Il filmone: Tokio Ghoul, il live action



Quanta fatica. Trovare il live action di Tokio Ghoul ti ha richiesto parecchia pazienza e del resto non poteva essere altrimenti: il film era infatti uscito nella sale Japponiche solo il 29 Luglio nonostante una premiere – prima visione anticipata – il 10/07 e il 03/07 a Los Angeles. Tempo che qualcuno di buona volontà montasse i sottotitoli in inglese ed eccoti qui.

Tralasciando le tue peripezie internettiane, la regola ormai la si conosce: 5 motivi 5 per vedere o non vedere Tokyo Ghoul, live action tratto dal manga e dall’anime omonimo cui hai dedicato in passato più post tutti comodamente ritrovabili qui .


1 – La realizzazione tecnica

Funziona e davvero bene. Uno dei quesiti che avevi era come avrebbero fatto a rappresentare i Kagune e come avrebbero animato i combattimenti tra ghoul che compiono dei movimenti non proprio standard per l’uomo comune: ed eri molto preoccupato.

Poi però vedi un uso confacente della CGI – Computer Grafica, per i non amanti delle abbreviazioni – e resti piacevolmente colpito.

Alla stessa maniera ti convince molto la ricostruzione della ambientazioni – con buonissima scelta dei particolari, vedesi ad esempio l’Anteiku e il suo arredamento o l'inquietante bottega del tatuatore Uda – e l’uso molto evocativo delle luci.

L’atmosfera c’è ed è quella giusta.


2 – La trama

Segue fedelmente quella dell’anime, niente di più e niente di meno. L’unica differenza che hai notato è il fatto che l’occhialuto Nikishi non porta fuori Ken e Hide per poi assalirli in un vicolino sperduto: no, no, il tempo è un bene prezioso e allora colpisce il biondo direttamente nella sua stanza presso l’università e lì avviene pure lo scontro – spettacolare, va detto – con Kaneki senza che ci sia alcun intervento di Touka.

Unica piccola lamentela che puoi fare sta nel fatto che viene coperta soltanto la prima metà della prima stagione anime, fino alla vicenda della madre di Minami e successiva vendetta contro Mado: guardando la durata del film prima di procedere alla visione – 2 ore circa – ti saresti aspettato qualcosa di più.

3- I personaggi

Buon lavoro anche sotto questo punto di vista. Gli attori interpretano – chi più chi meno – bene la loro parte e la sensazione generale che se ne ricava è di rivedere esattamente i personaggi dell’anime: dalla straziante vicenda e il doloroso percorso di Kaneki alla violenta rabbia di Touka – l’attrice non sarà graziosa come la sua controparte animata ma decisamente fa un ottimo lavoro - , dalla fredda analisi del proprietario dell’Anteiku fino alla pazzia ingorda di Rize.

Solo, per Minami magari si poteva scegliere un’attrice un po’ più puccia e carina perché davvero – senza offesa – in certi tratti ti è sembrato di rivedere Uga, figlia di Fantozzi e quella sensazione di dolcezza mista a debolezza che la piccola dava nell’anime non te l’ha trasmessa.

Di quello che secondo te è il migliore parli tra poco.


4- Mado

In una sola parola: perfetto. Un attore con improponibile parrucca bianca pettinata con le bombe a mano che sa fare della mimica facciale il suo forte accompagnato da un doppiatore altrettanto capace nel rendere nel sonoro la fredda e lucida pazzia del personaggio. Con la sua eccentricità, con i suoi consigli preziosi per Amon, con la sua risolutezza e spietatezza in battaglia. Ottimo.


5- Il ritmo

L’hai già accennato al punto 3, ti aspettavi potesse essere contenuto qualcosa di più in 2 ore. Poi però ti trovi a dover ammettere che il live action non ti ha affatto annoiato; la lentezza nell'avanzamento della trama ha il pregio indiscutibile di portare un’analisi veramente a più livelli – sonoro, visivo, emotivo – della vicenda di Ken Kaneki che viene sviscerata fin nei più profondi dettagli al pari dell’anime di cui, del resto, non esclude alcuna scena. Alla fine è probabilmente la scelta giusta per un’opera che è sì una sorta di thriller ma che non vuole dimenticare lo sviluppo caratteriale e psicologico dei suoi protagonisti.


In conclusione un live action che merita la visione qualunque sia il tipo di kagune posseduto. E per tutti, ghouls e non, ecco il link con sottotitoli in inglese

Il filmone: Tokio Ghoul, il live action Il filmone: Tokio Ghoul, il live action Reviewed by radish7 on 07:00 Rating: 5

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