Re Post - Flashgames Ep.16: immergiamoci negli Asylum

Viaggio in uno dei brand più longevi e interessanti dei Flashgames per questo appuntamento con Re Post. Originariamente pubblicato il 24-08-2015. Enjoy!




Il panorama dei Flashgames, ormai lo sappiamo, è alquanto ampio. Diventa perciò difficile portare qualcosa di nuovo e interessante e la cernita si presenta sempre molto difficile.
Ultimamente stai privilegiando quei giochi che sono diventati tali da costituire delle vere e proprie serie, segno evidente che son piaciuti ai giocatori che - non di rado - sono stati coloro che hanno chiesto delle prosecuzioni.
In realtà il collegamento può non essere dato soltanto dalla storia; può capitare che vi siano flashgames con storie completamente separate le une dalle altre ma con punti - oltre al titolo e agli sviluppatori - che li accomunano. Si assiste cosi' ad un perfezionamento progressivo del gioco, all'introduzione di nuove soluzioni - che subiscono immediatamente il test di un pubblico magari già abbastanza ampio e vengono quindi riproposte se piaciute o eliminate in caso contrario.
Questo è proprio il caso della serie dei flashgames Asylum - no, non la casa di produzione cinematografica di cui hai avuto il modo di recensire alcune "perle" - che, passo dopo passo, hanno portato a un risultato decisamente piacevole ed interessante.

E allora ecco a voi: gli Asylum.


Punti preliminari

1- sono tutti sviluppati da Melting Minds e tal Self Defiant e nel sito degli sviluppatori li potete trovare tutti;

2- si sono succeduti - e la serie non è ancora terminata - i seguenti:
- Asylum Survival Escape 1
- Asylum Survival Escape 2
- Asylum Survival escape 3
- Asylum V
- Asylum VI
- Asylum Z
- Ghastly Azylum
- Azylum
e non sei nemmeno sicuro di averli trovati tutti.

Bon, esaurite le introduzioni, passi decisamente a dare un'occhiata.

La grafica dei vari giochi piace decisamente: fotografie o disegni a costituire i fondali delle ambientazioni, senza rinunciare ad un tocco di horror o, più precisamente, di disturbante tramite l'introduzione di alcuni particolari - come una bambola ed alcuni fantasmi ad esempio - abbastanza creepy. Quello che davvero piace in proposito è la "fotografia", ovvero la maniera in cui i vari ambienti sono raffigurati ed in particolare la presenza di taluni ambienti con prospettive mastodontiche, capaci di dare un senso di assoluta perdizione e smarrimento.

Liquidi abbastanza velocemente il comparto sonoro che forse è la parte cui meno cura è stata dedicata: essenzialmente in tutti i capitoli si ha la stessa musica - piuttosto inquietante, questo si - di sottofondo; rarissimi sono i rumori all'interazione con gli oggetti, il principale dei quali è dato da una sorta di tintinnio di triangolo nel momento in cui si raccolgono alcune sfere viola - gli "orbs" - non essenziali ma comunque molto utili per la prosecuzione del gioco.

Il punto fortissimo del gioco sta tutto nella componente RPG e nel gameplay, caratterizzati da una parola: evoluzione. Se nelle prime tre incarnazioni del gioco - che era, è bene ricordarlo, un "Survive The Day" ovvero "resta vivo per un giorno" - il comparto RPG è molto semplice, consistendo nella raccolta di oggetti - stivati all'interno di una sacca che dovrà essere prima trovata - e nel loro utilizzo al momento opportuno - non automaticamente; bisognerà selezionare l'oggetto giusto al momento giusto - e venivano previste barre sia per la vitalità - senza la quale non si potranno compiere certe azioni - e la stamina - ricaricabile bevendo bottiglie di acqua e recuperando cibo -, nei successivi si assiste a dei miglioramenti decisi che, in tema di riassunto estremo, consistono:
1- nella presenza di una schermata tutorial ad inizio del gioco, cosa mai presente in un flashgame
2- nella presenza di mappe interagibili; è possibile infatti all'interno delle stesse scrivere - e persino disegnare - informazioni relative alle singole stanze visitate
3- nella presenza oscura di un venditore che accetta come moneta gli orbs e fornisce oggetti non essenziali per concludere il gioco - come la mappa, la sfera per il teletrasporto - oppure fondamentali - come la lanterna -
4- niente più stamina e vitalità ma soltanto una barra per la raccolta degli orbs
5- in enigmi molto più complicati e che richiedono più tempo, perlopiù codici da decifrare con i quali aprire delle scatole che contengono non di rado chiavi od oggetti chiave di altro tipo
Pure la documentazione si rivela nei capitoli più recenti molto più completa: se nei primi tre si trovano infatti soltanto delle note, nei successivi si passa a libri, scritte sui muri, finestre di dialogo che permettono di ottenere molte più informazioni.

Il resto lo fa la trama. I giochi sono essenzialmente collegati e piace molto che in effetti il collegamento sia dato a livello grafico mediante l'utilizzo degli stessi ambienti: escamotage molto facile per poter realizzare un gioco molto velocemente riutilizzando parte degli scenari, senonchè al secondo passaggio gli stessi presentano degli oggetti con cui interagire diversi, segno che il lavoro è comunque stato compiuto. Si nota una decisa svolta dopo il terzo capitolo: i primi tre infatti sono ascrittibili alla categoria dei giochi "sopravvivi per un giorno"; dal quarto in poi invece divengono "Escape Games" in piena regola e lo scopo diventa quello di trovare quella chiave che permette l'apertura della porta che ti lascia uscire dal luogo dove sei stato rinchiuso.

La durata dei giochi è varia: 10-15 minuti sono più che sufficienti per i primi tre; 30-40 fino ad un'ora per venire a capo delle ultime incarnazioni.


In definitiva un gioco che piace per la volontà di impegnare il giocatore con enigmi null'affatto banali; ve la sentite di entrare nell'Asylum?

Re Post - Flashgames Ep.16: immergiamoci negli Asylum Re Post - Flashgames Ep.16: immergiamoci negli Asylum Reviewed by radish7 on 07:00 Rating: 5

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