Quando hai letto il titolo sei rimasto subito piuttosto contento chè se si cerca un buon horror il materiale che riprende Lovecraft sta sempre in prima posizione. E allora premi play e...scopri subito che con lo scrittore americagnolo non ci azzecca nulla se non forse il titolo della pellicola.
E già potresti chiudere qui. Invece riporti pure cinque ragioni cinque, come di consueto, per vedere o non vedere, visionare o non visionare, sentire o non sentire, toccare o non toccare Cthulhu Mansion, allegra co-produzione Spagno-Anglica del 1992 interamente girata in 6 settimane, per la esimia regia di Jean Piquer Simon.
1 - Horror
Tutto quello che puoi concedere è che la locazione è quantomai suggestiva e le inquadrature della magione di notte e con nebbia annessa potrebbero anche mettere nel mood giusto.
Poi però arrivano le scene che dovrebbero veramente far paura e...ridi. Quando per la realizzazione tecnica, quando per l'illogicità e quando per la recitazione ma il risultato è sempre lo stesso. Se ti chiedono di salvarne una, puoi giusto citare la prima discesa in cantina e la scoperta di teste morte appese tipo macello: passando sopra all'estrema ed evidente plasticosità di dette teste, tutto sommato quella scena sorprende.
2 - Recitazione
L'unico attore di cui avevi una vaga rimembranza è Frank Finley che interpreta il protagonista mago Chandu, uno che va ben oltre i semplici giochi di prestigio e che, inavvertitamente, ha persino bruciato la moglie durante uno spettacolo. Fa il suo compitino senza infamia nè lodo e la sua prestazione assume vagamente connotati un po' troppo teatrali; è comunque epica se paragonata a quella dei colleghi.
Il resto degli attori è infatti costituito da una serie di giovanotti che formano la banda di teppisti di cui non hai idea e che, francamente, si possono dimenticare al più presto. Che mettono su una serie di scene candidate a diventare cult per gli amanti delle serie che vanno dal B allo Z: giusto per dirne una, andare a vedere la parte iniziale del parco divertimenti con l'assassinio del poliziotto corrotto che stava vendendo la droga al capo teppista: muore ridendo.
3- Dialoghi...
Non che vuoi salvare gli attori ma le battute loro affidate talvolta raggiungono vette di epicità mai raggiunte in 100 anni di arte cinematografica.
Fai solo un esempio. Durante la fuga nell'auto di Chandu il capo teppista elabora il piano dando istruzioni all'assistente del mago: facciamo così e così e nessuna risposta. Se ne erompe a quel punto con un "Sei sordo per caso"? Risponde Chandu: "Non può parlare". Riprende il capo teppista "E' muto?"
Antologia.
4- ...e scene memorabili
No, davvero, alcune sono degne del museo della cinematografia contemporanea.
Tipo una delle ragazze della banda che ad un certo punto fa mama/non m'ama con una pianta ficus; una doccia che si riempie di sangue e provoca la morte di un altro teppista che si lascia crepare senza nemmeno provare a rompere il vetro del vano; una fuga in un auto familiare in cui si stivano qualcosa come 8 persone che riescono pure a passare un posto di blocco senza essere scoperti.
5- Il mito
In tutto questo la cosa migliore è un personaggio di colore, vero mito del film per qualcosa come 3/4 di pellicola: segue i protagonisti, raggiunge la magione, continua nel suo appostamento. E fin qui nulla di chè: senonchè non proferisce una parola fino alla sua tragica fine, non permettendo allo spettatore di capire chi sia, quale sia il suo scopo e che c'entri con il film. Come parla, crepa; ma resterà, assieme al gatto nero del padrone di casa, il migliore attore della pellicola.
E avresti pure finito, ora mi scusassero ma dovresti controllare degli strani rumori provenienti dalla cantina.
Il filmone: Cthulhu Mansion, orrore...sotto tutti i punti di vista
Reviewed by radish7
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07:00
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