Il filmone: un' isola e una creatura misteriosa

Hai appena finito di vedere "Hydra - L'Isola del Mistero", allegro film del 2009 di tal Andrew Prendergast e ci devi scrivere immediatamente due parole che altrimenti va finire nel cestino del tuo cervello e hai l'opzione per lo svuotamento automatico ogni 10 ore.

E già questo incipit dovrebbe far capire qualcosa...tuttavia, al solito, 5 motivi 5 per dare una possibilità o bocciare in via pregiudiziale questo film.

1- La trama

Che potresti pure definire interessante, non fosse che è un collage di cose già viste e riviste, trite e talmente ritrite che nemmeno due passaggi nel tritacarte. Ah, però ci sono dei buchi di sceneggiatura immensi in compenso. Spoiler Ahead - di Hydra -.

C'è sto gruppo di 4 riccastri che han sganciato dicasi 10 milioni di dollari a testa per poter soddisfare una loro pulsione: andare a caccia di umani. Perchè? Semplicemente perchè in passato altri umani - e non quelli che cacceranno - han provocato loro dei momenti piuttosto infelici con perdite di persone care. Organizza tutto un tizio dal riportino discutibile accompagnato da una bella biondona che non disdegna farsi vedere in costume e farsi spalmare la crema antisole da uno di loro perchè - lo dice lei, eh - "voglio che se devono ricordarsi di una cosa, quella sia il mio didietro". Un tantino leggiadra come farfalla sui pistilli, insomma.

Si va in una bella isola lontano da occhi indiscreti - perchè sì, ancora adesso l'omicidio sarebbe reato - che però è sparita dalle carte; fortuna vuole che lì vicino ve ne sia un'altra che ha però una piccolissima controindicazione non conosciuta: vi sta la leggendaria e mitologica Hydra. Vuoi che sia.

Si parte scaricando le prede che nemmeno ti ricordi tanto sono dimenticabili; si danno loro 24 ore di vantaggio per scappare in un'isola di....8 km2. Vabbè. Per farla breve faranno tutti una brutta fine tranne un ex membro delle forze speciali che, per qualche motivo nemmeno mai spiegato, era finito lì perchè stava sulle scatole al capitano della nave e una donna che aveva - apparentemente - ucciso il marito.

Finito, andate in pace.

2- Copia che ti passa

Man mano che vedevi il film qualcosa ti saltava in mente. Vaghi ricordi. Appena lo hai finito hai voluto controllare se tu fossi completamente fuori strada o se avessi ragione. E ce l'hai.

Una serie di scopiazzature come nemmeno le banconote dei contrabbandieri.

Tanto per dire, tutta la trama - ma proprio tutta - è la fusione - di proporzioni pari a quella atomica quanto a distruttività - di due film: Boa vs Python (2004) da cui si attinge l’idea dei ricconi con la passione per la caccia illegale; SnakeMan (2005) per il mostrone.

Ah...la colonna sonora che ti stava persino piacendo man mano che il film la svolgeva. E ti credo. L'avevi già sentita infatti in Komodo vs Cobra (2005): è proprio la stessa senza differenza alcuna.

3 - L'Hydra

Ok, è fatta in maniera oscenamente digitale e si capisce che è messa lì su pellicola lontano un chilometro e mezzo. Ma, e questo sorprende pure te stesso, non si può dire sia mal resa nè che le animazioni siano innaturali o forzate. Questo è un punto a favore.

4- La leggenda

Più o meno tutti sanno dell'Idra di Lerno e del poderoso Ercole che l'affrontò in una delle sue 12 fatiche. La uccise riuscendo ad evitare la sua fastidiosa tendenza a ricrescere le teste - che sono nove, quindi non poche già in partenza - bruciando quelle rimosse e schiacciando la centrale immortale.

Ecco, nel film, qua e là, arriva qualche gustosa - sì, più o meno al gusto di caramella di rabarbaro andata a male - citazione: si parla di Ercole e i nostri eroi persino ne trovano la spada. E si giustifica persino come il mitologico mostro sia riapparso: l'isola in cui si trova è infatti riemersa dopo non si sa quanto da soli 3 mesi. Giusto in tempo perchè un gruppo di ricerca riesca a visitarla finendo malissimo e perchè una ricercatrice riesca persino, abbandonata nell'isola, a sopravviverci per 2 mesi - do not ask - prima dell'arrivo dei protagonisti della storia principale. Poi finirà malino pure lei ma vabbè, al destino non si scappa.