Sei arrivato ormai ad un numero abbastanza consistente di edizioni di questa rubrica e devi ammettere che riuscire a trovare flashgames che portino novità e che pertanto vadano analizzati punto per punto non è più facile. Ragioni? Beh, ormai ne hai giocati talmente tanti che non è difficile ritrovare qualcosa di già visto - e molto spesso apprezzato - ; d'altro canto, anche a livello tecnico, quelle sono le soluzioni.
Tuttavia non ti va di lasciare indietro giochi che possano avere qualche merito: magari li raggrupperai insieme in un unico post, dedicando poche righe con i punti salienti per ciascuno di essi.
Ed è quello che farai qui: non uno signori, non due, non tre, non quattro, nemmeno cinque ma...udite udite...ben 6 flashgames gratuitamente offerti dalla premiata ditta Dom Kaneki.
Pronti? Accendete le torcie.
Cominci con The Silver Haired Ghost, piccolo flashgame della durata di 10 minuti circa sviluppato da Jhii-chan e giocabile qui. Veloce si ma decisamente con più di qualche spunto interessante.
A cominciare dal sonoro che magari non cambia mai ma che riesce davvero a far entrare immediatamente nella sana atmosfera horror grazie a quel sotto fondo cupo in cui si stagliano improvvise grida e strani rumori di sostanze liquide che ribollono. Esattamente come il sangue di chi si appresta a giocare con le cuffie all'una di notte - van bene anche le due, dai.
Piace poi molto il gameplay anche se al momento solo accennato. Si inizia con la possibilità di scegliere tra due personaggi diversi, ciascuno con le proprie caratteristiche: il maschio, muscoloso e più resistente ai danni - che dovrebbero derivare dagli spaventi a quanto sembra - e la donna, meno forte ma più abile nel risolvere gli enigmi. Peccato che quest'ultima non sia ancora stata implementata: ad ogni modo l'idea piace. Si tratta di una sorta di visual novel: tutto quello che ti è dato di fare è seguire degli - talvolta troppo lunghi, davvero - dialoghi e poi rispondere alla domande che forniscono altrettanti indovinelli.
Buona la grafica, totalmente disegnata sia per i fondali che per i personaggi i cui sprite appaiono in diverse pose a schermo intero; tuttavia proprio non hai potuto non notare che alcuni di essi sono copiati da anime piuttosto in voga - ad esempio c'è Rize di Tokio Ghoul.
Null'altro da aggiungere per quello che è solo il primo capitolo della saga: il potenziale è comunque tutto li.
Ancora più veloce se possibile è Into the Madness, gioco in cui si dovrà evitare di impazzire gentilmente offerto da Grandbrinus e provabile qui. Prima di abbandonarsi a facile critiche, è bene tenere presente che esso è stato velocemente sviluppato per partecipare al concorso Creative Test: e devi dire che di creativo effettivamente ha qualcosa.
Se non può impressionare la grafica - in bianco e nero, praticamente due sole schermate, la parte più interessante è probabilmente l'insieme delle scritte che si sovrappongono - sicuramente lo fa il concept. Si tratta infatti di rispondere velocemente ad una serie di considerazioni che il personaggio fa e che assumono la forma di frasi a schermo: bisogna cliccare su questa frasi, apparirà una scelta, e cliccare poi sulla risposta di gradimento. Il che sembra facilissimo tranne per il fatto che dopo il primo minuto scarso la frequenza con cui queste frasi appaiono è assurda e l'affollamento delle stesse sullo schermo assomiglia a un gomitolo: praticamente impossibile mantenere la sanità mentale venendo costretti a cliccare a caso senza nemmeno leggere. E, del resto, questo era lo scopo dello stesso autore. Può piacere o meno, ma di certo il concept è innovativo e molto interessante.
Terza proposta di questa edizione è ancora una Visual Novel dal titolo Devil's Gakuman. Si tratta del primo dei piacevoli ritorni in quanto sviluppata da quel KoltonKennedy che avevi già apprezzato qui. Il gioco segue lo schema già caro all'autore con alcune piacevoli aggiunte.
La prima consiste nella presenza nel menù iniziale della voce "Characters" che permette di ottenere la scheda dei due protagonisti prima ancora di giocare. Un bel tocco anche grazie alla grafica sempre molto convincente, divisa tra fondali - pochi, 4 in tutto - acquarellosi e sprite dei personaggi molto ben definiti e variati a seconda del sentimento e conseguente frase proferita.
Per il resto si tratta esattamente di un gioco a scelte come il precedente che comunque assicura, grazie anche ad una storia comunque convincente nella sua semplicità, 10 minuti di piacevole intrattenimento. Per chi voglia provare il link è questo qui.
Sei cosi arrivato alla seconda metà del post e parti da un piacevole ritorno. Kai3119 - cui hai dedicato persino un post personalizzato, tanto ti è piaciuto il suo stile - e il suo Strange Halloween Escape, veloce gioco di una decina di minuti che ha tutte le caratteristiche care all'autore. Enigmi, poche schemate, sprite dei personaggi a tutto schermo, grafica molto intrigante e bonus - stavolta 30 pendagli viola - da raccogliere per ottenere il punteggio migliore possibile battendo il tempo. Anche qui ti limiti a mettere il link e rinvii al link sopra per una descrizione della caratteristiche del gioco.
Altro piacevolissimo ritorno è quello di DeathTiger0 col suo Carlos and The Dark Order Mistery, in tutto e per tutto, storia a parte, identico a quel Midnight Cinema che già avevi recensito qui. Stavolta ambientato in un cimitero, stavolta molto corto - una quindicina di minuti bastano anche ai meno avvezzi alla soluzioni di enigmi - ma con tutte le caratteristiche che ti fanno apprezzare questo sviluppatore. Per gli interessanti ecco il link.
Per ultimo ti tieni invece un flashgame un po' diverso ma decisamente interessante. Trattasi di Coffie Counseling, piccolo gioco sviluppato da Rose Engine e giocabile qui.
Ti intriga innanzitutto l'aspetto veramente retrò, di quelli che ti portano alla mente i giochi per computer di metà anni '80 e siano benedetti Olivetti 128 Prodest e simili. Pixelloso e con una musica in 8 bit che era il massimo che all'epoca l'home entertainment poteva offrire.
Ti piace poi molto il gameplay, almeno per alcuni tratti. Segnatamente l'essere un platform e prevedere che il personaggio possa muoversi nei diversi livelli semplicemente mediante inversione della gravità. Non sei grosso fan invece dei tasti WASD e nemmeno del fatto che l'interazione coi personaggi si abbia con la barra spaziatrice. Sei un po' confuso dallo scopo del gioco: si tratta di muoversi per questo castello per parlare con vari mostri - e devi dire che la varietà è comunque un punto forte - , ascoltarli, risolvere i loro problemi. Il che avviene semplicemente confortandoli e dando loro le giuste risposte; ad ogni modo sbagliare non sembra fare alcuna differenza. Persino il "boss finale", il Conte Dracula, andrà a posto con uno striminzito dialogo in cui tra l'altro farà tutto lui senza nemmeno darti la possibilità di aprire bocca e scegliere la risposta come accade in altri casi. Si fosse introdotta pure la dinamica di recuperare oggetti e portarli a chi li richiede e magari quella di cercare di capire quali essi fossero sulla base di sibilline affermazioni dei vari personaggi sarebbe stato un gran gioco. Che purtroppo non è non per difetto di sviluppo quanto proprio di concept alla base.
Garantisce comunque una quindicina di minuti di buon divertimento e qualche battuta ilare e per questo lo raccomandi.
Lor Signori ne hanno avuto abbastanza? No? Beh, tornerai e saranno spaventi per tutti.
Flashgames Ep. 39: tra novità e graditi ritorni
Reviewed by radish7
on
06:40
Rating:

Nessun commento: