Youjo Senki - in anglofono "Tales Of Tania The Evil" che suona un po' in italiota come "Storia di Tania la Malvagia" - è uno di quegli anime che hai seguito per la stagione invernale 2017. 12 episodi, 20 minuti cadauno, una storia piuttosto avvincente anche se, devi dire, gestita un po' maluccio. Perchè? Dopo la pausa.
Facciamo che parti dalle parti interessanti e puoi usare non più di tre parole: mondo ucronico e psicologia tattica.
Il primo va a costruire un contesto piuttosto interessante, mutuando molto dalla storia che tutti conoscono ma rielaborandola liberamente un po' alla maniera del già discusso Shuumatzu No Izetta.
Ancora una volta si assiste alla presenza di uno stato dell'Europa centrale con mire espansionistiche: stavolta si tratta dell'Impero che, manco a dirlo, presenta severe somiglianze con la Germania Nazista. Listone? Anche si.
- La struttura del comando fortemente gerarchizzata con il Quartier Generale Strategico - e in particolare due generali tra cui Zettour che è un po' la mente dell'intero esercito - che deve rispondere si alla Corte Imperiale ma che da essa praticamente riceve carta bianca sulla gestione della guerra in corso;
- la forte attenzione alla scienza con i tentativi di sviluppo di nuove armi - in particolare qui si assisterà al tentativo di ottenere una sincronizzazione quadrupla secondo una non proprio sviscerata Gemma Computazionale tramite l'altrettanto piuttosto oscuro elemento Elenium91;
- la forte componente di matrice occulta che aveva caratterizzato pure alcune ricerche dell'allegra brigata di Hitler. Qui esiste la magia cui l'essere umano deve essere portato di natura e che gli permette, come soldato, di muoversi fino a 200 metri al secondo ed arrivare fino a 10000 metri di altezza; qui strani esperimenti consentono di volare fino a 18.000 metri di altezza - l'esperimento del punto precedente - o di accumulare il potere magico in proiettili che vanno poi utilizzati come manco i raggi laser di Mazinga.
Accanto all'Impero esistono poi la Repubblica - anche geograficamente corrispondente alla Francia e che farà grossomodo la stessa fine -; il Regno Unito - già il termine non mente, si tratta dell'Inghilterra -; la Federazione - non chiarito al 100% ma dovrebbe proprio essere la Russia -; l'Intesa - sembrano essere i Paesi Scandinavi -; gli Stati Confederati - Stati Uniti che entreranno nel gioco soltanto nell'ultima puntata -; infine la il Principato di Dakia - preso da Dacia, antico nome della Romania - che non conosce la magia, non cripta le sue comunicazioni e si vede distrutta la sua principale fabbrica di armi Carbellius dal plotone della protagonista. Viene poi nominata soltanto l'Italia precisamente quando si parla di un razzo, il Diavolo Rosso, che decisamente non ha funzionato.
Pure i fatti sembrano essere davvero molto simili a quelli che la storia consueta racconta: conquista della Dakia - Romania - poi dei paesi nordici e infine esercito tedesco che entra a Parisee - dai, si capisce che città sia - e pone fine alla Repubblica - Francia -. Ma un nucleo di scampati all'assalto sul Fronte del Reno, riassembla le forze a Sud , nel porto di Brest - che dovrebbe essere nel Nord Africa - sotto il comando del generale De Lugo che sa molto ma molto di De Gaulle e la sua resistenza condotta però in questo caso dal Regno Unito. In aggiunta a questo, vengono nominate le Battaglie di Canne - che videro Annibale accerchiare e distruggere le truppe Romane nella seconda Guerra Punica - e di Austerlitz - teatro della sconfitta che praticamente fermò definitivamente Napoleone - ; viene anche accennato al famoso Rubicone - fiume che Giulio Cesare varcò affermando la celeberrima "Il Dado è Tratto" per indicare che ormai avrebbe dovuto attaccare Roma senza possibilità di tornare più sui suoi passi - ma...c'è qualcosa che non coincide.
Cioè il periodo storico: pur trattandosi di una riproposizione della Seconda Guerra Mondiale che tutti abbiamo studiato a scuola, i fatti si svolgono tra il 1924 ed il 1925, buoni quindici anni prima della datazione a noi conosciuta.
Se questo è il contesto, l'altro punto forte è la psicologia tattica, cioè l'approfondimento sulle "letture" , tentate o riuscite, delle tattiche nemiche con forte accento non solo e non tanto sul manuale di guerra quanto sul fatto che anche i comandanti sono alfine umani e quindi posso agire sotto l'impulso delle emozioni. Di cui l'Impero è esattamente strenuo oppositore: sarà proprio Tania a definire, nell'ultima puntata, il Quartier Generale Strategico come "Roccaforte della Ragionevolezza" ma ad avvertire che questo punto di forza costituisce al contempo un punto debole, non consentendo di cogliere le successive mosse del resto del mondo di fronte alla ormai consolidata ed avvertita minaccia tedesca.
L'anime diventa molto presto - troppo, ci torni tra poco - una specie di trattato sulle Strategie di Guerra che vengono progettate e svelate allo spettatore man mano che vengono coniate. Ecco cosi' prima l'istituzione di un Battaglione Magico di Pronta Risposta, visto come soluzione veloce a tutti i mali del confine: a Tania, che ne è capo, conquistare la Dakia prima e poi attuare la tattica che porrà fine alla Repubblica. Ecco scene interminabili di pianificazione seduti attorno ad una tavolo militare; ecco continui spezzoni di esercitazioni - in campi di addestramento con nomi sinistramente simili talvolta a quelli dei Campi di Concentramento nazisti - e reclutamenti; ecco infine battaglie una dopo l'altra. Piacevole sicuramente ma...
...ma arriva la nota dolente. La prima puntata dell'anime decisamente mette Hype - e difatti ti ha convinto a sceglierlo per la stagione invernale - introducendo il personaggio di Tania e facendo intuire che una bambina cosi giovane - comincia a 9 anni - debba avere per forza qualche segreto per poter fare una carriera cosi' sfolgorante nell'esercito. Lo stesso tenente colonnello la definisce come "un diavolo". Chiaro che ne vuoi sapere di più.
Ecco..lo sai subito nel secondo episodio dove l'arcano viene completamente svelato. Troppo presto. Il mistero della protagonista svanisce subito togliendo cosi il fascino che l'inconsueta presenza di una puccia crudele e calcolatrice come mai può essere una bambina di 9 anni può essere.
E non giova a ritornare nei binari l'apparizione della misteriosa - perchè alfine non se ne sa nulla se non che è responsabile per il ciclo delle reincarnazioni e che probabilmente ce l'ha con gli umani che hanno dimenticato di pregarla nel lusso e agiatezza della vita moderna - Entità X di tanto in tanto per portare avanti una scommessa che perde decisamente per troppe puntate la sua rilevanza fino a ricomparire solo nell'ultimo episodio con la finale decisione della protagonista. L'idea alla base è buonissima, intendiamoci; poteva e doveva però essere gestita meglio, dosando le rivelazioni nel corso dei dodici appuntamenti al fine di conservare la curiosità e trattenere l'attenzione dello spettatore.
A maggior ragione perchè i personaggi sono gran poco approfonditi - se si escludono,oltre alla protagonista il Capitano Uger di cui si conosce un minimo il background ma che appare per una sola puntata; il sottotenente Visha della quale qualcosa viene rivelato nei dialoghi con Tanya come sorta di confessore della stessa; il colonnello del Regno Unito Sue la cui figlia Mary viene inviata in America prima dello scontro finale e si rivedrà ad arruolarsi in giovane età e prometterla all'Impero che la ha privata della sua famiglia -; alla fine, come già detto per 10 puntate si tratta di una manuale di guerra con contesto ucronico apprezzabilmente costruito.
Interessante, pure se passa in secondo piano, appare solo la crescita emotiva di Tania Degurechaff, dall'assoluta razionalità al riconoscere che gli esseri umani sono comunque dominati dai sentimenti e decidono secondo gli stessi: e proprio uno di essi - l'odio - sarà determinante della sua scelta finale: ripudiare quella Entità X che voleva lei la pregasse per sostituirla con la forza dei soldati, tutto quello di cui il mondo ha bisogno. Interessante la sua carriera nell'esercito, l'Accademia, le promozioni, i miglioramenti in combattimento: ma tutto questo non basta certo a colmare la lacuna di cui hai parlato.
In conclusione un discreto anime che poteva però essere meglio sceneggiato: consigliato non a chi si appassioni al mistero ma piuttosto ad ucronia e strategia militare.
Youjo Senki, una bambina tra i militari nella guerra mondiale
Reviewed by radish7
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07:00
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