Mao Dante: il progenitore di Devilman…tre volte



Anno di grazia 1971: tale Go Nagai, già noto per alcuni fumetti a sfondo vagamente hentai, comincia a pubblicare su una delle riviste di Kodansha - Bokura Magazine - Mao Dante, storia che ha qualcosa di diverso da tutte quelle che il fino ad allora giovane panorama del manga Japponico aveva fin lì conosciuto; prima della fine dell’anno però Kodansha decide che quella rivista va chiusa e l’opera rimane incompiuta. Tuttavia l’impatto è stato forte e la stessa faraonica casa editrice chiede al prode Go di prepararne una versione un po’ meno blasfema – come se in Japponia i cristiani fossero nemmeno vagamente tenuti in considerazione – e nasce così Devilman, vero e proprio capolavoro delle cui vite in fumetto hai avuto modo di parlare in maniera piuttosto diffusa in un mini speciale.

E Mao Dante? Niente, resterà sepolto per circa 25 anni, quando tal Akira Fuuda disegnerà una versione shojo su storia dello stesso Go Nagai; per una chiusura autentica bisognerà aspettare addirittura il 2002 quando il prode Go metterà le mani sia sulla trasposizione anime che su un corrispondente manga - serializzato sulla rivista Magazine Z - che prenderà il nome di Shin – “nuovo” per i non giappoparlanti; in Italia sarà Mao Dante - Nuova serie (魔王ダンテ Maō Dante), conosciuto anche come Mao Dante - Apocalypse, – Mao Dante

Ecco, tu hai letto sia il manga originale – ora raccolto in 2 Tankobon – sia lo Shin - non hai invece l'opera di Fuuda - e devi dire che, nonostante i demoni siano presenti da 12000 anni, 30 sono bastati ampiamente per rivoluzionare un po’ tutto. 


Mao Dante originale, infatti, si fermava proprio nel momento del suo culmine: dopo che il protagonista Ryou veniva a conoscenza della vera storia della “falsa umanità” e assumeva il suo ruolo di guida della “vera umanità”, i demoni venivano radunati per lo scontro finale contro “Dio” e lì finiva con un cliffhanger tremendo. 

Shin Mao Dante hail pregio di completare la storia – anche se fino ad ora hai trovato soltanto la parte fino al 18esimo capitolo, link solo per chi avrà la capacità di leggere tutto il post – ma decide di cambiare completamente la sceneggiatura introducendo fin dall’inizio – nel primo volume – la storia delle origini: pertanto perde un po’ del mistero che il manga originario riesce abilmente a costruire. E già che è così, a questo punto via il mistero. 

La razza "terrestre" vera e propria è quella dei "demoni": umani in tutto e per tutto vissuti fin da 12000 anni prima - sul punto lo Shin un po' si contraddice visto che un'altra volta si parla di 8000 anni mentre il manga originario dice addirittura 1 milione di anni prima di Cristo - caratterizzati da un' avanzatissima tecnologia comprendente palazzi come i nostri, navicelle pilder non dissimili da quelle di Mazinga Z ma anche da un rapporto meno offensivo della natura come mostrano le lussuriose foreste preistoriche fuori dalle grandi città - almeno nel manga originale -. Essi ricevono la visita di entità aliene - quelle che poi saranno nominate come "Dio"- di pura energia, mutaforma e dotati di poteri psichici come telepatie e telecinesi: per lo Shin si tratta dell'insieme di anime che hanno perso il loro corpo e bramano ritrovare una forma fisica per evitare il loro esaurimento; resta più vago il manga originale che parla invece di entità energetiche con propria volontà. Il loro attacco viene portato attraverso un vero e proprio cataclisma; successivamente prendono i corpi di alcuni umani primigeni e li fondono in Adamo ed Eva, giganti umanoidi dotati di corazze e armi simili a quelle dei cavalieri medioevali. Contro di loro resistono solo gli abitanti di due città: Sodoma e Gomorra. Tra costoro sono annoverabili Dante, Medusa, Satana - il Saggio - e la sorella gemella Lucifer, Astaroth, Belzebuub, Baal; riescono ad assimilare in loro parte del potere di Dio e, forti di pilder che amplificano le loro capacità mentali, divengono giganteschi esseri - i Demoni - sulla base della loro immaginazione. 



Qui lo Shin diverge dal Mao Dante originario: in quel caso, infatti, i Demoni vennero creati con una vera e propria fusione fisica - concetto che sarà poi proprio dei demoni di Devilman - tra apparecchiature tecnologiche, umani e dinosauri e le loro sembianze saranno lì a testimoniarlo. Ad ogni modo, Dante combatterà vittoriosamente contro Adamo e poi affronterà Eva; nello scontro finale risulterà sconfitto causa sovrannumero dei nemici; mentre il suo corpo sarà imprigionato nei ghiacci dell'Himalaya, parte del suo spirito continuerà a reincarnarsi nei secoli - sarà ad esempio Giuda Iscariota; l'idea nel manga originario è attendere abbastanza a lungo cosicchè gli umani si dimentichino di Dio - fino a divenire nei tempi odierni Ryou Utsugi. La lotta causerà un vero e proprio cataclisma che culminerà per lo Shin nello sprofondamento di Dante negli Inferi - in maniera quindi del tutto simile a Lucifero della tradizione biblica - e con un diluvio universale nel manga originario grazie alla variazione di pressione atmosferica. Nel frattempo Dio manderà una propria stilla - definita proprio ectoplasma nel manga originario - in una serie di creature diverse dagli umani originari come ad esempio le scimmie: questo consentirà loro di svilupparsi rapidamente come Homo Sapiens e diventare uomini veri e propri seppure non umani originari che diverranno, grazie alla propaganda divenuta religione, i demoni. 

Intanto il Culto di Dio - ossia la religione cristiana - si organizzerà nel corso dei secoli fino ai tempi odierni in cui appare retta dai 13 Apostoli; al momento, al cap. 18, sono stati ufficialmente presentati Utsugi Kousuke - padre di Ryou, per un gioco beffardo del destino - nelle vesti di Uriel e il Metathrone. Sono ovviamente dotati di poteri psichici - ad esempio il Metathrone può pure levitare - e prendono, come ben si capisce, il loro nome dagli Arcangeli. Sotto di loro sta un'organizzazione superiore alla stessa polizia chiamata Guardian Justice col compito essenzialmente di individuare i demoni e sterminarli. Questi ultimi se ne stanno invece nascosti, potendo assumere sembianze umane: ora però progettano di rievocare il loro campione, Dante, mediante un sacrificio umano che, altro tiro mancino del caso, sarà la sorella di Ryou, Aya. 

Nel Cap. 17 vi riescono: tuttavia il lato fisico non è all'inizio unito alla coscienza di Ryou/Dante: per questo motivo il Campione non distingue tra amici e nemici, distruggendo semplicemente tutto quello che incontra. Divorando il giovane - che comparirà fuso sopra il suo naso, con una posizione non molto dissimile da quella dei piloti dei Pilder e del resto lo stesso Nagai ha ammesso che proprio da Mao Dante ha tratto l'idea per i piloti dei Superobot - riacquista consapevolezza: dopo una riflessione sulla sua situazione e la realizzazione di essere attaccato da coloro che riteneva essere i suoi simili, alla fine deciderà di mettersi a capo della schiera dei Demoni una volta per tutte e accetterà di essere il loro campione. Mostrerà così un aspetto non dissimile da quello di un Devilman di 50 metri e poteri immensi come il fiato velenoso mentre fracasserà carro armati, aerei da caccia e cannoni vari; gli umani decideranno così di evocare ed opporgli Zeno - altro nome che sarà poi familiare in Devilman - , demone traditore della sua specie al comando di un esercito di ben 100 suoi simili. E qui si chiude il Cap. 18, l'ultimo che, al momento in cui scrivi, hai trovato. 



Un'opera davvero innovativa tanto per il 1971 quando per i tempi odierni, piena zeppa di riflessioni su concetti ancora oggi attuali. Temi crudi e immagini esplicite - incluse nudità a profusione - che si accompagnano ad una storia di fondo geniale che capovolge tutto quello che dell'umanità si è convinti di sapere distruggendo ogni certezza e lasciando un profondo senso di perdizione nel lettore. Non si arriva al nichilismo e alla totale negazione di un concetto assoluto di giustizia - che varia a seconda della prospettiva - come in Devilman ma se ne pongono le basi pur rimanendo abbastanza netta la distinzione tra buoni e cattivi - o meglio "legittimi" e "usurpatori" - che invece nell'opera del 1972 scompare totalmente. 


Raccomandata a tutti coloro che amino i colpi di scena - quello di quest'opera lo consideri tuttora ineguagliato nel panorama manga e sono passati quasi 50 anni, eh - e non trovino particolarmente offensivo un approccio alla religione che potrebbe tranquillamente essere definito blasfemo. Per coloro che se la sentono ecco il link con le scan in lingua inglese

Mao Dante: il progenitore di Devilman…tre volte Mao Dante: il progenitore di Devilman…tre volte Reviewed by radish7 on 07:00 Rating: 5

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