si può accedere. La componente horror è praticamente assente e certo non spaventano un povero fantasma e un povero spirito malvagio che sembrano quasi essere li per caso; i suoni non aiutano.
In definitiva si tratta comunque di un buon gioco che può richiedere anche un'ora per il completamento e che è consigliato a chi vuole un gioco impegnativo ma che non crei patemi d'animo.
Re Post - Flash Games Ep.15: da solo in un manicomio vuoto
Reviewed by radish7
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