Re Post - Il filmone: Ashita No Joe, pugni per un futuro migliore



Di solito la ricetta per far sì che la trasposizione cinematografica di un opera nata in altri lidi non sia deludente è quella di prendere spunto dall'opera originale e sviluppare qualcosa di nuovo in maniera da evitare paragoni scomodi - Resident Evil e Silent Hill insegnano - oppure quella di spenderci davvero molti soldi e dotarsi di professionisti di indubbio valore - vedi eroi della Marvel in generale; che se non fai nè l'una nè l'altra finisci per dare luogo a qualcosa che rischia forte di non piacere - vedi Transformers. 

Ci sono però delle eccezioni e una di queste è Ashita No Joe - per i non jappoparlanti "Joe del Domani" - trasposizione 2011esca dell'anime - e manga - omonimo venuto alla luce nel lontano 1971 nonchè remake - a quanto pare - di un precedente film del 1980 dal titolo "Rocky Joe, l'ultimo round". 

5 - e in questo caso davvero non basterebbero - motivi per amare questo film. 



1 - La trama

Ok, qui il merito è dell'autore originale - ovvero Asao Takamori , ideatore del manga che cominciò nel lontano 1968 - perchè il film davvero ripercorre senza cambiamento alcuno quella storia. 

Vedremo cosi' Joe, un ragazzo con vari precedenti penali, finire in un piccolo - e povero - sobborgo giapponese e cominciare a fare a cazzotti con alcuni emissari della Yakuza; viene notato da Danpei che, dopo varie peripezie, lo convincerà a diventare un pugile. Tra le altre cose egli stesso gli invierà delle cartoline con i consigli - pugilistici s'intende; mica le ricette di Nonna Pina - per un domani migliore mentre Joe è in prigione; proprio dietro le sbarre ha avuto modo di conoscere il suo rivale Rikishi nonchè di incontrare nuovamente quello che diverrà il suo migliore amico, ovvero l'ex emissario Yakuza Nishi. E proprio li' sosterrà un incontro contro il rivale finendo per ottenere a sorpresa un doppio KO grazie a quello che diverrà il suo marchio di fabbrica, il colpo d'incontro incrociato. Uscito di galera viene convinto da Danpei - che nel frattempo ha lavorato sodo e costruito una piccola stamberga di palestra dove il nostro prode si allenerà con Nishi - a fare pugilato seriamente anche se è in realtà spinto dal desiderio di incontrare nuovamente Rikishi. Dovrà però prima vincere 9 incontri per KO e poi battere anche l'altro pugile che Yoko - la padrona della palestra del suo rivale nonchè ex ragazza povera dello stesso quartiere che vorrebbe demolire e ora ricca rampolla di famiglia benestante - gli manda contro ovvero Wolf Kanagushi. Il resto è l'incontro finale dove i due mettono su un match epico concluso con un montante di Rikishi che stende Joe. Il quale di complimenta con lui e gli porge la mano ma, mentre questi sta per porgerla a sua volta, cade a terra, vittima di un ictus dovuto sia ai colpi ricevuti sia alla massacrante dieta cui si era sottoposto per poter ritornarne al peso della stessa categoria di Joe. La sua morte sarà un duro colpo per il protagonista il quale sparirà per un anno; alla fine tornerà pregando Danpei di insegnarli di nuovo perchè lui vuole costruire il suo futuro con le sua mani. 

2- I personaggi

Si, sono quelli che fanno una storia e a cui lo spettatore si affeziona. 

Impossibile non simpatizzare per il protagonista - ben interpretato da Tomohisa Yamashita - ma altrettanto impossibile non aver a cuore Danpei - che ricostruisce la propria vita e abbandona l'alcool proprio credendo nelle potenzialità di Joe - Nishi - da sgherro della mafia locale a migliore amico - Rikishi - pugile già affermato che riconosce in Joe un rivale a discapito del fatto che dall'incontrarlo non ha nulla di che guadagnarci - e Yoko - che alla fine impara che non deve nascondere il suo passato e decide pertanto di revocare l'ordine di demolire la baraccopoli che rappresenta la casa di tanti poveri. 

Tutto intorno i vari comprimari che, nel poco tempo loro concesso, vengono comunque ben caratterizzati: dal boss della mafia locale a Wolf, dai bambini amici di Joe al nonno di Yoko. 



3- Le frasi ad affetto

Siano esse serie o ironiche, le catchphrases - termine inglese con cui solitamente si indicano le frasi ricorrenti che caratterizzano un personaggio - sono assolutamente indimenticabili. Ne citi alcune velocemente.

"Scusa ma hai una faccia che assomiglia talmente al cesso che vi ho scambiati" - Joe a coinquilino della cella
"E' grazie al giorno chiamato oggi che arriverà anche il domani" - Danpei a Joe
"Possiede le abilità di un dio. Come sarà il suo domani?" Nonno di Yoko riguardo Joe
"Lui ti ha lasciato col pugilato. Non lasciare che i suoi sogni svaniscano" Yoko a Joe riguardo Rikishi
"Vecchio, insegnamelo di nuovo. Costruirò il futuro con le mie mani" - Joe a Danpei
Da brividi. 

4- Il ritmo

Il film dura quasi due ore ma davvero non te ne accorgi. Caratterizzato da una serie di scene molto brevi - ultimo incontro a parte - e senza pause, il film ti catapulta immediatamente nella realtà del protagonista e non te ne lascia più uscire. Senza annoiare, senza che mai ti sia venuto l'impulso di guardare a che minutaggio si era. Davvero ben fatto. 

5- La sigla finale

Che è davvero molto bella. "Show me Love (Not a Dream)", cantata da Hikaru Otada, rappresenta il perfetto sunto di tutto il film. Le immagini di sottofondo - lo scontro tra Joe e Rikishi - sono perfettamente appropriate. Eccola qui: 




E non ti fai mancare la traduzione italiana. ovviamente

Mostrami l'amore (non un sogno)

Ciò che ho sopresso è affondato lentamente
Nel fondo del lago, ma non è scomparso
Se si desidera troppo si finisce a mani vuote
Stanca di contraddizioni, comincio a sentirmi abbattuta
Dicono che scappare fa solo più paura
Ho appena saputo che
Non posso semplicemente dire: "Non ti preoccupare, sono sicura che un giorno ..."
Sarò cieca se mi aggrappo alla mia mancanza di fiducia
Il mio passaggio* interno
Passaggio interno
E 'tutto nella mia testax2
La luce diventa viola, i miei pensieri si fermano
Tranne la mia ansia
Io sono debole, ma va bene
Non è qualcosa di cui vergognarsi
In realtà, tutti dovrebbero portarsi dietro il buio profondo
A volte ci ammaliamo, lottiamo, urliamo e gradiamo
Rintraccia l'origine del dolore
Individua la fonte
E 'tutto nella mia testax2
Lasciamo perdere le teorie che abbiamo costruito
Dopo aver scalato una montagna, si cade giù di nuovo
In realtà, anche l'amore più profondo non è perfetto
E 'qualcosa che non si può dare a nessuno se non a te stesso
Il coraggio di accettare se stessi
Il coraggio di accettare
In realtà, quando ho capito che era solo un sogno
Potevo vincere me stessa per la prima volta
Il mio passaggio interno
Passaggio interno
E 'tutto nella mia testax2
*Il passaggio si riferisce alla musica


Ok, la campana è suonata, il round è finito. Ma è stato un match grandissimo e spettacolare.

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